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da: organizzatori

Si è tenuto oggi il tanto atteso taglio ufficiale del nastro per il 105esimo punto vendita del Gruppo Alì, il nuovo Alì in via del mare a Tresigallo. Con 1500 mq di superficie e 8 casse, darà lavoro a 20 collaboratori locali.

Ma quello inaugurato è un vero e proprio parco commerciale, un nuovo punto di aggregazione per la collettività: accanto al supermercato apriranno infatti un bar, un negozio di abbigliamento, uno di calzature e una sanitaria con prodotti per l’infanzia e per la cosmesi. Altre due attività apriranno entro l’anno: sono in fase di definizione infatti le destinazioni commerciali.

Presente nel territorio Ferrarese dal 2004 e con oltre 40 anni di storia nella grande distribuzione organizzata, Alì Supermercati propone nel nuovo punto vendita servizi di prima qualità come il reparto pasticceria, il reparto freschi, il banco caldo con polli allo spiedo, la friggitoria, i piatti pronti.
Il gruppo padovano continua quindi a sostenere l’occupazione in Veneto attraverso una politica di investimenti (questa è la seconda apertura dall’inizio del 2015), di assunzioni (sono oltre 3.200 i dipendenti della catena) e attraverso la collaborazione con PMI e fornitori locali.

Dopo la benedizione di Don Saverio Pinetti della Parrocchia di Tresigallo, sono intervenuti all’inaugurazione il Sindaco del Comune di Tresigallo Dott. Dario Barbieri, il Presidente di Alì Francesco Canella e il Responsabile Affari Generali di Alì Matteo Canella, che ha ringraziato tutti coloro che hanno reso possibile l’apertura del nuovo punto vendita.

“Nonostante i grandi numeri del nostro Gruppo – ha commentato il Presidente Alì S.p.A. Francesco Canella – vogliamo continuare ad essere un’azienda veneta a conduzione familiare profondamente radicata nel territorio, con i nostri supermercati di quartiere, ma anche con il sostegno alle realtà associative e culturali che animano i nostri Comuni.
Lo dimostrano i ragazzi del Calcio Tresigallo che portano da anni la maglia brandizzata Alì e che sono venuti a trovarci oggi con una rappresentanza.
L’impegno di Alì è quello di continuare a soddisfare i clienti con la qualità al miglior prezzo, ma anche di favorire l’occupazione e il lavoro delle PMI del territorio, migliorare l’ambiente dove operiamo e sostenere iniziative benefiche o progetti a favore della collettività”.

Dopo il taglio ufficiale del nastro (il negozio apre con orario continuato dal lunedì al sabato, dalle 8.30 alle 20.00 e la domenica dalle 9.00 alle 13.00), la proprietà ha dato il via ad una serie di appuntamenti che coinvolgeranno i clienti fino al 24 maggio: dalla ricca degustazione iniziale, alle animazioni per i più piccini, dal trucca bimbi, fino alla distribuzione della borsa riutilizzabile We Love Nature in omaggio a tutti i clienti. Per la prima settimana di apertura, fino al 24 maggio, la colazione sarà offerta da Alì.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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