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All’evento H2O di Bologna si parla anche di CH4: un “evento nell’evento” per approfondire il tema dell’utilizzo di gas naturale e di energia sostenibile

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Ad H2O (vedi http://www.ferraraitalia.it/levento-a-bologna-torna-h2o-la-fiera-europea-sullacqua-105361.html) si è parlato anche di…CH4. Il metano infatti continua ad essere un grande mercato e le novità in questo periodo sono state molte e importanti. CH4, evento nel settore della distribuzione e misura gas, ha rappresentato infatti un “evento nell’evento” all’interno di H2O in cui sono stati affrontati tutti i principali temi del settore con un’attenzione particolare allo sviluppo industriale in corso e atteso e alle opportunità di business che il sistema offre a investitori, fornitori, imprese.

Il settore gas rappresenta una tipica industria a rete, così come i servizi idrici, tuttavia presenta specifiche peculiarità e uno sviluppo tuttora in evoluzione: conoscerà infatti nei prossimi anni una notevole spinta visto il definitivo avvio delle tanto attese gare gas, e l’impatto di tale fenomeno sugli investimenti del settore.
Ricordiamoci che l’UE è il più grosso importatore di energia mondiale e che consuma nel suo insieme un quinto dell’energia prodotta a livello mondiale con una posizione di leader nel campo delle tecnologie energetiche. Per tale ragione è necessario promuovere l’integrazione dei mercati energetici, la creazione di partenariati privilegiati con alcuni attori chiave, la promozione del ruolo dell’UE in una futura energia a basse emissioni di carbonio e la promozione della sicurezza nucleare. In generale il sistema energetico europeo si è andato sviluppando verso tre direttrici:
– Garantire il funzionamento del mercato dell’energia;
– Garantire la sicurezza dell’approvvigionamento energetico nell’Unione;
– Promuovere il risparmio energetico, l’efficienza energetica e lo sviluppo di energie nuove e rinnovabili.

In Italia l’impiego di gas naturale ha conosciuto negli anni uno sviluppo sempre maggiore, sia perchè si tratta di una fonte energetica con minore impatto ambientale rispetto alle altre fonti energetiche come carbone e petrolio, sia perché presenta un’elevata efficienza in taluni impieghi. Al contempo l’Italia è un paese notoriamente carente di un proprio approvvigionamento autonomo, il che ha posto un problema di liberalizzazione totale nel settore del down-stream della filiera del gas naturale. Lo scenario di riferimento pertanto ha visto lo sviluppo di nuove tecnologie (di trasporto, di liquefazione, etc.) e la presenza di nuovi soggetti offerenti, rendendo più dinamica un’offerta in passato fortemente limitata da vincoli di natura pubblica.

In considerazione dell’importanza delle fonti energetiche per l’industria e l’economia del Paese, le tematiche sono state affrontate con un occhio di riguardo al tema degli investimenti e anche del finanziamento degli investimenti stessi, con la consapevolezza che un forte intervento in questo settore, in parallelo all’assegnazione delle prime gare gas, possa essere un veicolo di sviluppo complessivo. I temi energetici sono inoltre fondamentali per il raggiungimento degli obiettivi ambientali di riduzione delle emissioni e rimodulazione dell’uso delle fonti. Per questo i distributori del gas sono i destinatari di un impegno a raggiungere, attraverso investimenti nel settore del risparmio energetico, gli obiettivi annualmente posti a livello nazionale.

