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Da: Gipsoteca Vitali

Il secondo anno di riapertura della collezione Gipsoteca Vitali si apre con un evento aperto a tutti con mostra fotografica e musica dal vivo

Per replicare il bellissimo successo della festa di inaugurazione dello scorso novembre, la Gipsoteca Vitali di via Santa Liberata n. 11 apre anche quest’anno le affascinanti sale della collezione Gipsoteca Vitali in occasione del secondo anno di apertura del museo e invita la cittadinanza il 27 novembre dalle ore 18.00.
Oltre all’esposizione permanente di quadri del ciclo La Cento Dipinta eseguiti dal pittore Guerrino Vitali e alla collezione di gessi, quest’anno ospiterà la mostra fotografica Quattro per Quattro di Silvia Bidoli. Al gesso delle statue e alla tela dei dipinti, un materiale in più: il cartone. Le foto scattate dalla giovane fotografa e stampate su cartone rimandano alla cultura smart e risaltano accanto allo stile classico delle statue.
Ovviamente non potrà mancare la musica: suoneranno dal vivo i Meeting Meat, La Band delle scuole Taddia e i Back Stone Age, gruppi che durante l’anno hanno suonato nella sala prove della Gipsoteca. Ospiti speciali saranno poi i Plastik2, imperdibile duo di contrabbasso e voce che ripropone con personalità, minimalismo ed originalità le hit degli anni ’80.
L’evento sarà ad ingresso libero: un’occasione quindi da non perdere per passare una serata all’insegna della cultura artistica, per un momento che si propone come stimolo ad avvicinarsi alle bellezze del territorio e sviluppare sempre più la sensibilità artistica a livello locale.

La Gipsoteca: L’Associazione Culturale Gipsoteca Vitali nasce a gennaio 2016 con l’intento di riavvicinare il pubblico alle sale del museo attraverso manifestazioni teatrali, musicali, fotografiche, laboratori e visite guidate. La Gipsoteca Vitali consiste in una vasta collezione privata di calchi in gesso del pittore Guerrino Vitali e conta 167 pezzi che vanno dalla scultura greca e romana come la Nike di Samotracia ai capolavori michelangioleschi come la Pietà Vaticana e la Pietà Rondanini a grandezza naturale. La collezione di gessi è inoltre affiancata all’opera pittorica di Vitali, che nel corso della sua vita ha eseguito numerosi quadri dall’importante valore documentaristico in quanto rappresentazioni fedeli della città di Cento tra gli anni ’70 e ’90.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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