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da: ufficio Comunicazione ed Eventi UniFe

Torna “Unife in libreria”, il ciclo di incontri con l’autore promosso dall’Università di Ferrara in collaborazione con le librerie del centro storico, con l’appuntamento di mercoledì 9 settembre alle ore 18 a Ibs+Libraccio (p.zza Trento Trieste), dedicato alla presentazione del libro illustrato per ragazzi “Boschi incantati e alberi magici” (Este Edition, Ferrara 2015).

Il volume è scritto a quattro mani da due studiosi ferraresi, che da sempre si muovono tra libri ed erbari. Stiamo parlando di Lisa Brancaleoni, laureata in Scienze Naturali e dottore di Ricerca in Ecologia vegetale, curatrice dell’Erbario dell’Università di Ferrara, autrice di articoli accademici e divulgativi su riviste nazionali e internazionali riguardanti l’ecologia della vegetazione, e di Fabrizio Negrini, laureato in Scienze Agrarie a Bologna, curatore dell’Orto Botanico di Ferrara e autore di lavori scientifici e divulgativi, ma anche di romanzi e saggi.
Raccontano gli autori: “I protagonisti della storia narrata nel volume sono due ragazzi di 13 e 11 anni, che scoprono casualmente una porta magica nascosta nel tronco di una betulla e decidono di usarla per vedere dove conduce. Ha così inizio una serie di viaggi straordinari tra boschi incantati e alberi magici, usando ogni volta un libro diverso come chiave”.
Tengono a precisare gli autori: “Ma il vero e proprio corpo di questo viaggio fra miti, leggende, fiabe e magia degli alberi sono le illustrazioni a colori, realizzate da ragazzi di età compresa fra gli 8 e in 16 anni, grazie alla collaborazione con scuole primarie e secondarie di I e II grado delle province di Ferrara e Bologna. Durante l’evento di mercoledì abbiamo invitato i giovani illustratori e le loro famiglie, per presentare assieme alla città questo volume, realizzato anche grazie al contributo del MIUR”.
Modera l’incontro Maria Grazia Campantico, Ufficio Comunicazione e ed eventi Unife.
L’incontro è libero e aperto tutti.
L’evento rientra in Aspettando Unifestival, il cartellone di iniziative divulgative e scientifiche che anticipano Unifestival, la tre giorni che si svolgerà nel centro storico di Ferrara dal 25 al 27 settembre, per presentare e promuovere le diverse attività dell’Ateneo nel suo 625° anno di vita, a testimonianza del radicamento sempre più forte tra comunità universitaria e cittadina.
In foto: Fabrizio Negrini e Lisa Brancaleoni
Per informazioni: Maria Grazia Campantico cmpmgr@unife.it, cell.3351409739

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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