Skip to main content

da: ufficio Comunicazione ed Eventi Unife

“Energia, Acqua, Riuso – EAR”. E’ questo il titolo della Mostra itinerante sulla Sostenibilità che dal 15 febbraio al 13 aprile 2014 fa tappa ai Camerini del Duca del Castello Estense di Ferrara, realizzata nell’ambito del Progetto di educazione alla sostenibilità tra Italia e Slovenia “TESSI”, (Teaching Sustainability across Slovenia and Italy) finanziato dalla Comunità Europea, e del progetto Sostenibilità dell’Università di Ferrara e allestita in collaborazione con l’Ufficio Comunicazione ed Eventi di Unife.
Taglio del nastro sabato 15 febbraio alle ore 10.30 con la prima visita guidata della Mostra che, attraverso strumenti multimediali, video, poster, giochi interattivi con calcolatore, ha come obiettivo principale la promozione e la diffusione del concetto di Sostenibilità Ambientale attraverso un’esperienza multimediale ed interattiva (“se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”) sui temi dell’energia, dell’acqua e dei rifiuti.
L’esposizione ad ingresso gratuito prevede visite guidate per le scuole e gruppi dal lunedì al venerdì dalle ore 9.30 alle ore 17.30, con prenotazione via mail a tessi@unife.it, e la domenica apertura al pubblico.
“Obiettivo fondamentale di EAR – afferma Francesco Dondi, Responsabile d’Ateneo per il Progetto Tessi – è diffondere tra i giovani delle scuole superiori e tra la popolazione, grazie alla multivisione per maxischermi, per schermi tradizionali e grazie alla presentazione dei poster e le animazioni multimediali, una più profonda consapevolezza sui temi propri dello sviluppo sostenibile e sull’impatto ambientale che le attività quotidiane hanno sull’ambiente. La mostra si propone come un luogo ispirato all’unione di apprendimento, divertimento e didattica per i gruppi scolastici in visita. Presenteremo infatti agli studenti cinque manuali sulla sostenibilità, acqua, rifiuti, mobilità, energia negli edifici convenzionali ed industriali, realizzati nell’ambito del progetto ‘TESSI’ e ‘IUSES’, dove sono descritte le misure dell’impatto del proprio stile di vita sull’ambiente a sostegno della diffusione delle buone pratiche e comportamenti coerenti con i temi della sostenibilità, consultabili facilmente in rete”.
“Questa Mostra – conclude Dondi – rappresenta una tappa fondamentale per favorire e diffondere la consapevolezza che chiunque, singolarmente o come soggetto collettivo, può adottare buone prassi per contribuire a realizzare l’obiettivo comune di uno sviluppo concretamente sostenibile.”
E’ possibile accedere alla Mostra dal Cortile del Castello Estense dopo essersi muniti del biglietto gratuito di accesso alla sola mostra EAR in distribuzione all’ingresso. Chi fosse interessato ad effettuare la visita completa (Castello + EAR) dovrà munirsi anche del biglietto a pagamento.
L’itinerario della mostra è consultabile nella sezione Unife Eventi del sito dell’Università di Ferrara

tag:

UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it