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Sarà una via San Romano colorata ed artistica quella che apparirà Sabato 16 maggio a partire dalle ore 10.00 e fino alle ore 19.00: lungo la storica strada avrà luogo il 1° Festival dei Madonnari voluto da una quarantina di attività commerciali e pubblici esercizi della via in oggetto, sostenuto da Ascom Confcommercio e con il patrocinio del Comune con uno scopo assolutamente concreto e condivisibile: attirare flussi di visitatori su via San Romano – che risale come origini intorno al XII secolo – per una giornata all’insegna dell’accoglienza e della festa.

Le opere verranno realizzate dai Madonnari su pannelli mobili per un totale di nove soggetti (cinque sacri e quattro profani) saranno poi esposte presso alcuni degli esercizi che hanno aderito all’iniziativa.
All’appuntamento oggi (15/05) con la stampa, oltre ad una folta rappresentanza degli operatori raccolti presso il bar ristorante Peperosa, l’assessore ai Lavori pubblici Aldo Modonesi – insieme al collega di giunta Roberto Serra – che ha sottolineato: “Una bella, nuova manifestazione. Che anima e promuove commercialmente via San Romano, un’altra delle strade principali del nostro centro storico. Un festival nuovo, che arricchisce il già ricco calendario di iniziative e manifestazione di OpenMay e che rende il nostro centro sempre più bello, fruibile, e libero dalle auto. Complimenti agli operatori commerciali e a Ascom Ferrara per l’iniziativa e per lo sforzo di rilancio del centro storico di Ferrara”.
A rappresentare Ascom Confcommercio Ferrara il direttore generale Davide Urban: “Arte, cultura e commercio si uniscono grazie alla fantasia ed alla determinazione degli operatori di via San Romano in un interessante Festival dei Madonnari che darà lustro e visibilità ad una delle vie per eccellenza di Ferrara e che trovo il suo sbocco nel Listone di Piazza Trento e Trieste.
Un modo per fare promozione e valorizzazione con una manifestazioni di qualità e che richiamerà un pubblico ampio spingendolo a venire in centro ad apprezzare la nostra città, la capacità di offerta dei nostri operatori per uno shopping di qualità e convenienza in un impegno a valorizzare l’intera città”.
“Crediamo davvero nelle potenzialità di questa strada – commenta Cristina Benini che si è fatta portavoce degli operatori – e questa manifestazione nasce dalla volontà di rendere via San Romano ancora più accogliente ed ospitale rendendola vicina in particolare alle famiglie attraverso un progetto artistico di sicuro valore come sanno ben fare i Madonnari”.
A realizzare sabato 16 le opere, gli artisti del Centro Culturale Artisti Madonnari di Mantova (CCAM) – riconosciuto dal Centro Italiano Madonnari – rappresentato in conferenza dalla vicepresidente Ketty Grossi: “La nostra attività artistica si può collocare nel più grande contesto della Street Art, che vede gli artisti operare negli spazi della città fungendo da collante tra il pubblico e lʼarte insita nel contesto urbano, rendendola facilmente accessibile.
In questo senso la manifestazione qui a Ferrara è certamente in linea con questo nostro obiettivo in una via che ha il sapore della storia e che nel contempo è piena di vita e di attività”. La manifestazione del giorno 16 – che vedrà nel corso della giornata anche due laboratori didattici per i più piccini (uno al mattino e l’altro nel pomeriggio) ha come sponsor le Generali Ina Assitalia di Ferrara: “Dall’esterno – ha ricordato con un aneddoto Giancarlo Bechicchi, agente generale – di Ferrara oltre alle tante bellezze monumentali, tutti si ricordano della storica via San Romano e dei suoi negozi. Quindi in questo senso ecco il nostro intervento come sponsor”.
Le conclusioni sono state svolte dall’assessore al Commercio Serra: “In momenti complessi come questi le persone si confrontano per allacciare nuove ed efficaci collaborazioni.
L’iniziativa di via San Romano – nata dagli operatori, con il supporto di Ascom ed il patrocinio del Comune – è proprio un esempio positivo – ha considerato soddisfatto l’assessore – di come si dovrebbe collaborare tra Pubblico e Privato per valorizzare e promuovere la nostra città”.

Il Centro Culturale Artisti Madonnari (tratto da www.madonnari.mn.it) nasce dallʼincontro di alcuni artisti figurativi di varia natura, accomunati dalla passione per lʼarte di strada secondo lʼantica tecnica effimera del madonnaro.
Incontrandosi abitualmente in occasione dellʼIncontro Nazionale dei Madonnari di Grazie (Mn), nel 2000 decidono di trasformare il loro rapporto di amicizia in un progetto di collaborazione artistica, guidato dal presidente Selica Trippini.
In poco tempo il gruppo si allarga e ad oggi conta 25 associati in tutta Italia. E’ il gruppo maggiormente invitato nelle manifestazioni internazionali.
Tra gli obiettivi del C.C.A.M cʼè inoltre quello di preservare la tecnica tradizionale degli artisti madonnari e dare vita a nuovi profili artistici-professionali che possano perpetuare questa antica tradizione.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

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