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Da ufficio stampa ascomfe

Il Futuro è Blu elettrico…come i colori sociali della Confcommercio.

Ascom Confcommercio Ferrara ha stipulato un accordo con la società REPOWER, leader in Italia nel settore delle ricariche elettriche per auto. Il progetto si chiama: “A Ferrara ti Ricarichi” e prevede l’installazione di colonnine per la ricarica di automezzi elettrici presso le attività di vicinato

Il direttore generale Ascom, Davide Urban, evidenzia: “La mobilità elettrica rappresenta un’opportunità possibile per le imprese e va nella direzione – concreta – di una maggiore sostenibilità ambientale. Ferrara città d’arte e l’intera provincia possono dunque far lavorare di pari passo innovazione, sviluppo e rispetto ambientale” peraltro il direttore Urban ricorda che le immatricolazioni delle auto elettriche in Italia hanno un trend di crescita esponenziale e che grazie al nuovo servizi di ricarica si potranno attrarre nuove fasce di clientela, soprattutto dall’Italia e dall’estero.

Nel suggestivo scenario di piazza Castello a Ferrara, a partire dalle ore 15 di martedì 27 febbraio sarà presente un punto informativo di REPOWER e saranno visibili alcune auto elettriche della gamma di punta BMW per una serie di test drive (solo su prenotazione). Poi alle 17,30 – alla Caffetteria del Castello Estense al 1° piano – sarà presentato l’accordo agli imprenditori ed ai cittadini.

In concreto, il progetto “A Ferrara ti ricarichi” prevede l’installazione di due colonnine di ricarica (una chiamato BITTA, disegnata da Italo Rota in esclusiva per la Repower) e l’altra PALINA (disegnata Italo Rota ed Alessandro Pedretti) Tra i punti di forza di tali strumenti c’è sicuramente la facilità d’uso, l’affidabilità, la resistenza agli agenti atmosferici. Si adattano all’impianto elettrico esistente e l’installazione è semplice e veloce, l’accesso alla ricarica può essere aperto o controllato da scheda abilitata. Tutte gli strumenti di ricarica, il cui acquisto rientra nel superammortamento del Governo, verranno inserite in apposite App software per la loro geolocalizzazione da parte dei clienti.
“Il progetto “A Ferrara ti Ricarichi” – afferma il direttore Urban- dopo il lancio in piazza Castello sarà poi ulteriormente valorizzato in sinergia con REPOWER per darne la massima visibilità sui social come sulla carta stampata”

L’accordo con l’associazione ferrarese segue di poco in ordine di tempo altri accordi di questo tipo stipulati a Cervia, Riccione, Cesenatico e nell’area del Conero, confermando in questo modo REPOWER come partner ideale per il mondo delle imprese di vicinato (dagli alberghi ai negozi, passando per la ristorazione…) che hanno voglia di crescere innovando.

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ASCOM FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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