Le principali direttive di sviluppo di settore, che hanno trovato spazio in specifici eventi di approfondimento, hanno riguardato i seguenti temi:
• Efficienza energetica
Incrementare l’efficienza energetica rappresenta il primo passo per ridurre in modo economico le emissioni, ma anche per migliorare la sicurezza energetica europea e la competitività e per rendere più accessibile il consumo energetico per i consumatori. Tale obiettivo è da perseguire per l’intera catena dell’energia (dalla produzione alla trasmissione e alla distribuzione, fino al consumo finale).
• Tecnologie a servizio dell’efficienza energetica

I Titoli di Efficienza Energetica (TEE), denominati anche “certificati bianchi”, sono istituiti dai Decreti del Ministro delle Attività Produttive, di concerto con il Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e sono emessi dal Gestore dei Mercati Energetici (GME) in favore dei vari soggetti interessati: distributori di energia elettrica e gas; società operanti nel settore dei servizi energetici (E.S.Co.); soggetti che hanno effettivamente provveduto alla nomina del responsabile per la conservazione e l’uso razionale dell’energia; imprese operanti nei settori industriale, civile, terziario, agricolo, trasporti e servizi pubblici, ivi compresi gli Enti pubblici

In CH4 è stato dato infatti grande rilevanza ai processi e alle tecnologie per l’uso efficiente dell’energia con l’obiettivo di efficientare i costi, migliorare i servizi e la qualità e favorire la sostenibilità ambientale nei settori dell’industria, dell’agricoltura, dei trasporti, dei servizi, dell’edilizia e dello sviluppo urbano.
Abbiamo inoltre fatto il punto sul mercato del gas, dove le gare per il servizio di distribuzione sono in fase di start up e portano con loro importanti percorsi di ristrutturazione industriale. Si assiste infatti a un’evoluzione che va verso la creazione imprese di maggiori dimensioni e con bacini di intervento sempre più strutturati. Tale modifica, che non può prescindere dalla presenza di regole chiare e condivise, potrà portare a uno sviluppo di innovazione, investimenti e tecnologie

In proposito grande importanza si è dato agli Ambiti per la distribuzione del gas naturale in Emilia Romagna. Il D.M. 19/1/20111 ha definito il numero di ATEM pari a 177 a livello nazionale e ha imposto che gli Enti locali di ciascun ambito territoriale minimo affidino il servizio di distribuzione gas tramite gara unica. Con l’emissione del D.M. 18/10/2011 vengono inoltre specificati i Comuni compresi in ogni ATEM, in forma tabellare. La Regione Emilia Romagna comprende 12 ambiti territoriali. I confini degli ATEM non sono perfettamente coincidenti con quelli provinciali in quanto ricalcano la topologia delle connessioni di rete. Quindi in tutti gli ATEM sono ricompresi comuni esterni al confine provinciale o sono assenti comuni della stessa provincia. Ciò non vale per il solo ambito di Ferrara i cui confini coincidono con i confini amministrativi dei 26 comuni della provincia.

Inoltre dopo oltre quindici anni dalla sua emanazione, si potranno vedere, a partire dalla fine del 2016, gli effetti del D.Lgs. n. 164/2000 (Decreto Letta) e s.m.i. rispetto alle gare per la concessione del servizio di distribuzione di gas naturale. Si tratta di una normativa molto importante perché include nella procedura di gara (normata dal DM 226/2011 e s.m.i.) tutti i comuni italiani, quindi anche gli oltre 1200 non metanizzati, in quanto la concessione verrà affidata sulla base dei 177 ambiti previsti in Italia, che includono appunto tutti i comuni italiani, senza eccezioni. Tuttavia, il gestore aggiudicatario della concessione non è obbligato ad estendere ai comuni non metanizzati la rete di distribuzione del metano, a meno che non siano garantiti finanziamenti pubblici in conto capitale, pari almeno al 50% del valore complessivo dell’opera da realizzare.

Pertanto, l’eventuale metanizzazione del comune privo della rete potrà risultare, a causa dell’eccessiva distanza dalla rete nazionale e/o dell’esiguo numero di utenti, molto onerosa per il gestore e, quindi, non sostenibile.
Insomma un evento di grande interesse che verrà ampliato e approfondito anche nei prossimi anni.

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Andrea Cirelli

È ingegnere ed economista ambientale, per dieci anni Autorità vigilanza servizi ambientali della Regione Emilia Romagna, in precedenza direttore di Federambiente, da poco anche dottore in Scienze e tecnologie della comunicazione (Dipartimento di Studi Umanistici di Ferrara).

Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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