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Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

Il presidente della Regione presente a Reggio, patria del Tricolore e medaglia d’oro della Resistenza, alle celebrazioni con il sindaco Luca Vecchi, il ministro Graziano Delrio, il presidente della provincia Giammaria Manghi, il presidente di Anpi Reggio Emilia, Ermete Fiaccadori, e gli studenti che hanno partecipato ai viaggi della memoria nelle città simbolo della Shoah: “Il nostro impegno per non dimenticare le origini della nostra libertà e della nostra democrazia, salde nella lotta partigiana. E non spaventi la parola accoglienza per chi fugge dalle guerre e davvero ha bisogno”

Bologna – “Abbiamo, tutti noi, una responsabilità molto grande: non dimenticare mai che la nostra libertà e la nostra democrazia nascono dalla lotta partigiana e di liberazione dal nazifascismo. E dobbiamo aver la forza e la capacità di riuscire a consegnare alle ragazze e ai ragazzi di oggi la convinzione, vera e profonda, che l’eredità che ci hanno consegnato le donne e gli uomini della Resistenza è un bene prezioso. Da difendere ogni giorno”.

Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, è intervenuto oggi alle celebrazioni del 25 Aprile, Festa della Liberazione, a Reggio Emilia, patria del Tricolore e medaglia d’oro della Resistenza. Con lui, in piazza Martiri del 7 luglio, il sindaco Luca Vecchi, il ministro, Graziano Delrio, il presidente della Provincia, Giammaria Manghi, il presidente di Anpi Reggio Emilia, Ermete Fiaccadori.Ma anche gli studenti che nel 2018 hanno partecipato ai Viaggi della Memoria nelle città simbolo della Shoah.

“Sono onorato- è il pensiero del presidente della Regione- di essere qui, nella città che è stata culla del Tricolore, per riaffermare l’attualità dei principi di pace, di libertà, di democrazia: non è retorica, perché è per questi valori che si batterono gli uomini e le donne che diedero vita alla Resistenza. Mettendo a rischio la propria stessa vita, per ridare dignità al Paese”.

“Abbiamo il dovere- ha proseguito Bonaccini- di ricordare, di fare memoria. Ma soprattutto per dire ai giovani di oggi che non ci può essere alcun revisionismo capace di cambiare la storia, anche drammatica, del nostro Paese. Qualcuno dice che la storia la scrivono i vincitori: quello che è certo, è che è profondamente sbagliato non riconoscere che c’era chi combatteva dalla parte di fascisti e nazisti, contro ogni forma di democrazia, e c’era chi combatteva per la libertà e per la democrazia. E da loro, dalla loro scelta di campo e dal loro sacrificio, non da altro, è nata la Costituzione repubblicana, l’Italia libera e democratica”.

“Per questo siamo convinti- ha ricordato il presidente- della scelta di avere dato vita, come Regione, ad una legge sulla memoria del Novecento, che sostiene interventi mirati a promuovere il ricordo dei fatti del secolo scorso e a valorizzare il patrimonio storico, culturale e politico dell’antifascismo e della Resistenza”.

“Proprio in un momento storico come questo- ha concluso Bonaccini- che per noi, da 73 anni, continua ad essere di pace grazie al periodo più lungo senza conflitti che abbiamo conosciuto, ma che per troppi popoli è ancora di guerra, abbiamo anche un altro dovere: quello di pensare ai tanti che dalle guerre cercano di fuggire, spesso bussando alle nostre porte. Accoglienza è una parola che non può spaventare, se attuata nei confronti di chi davvero ha bisogno, di chi cerca nei nostri Paesi un futuro migliore, la libertà, e spesso l’unica possibilità di continuare a vivere. Non ci piegheremo mai alla logica dei muri, dello sguardo voltato altrove. Anche questo fa parte dei valori in cui crediamo, la solidarietà e l’uguaglianza, che come istituzione continueremo a difendere. Certamente sempre legati a quello, irrinunciabile, della legalità”.

La partecipazione degli assessori regionali alle celebrazioni del 25 Aprile
Tutte le principali città dell’Emilia-Romagna celebrano oggi l’anniversario della Liberazione dal nazifascismo con cortei e manifestazioni, omaggi alle lapidi dei caduti, deposizioni di corone ai cippi commemorativi.

Gli assessori della Giunta regionale prendono parte a queste iniziative.

L’assessora al Bilancio e Parti opportunità, Emma Petitti, in mattinata è l’oratrice ufficiale della cerimonia organizzata dalla Città di Bologna. Le celebrazioni dalle 10.30 in piazza Nettuno, con la presenza del gonfalone della Regione Emilia-Romagna.

Patrizio Bianchi, assessore a Scuola, Università e Ricerca, è a Montefiorino (Modena), per il convegno “La scuola in montagna-Criticità e prospettive”, l’inaugurazione della secondaria di primo grado “J.F. Kennedy” e la deposizione della corona d’alloro al Monumento ai caduti.

L’assessore all’Agricoltura caccia e pesca, Simona Caselli, è l’oratrice ufficiale delle celebrazioni organizzate a Lesignano de’ Bagni (Pr), e interviene dopo l’omaggio ai monumenti dei caduti e degli alpini e il saluto del sindaco, Giorgio Cavatorta. Seguiranno, nel pomeriggio, letture e musiche a cura della compagnia teatrale “I mitici” e degli studenti della scuola secondaria di Lesignano de’ Bagni.

A Casola Valsenio (Ra) è previsto l’intervento di Andrea Corsini, assessore al Turismo e commercio, preceduto dal concerto del corpo bandistico locale, dalla deposizione della corona ai caduti e dal saluto del sindaco, Nicola Iseppi. Durante la cerimonia saranno eseguite letture di brani da parte degli alunni della scuola secondaria “A.Oriani”.

L’assessore alle Attività produttive, Palma Costi, nel pomeriggio è a Ostellato, nel ferrarese, dove l’attore Stefano Muroni sta girando un film su Don Minzoni, prete assassinato dai fascisti ad Argenta la sera del 23 agosto 1923. Una visita sul set di “Oltre la bufera”, questo il titolo del film, per rievocare una figura scomoda di prete antifascista molto attivo sul fronte dell’educazione e per affermare come i valori etici e morali che hanno causato la morte di don Minzoni siano i valori del nostro tempo.

L’assessore alla Cultura, Massimo Mezzetti, è a Cesena, dove alle 10,45 da piazzetta Alboni parte un corteo lungo viale Carducci fino al monumento ai Caduti della Resistenza; qui interviene dopo un saluto del sindaco, Paolo Lucchi. A seguire, canti degli studenti della scuola “Anna Frank” e premiazione del concorso “Un manifesto per il 25 Aprile”.

Il sottosegretario alla Presidenza della Giunta, Andrea Rossi, è impegnato nel reggiano, nel comune di Quattro Castella, dove in mattinata è prevista la deposizione della corona ai monumenti dei caduti a Puianello, Montecavolo e Quattro Castella; presenti anche il sindaco, Andrea Tagliavini, e la vicepresidente comunale di Anpi, Laura Rodolfi.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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