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Da Ella studio

1000 musicisti inondano di note e di emozioni il palcoscenico estense dal 19 agosto 2017, per il primo weekend della Rassegna Internazionale del Musicista di Strada. Grandi sorprese ed eventi collaterali nella storica edizione dedicata a New York.

I suoni e le espressioni musicali più disparate ed originali portate in scena da oltre 1000 musicisti di strada trasformano il palcoscenico delle piazze rinascimentali, dei palazzi storici e delle strade del meraviglioso centro storico ferrarese, in una grande festa della musica del pianeta per la prima giornata del Ferrara Buskers Festival® sabato 19 agosto 2017, dalle 18.00 alle 24.00 e poi da mezzanotte sul palco del Sottomura per il Puedes Summer Night. La 30esima edizione della Rassegna Internazionale del Musicista di Strada, la più grande del mondo e la più antica d’Europa, approda nella sua cornice naturale, la città in cui è stata plasmata nel 1988, incoronando Ferrara come la capitale della musica del mondo. Dedicata a New York, la grande metropoli cosmopolita che è palestra ed ispirazione per tanti musicisti di strada, ed inaugurata a Mantova il 17 agosto e poi a Comacchio il 18 con la tradizionale anteprima, ora è pronta a stupire la città estense con le perfomance dei 20 gruppi invitati (riconoscibili dai cartelli rossi), protagonisti della manifestazione che si esibiscono per tutta la durata del festival fino al 27 agosto, e delle oltre 300 formazioni di artisti accreditati che si alternano nelle diverse giornate della rassegna, per regalare al pubblico più di 2000 ore di spettacoli da vivere gratuitamente passeggiando tra un concerto e l’altro. «Gli artisti sono dei grandi professionisti – dice Roberta Galeotti, Responsabile dei Musicisti Invitati – e sono pronti a pervadere il pubblico ferrarese, che arriva come loro da ogni parte del mondo, di speciali emozioni. Questa è per noi un’edizione storica e siamo molto commossi». Un compleanno importante per il quale gli organizzatori hanno previsto ogni giorno tante iniziative dedicate alla Grande Mela e tanti eventi collaterali. Alle 22.30, in piazza Castello (lato chiesetta San Giuliano) Stefano Bottoni, Ideatore e Direttore Artistico della manifestazione, suona in strada con il gruppo Cinque uomini sulla cassa del morto e il chitarrista Marci Lee, per poi brindare ai 30 anni di festival con musicisti e spettatori. Già dalle 18.00 fino a mezzanotte, piazzetta San Nicolò è Plaza de Tango (fino al 27 agosto), una coinvolgente milonga sotto le stelle. Alle 20.00 inaugura la mostra Bruce Springsteen and the E Street Band, un’esposizione fotografica dedicata al musicista e a New York. La mostra sarà visitabile dal 20 al 27 agosto (dalle 17.00 alle 23.30) nel Chiostro di San Paolo. Si intitola “Buskers 25 anni di arte in strada”, invece, l’esposizione del fotografo Joe Oppedisano, visitabile fino al 7 settembre nel Salone d’onore del Municipio di Ferrara. Alle 17.00 inaugura anche l’esposizione del FOTOclub Ferrara all’interno del Castello Estense, dedicata ai momenti più emozionanti dei 30 anni del Ferrara Buskers Festival®. Agli ingressi ideali della manifestazione, gli spettatori trovano ad accoglierli anche quest’anno i volontari di IBO Italia, che raccolgono le offerte del Grande Cappello, l’iniziativa di solidarietà a sostegno della scuola in Tanzania.

Per scaricare immagini in alta risoluzione: http://ellastudio.it/comunicato-stampa/ferrara-capitale-della-musica-per-i-30-anni-del-ferrara-buskers-festival/
Password: ellastudio

Link Dropbox: http://bit.ly/ferrarabuskersfestival

Per informazioni: Associazione Ferrara Buskers Festival®
Via Mentessi, 4 – 44121 Ferrara
Tel. 0532249337
Fax. 0532207048
E-mail: russo@ferrarabuskers.com
r.bottoni@ferrarabuskers.com
Sito web: www.ferrarabuskers.com
Ufficio stampa -> http://www.elladigital.it

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di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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