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Da Elisa Giusti

IL NUOVO ALBUM FOR CRYING OUT LOUD! SUBITO CERTIFICATO DISCO D’ORO UK

TORNANO IN ITALIA DOPO LO SPETTACOLARE SHOW DI NOVEMBRE AL MEDIOLANUM FORUM DI MILANO

KASABIAN

17 LUGLIO 2018
FERRARA SOTTO LE STELLE – PIAZZA CASTELLO, FERRARA

Prezzo biglietti:
Posto unico: € 30 + diritti di prevendita

I biglietti saranno disponibili in prevendita dalle ore 11.00 di mercoledì 31gennaio su Io Vado Club (www.iovado.club) e My Live Nation (http://www.livenation.it), dalle ore 11.00 di giovedì 1 febbraio su www.ticketone.it e www.ticketmaster.it

L’organizzatore declina ogni responsabilità in caso di acquisto di biglietti fuori dai circuiti di biglietteria autorizzati non presenti nei nostri comunicati ufficiali.

I Kasabian, band capitanata da Serge Pizzorno e Tom Meighan, tornano in Italia dopo lo straordinario show di novembre al Mediolanum Forum di Milano.

“Ho deciso di dare a me stesso sei settimane per scrivere un album come si usava fare in passato, che fosse veramente ispirato. Volevo essere sicuro che non ci fosse niente di più, di modo che le canzoni potessero diventare dei classici. Nessun autocompiacimento, niente fronzoli. Ho sentito Berry Gordy (famoso produttore e autore, fondatore della Motown) dire che se un pezzo non ti arriva nelle prime 4 battute allora è finita, così mi sono buttato a lavorare con questa classica attitudine old-school di scrittura”.

Così Serge Pizzorno ha commentato l’ultimo album ‘Crying Out Loud’, subito certificato disco d’oro in UK.
‘You’re In Love With A Psycho’, primo singolo estratto dall’album, è stata una delle hit radiofoniche dell’anno, totalizzando più di 8 milioni di views su Youtube e più di 23 milioni di ascolti su Spotify.

Dopo aver calcato tutti i più prestigiosi palchi internazionali ed essere stati headliner di alcuni dei festival più importanti d’Europa, i Kasabian, una delle band inglesi più amate di tutti i tempi, tornano in Italia per un entusiasmante tour estivo.
Radio ufficiale del tour: Virgin Radio

http://www.kasabian.co.uk/
https://www.facebook.com/kasabian/?ref=br_rs
https://www.instagram.com/kasabianofficial/?hl=it
https://www.youtube.com/user/KasabianVEVO
Info su:
www.ferrarasottolestelle.it
www.livenation.it
www.virginradio.it

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Riceviamo e pubblichiamo


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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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