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Da Ella Studio

Il 25 marzo 2017 apre il nuovo museo archeologico che illustra l’evoluzione del territorio. Un viaggio tra 2mila reperti delle terre della foce del Po dalla Preistoria al Medioevo. Da scoprire con il Consorzio Visit Ferrara.

Un’autentica Pompei del mare ed un ricco patrimonio di beni archeologici provenienti dal territorio raccontano la storia dell’antica foce del Po. Da sabato 25 marzo 2017 si può scoprire, con il Consorzio Visit Ferrara – che unisce circa 90 operatori turistici di tutta la Provincia ferrarese – nel Museo Delta Antico, il nuovissimo museo archeologico di Comacchio (FE), che inaugura al pubblico nel settecentesco edificio dell’Ospedale degli Infermi, in occasione delle Giornate FAI di Primavera. Un’esposizione di quasi 2mila reperti svela attraverso diverse sezioni tematiche e relative a diversi periodi storici preziose testimonianze sul Delta del Grande Fiume dall’epoca preistorica fino al Medioevo. Un viaggio straordinario nella terra che per secoli è stata importante snodo di commerci e di civiltà, luogo di unione tra il mondo Mediterraneo e l’Europa continentale. Nel Museo Delta Antico c’è anche il prezioso carico della nave romana di Comacchio, un’imbarcazione commerciale risalente ai primi anni dell’Impero (fine I sec. a. C), rinvenuta nel 1981 alla periferia di Comacchio. Un’autentica Pompei del mare capace di conservare intatto per 2mila anni l’intero carico: dagli strumenti utilizzati dall’equipaggio ai loro oggetti personali, dagli utensili in legno al vasellame fino ai preziosi tempietti votivi e le grosse partite commerciali di anfore e lingotti di piombo. Tra le sezioni, rilevante è anche quella dedicata alla città etrusca di Spina, con oggetti trovati nelle abitazioni e nelle tombe.

Per visitare il nuovo Museo Delta Antico ed approfittarne per una vacanza alla scoperta della riserva naturalistica MAB UNESCO del Parco del Delta del Po, ci sono i pacchetti del Consorzio Visit Ferrara. Il programma di 3 giorni con la bicicletta comprende 2 notti in hotel nel Parco del Delta del Po, le bici, 2 escursioni in motonave ed una degustazione di vini e prodotti tipici. Il prezzo è di 240 euro a persona. Per vivere Ferrara, il Delta del Po e le Valli di Comacchio con una guida, invece, c’è un altro programma di 3 giorni che include 2 notti in mezza pensione a Ferrara, una visita guidata alla città estense, 2 escursioni in motonave nel Delta ed una degustazione di vini e prodotti tipici. Il prezzo è 235 euro a persona. Il programma di 2 giorni prevede, infine, una notte, una visita guidata a Ferrara ed un’escursione in motonave nel Parco del Delta del Po con pranzo a base di pesce a bordo. Il prezzo è di 120 euro a persona.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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