Skip to main content

da: organizzatori

Cinque giorni di musica, danza, fotografia, originali picnic e incontri pubblici per riattivare la darsena di Ferrara e invitare la città a riappropriarsi del lungofiume: il Festival Risonanze, coordinato dall’associazione Basso Profilo, sarà questo e molto altro ancora.
La manifestazione – parte integrante del progetto Smart Dock – si terrà negli spazi di Wunderkammer, presso Palazzo Savonuzzi, da venerdì 18 a martedì 22 settembre. Comprenderà eventi adatti a gusti e pubblici diversi, per favorire una riscoperta della darsena di San Paolo il più possibile trasversale e inclusiva.
Il festival, e dunque Smart Dock, aprirà venerdì 18 alle 20 con il vernissage della mostra “Fotografare per dire”, alla presenza dell’assessore comunale all’urbanistica Roberta Fusari. Verranno esposti gli scatti realizzati dai partecipanti al progetto omonimo condotto dal fotografo Paolo Zappaterra per Basso Profilo. Alle 21 si proseguirà con la milonga solidale, serata di tango argentino e cena organizzata in collaborazione con Andos e Piccantango per sostenere la riabilitazione psicofisica delle donne operate al seno.
Sabato 19, dalle 19 alle 21, si potrà salpare a bordo della motonave Nena e ammirare lo spettacolo del tramonto sul Po, accompagnati tra le onde dal concerto degli Horganic Trio, al secolo Roberto Formignani alla chitarra, Roberto Poltronieri alla batteria, Massimo Mantovani alle tastiere. Alle 21 si apriranno le danze, grazie alla serata di flamenco organizzata dell’associazione Encanto, adatta sia a ballerini professionisti che a principianti.
Domenica 20, dalle 10 alle 14, l’appuntamento per colazione e brunch è a Wundergarten, ovvero nel frutteto progettato dal garden designer Manfredi Patitucci di fronte all’ingresso di Wunderkammer. Tra meli e nespoli il quartiere potrà godere del sole settembrino condividendo un saporito picnic nel verde, in linea con lo spirito di “God save the Green”, progetto avviato da Basso Profilo la scorsa primavera per valorizzare i giardini e gli orti cittadini. Alle 19 aperitivo e jam musicale presso la sede della Scuola di Musica Moderna, al primo piano di Palazzo Savonuzzi. Inoltre durante l’intera giornata, dalle 10 alle 19, sarà possibile partecipare a Mind the Dock, mapping party per segnalare all’interno di OpenStreetMap – mappa online aperta, costruita dai contenuti degli utenti – le vie, i servizi e le infrastrutture della mobilità fluviale. I risultati di questa operazione – che non si esaurirà con il festival, continuerà fino al 30 ottobre e si aprirà all’intero territorio provinciale – verranno presentati nel seminario conclusivo di Smart Dock.
Durante l’intero weekend inoltre la motonave Nena, in collaborazione con il Balloon Festival e il consorzio Bici Delta Po, proporrà per la Settimana europea della mobilità sostenibile una serie di escursioni che coinvolgerà ferraresi e turisti in un processo di scoperta del paesaggio fluviale estense, intrecciando percorsi ciclabili e vie d’acqua.
Lunedì 21 e martedì 22, dalle 18 alle 21, si terranno due incontri pubblici finalizzati a far conoscere ai ferraresi la rete di attori attualmente impegnati nella valorizzazione del lungofiume, ad avviare un confronto sul rapporto tra spazio pubblico, sport, cultura, turismo e rigenerazione urbana. Lunedì 21 si entrerà nel merito di Smart Dock, raccontando gli obiettivi e le fasi di realizzazione del progetto e presentando le attività del Consorzio Wunderkammer. Ospiti della giornata di martedì saranno i referenti di “Darsena di città”, programma di riqualificazione urbana in corso a Ravenna, i responsabili del Citer – laboratorio di ricerca urbana di Unife – e del Canoa Club Ferrara.
Inoltre nelle giornate di domenica 20, lunedì 21 e martedì 22 – dalle 10 alle 19 – saranno ormeggiate davanti a Wunderkammer, a disposizione di tutti i curiosi e gli sportivi, una splendida dragon boat di quindici metri – barca orientale realizzata per ospitare venti vogatori, un tamburino e un timoniere – e una voga veneta originale, che arriverà direttamente dal Po Grande su invito del Canoa Club Ferrara.
«Ferrara è nata e si è sviluppata attorno all’acqua – spiega Leonardo Delmonte, coordinatore del progetto – ma vicende storiche e mutamenti sociali hanno fatto sì che volgesse le spalle al fiume. Smart Dock, in sinergia con il progetto Idrovia Ferrarese, vuole coinvolgere gli abitanti affinché questo splendido ambiente possa essere riscoperto e riutilizzato, favorire la crescita di una comunità consapevole della propria storia e della propria identità, proiettata verso il futuro».
I promotori e finanziatori di Smart Dock, oltre a Basso Profilo, sono: le associazioni Fiumana, Encanto e AMF – Scuola di Musica Moderna, Consorzio Wunderkammer, Canoa Club Ferrara, Unife attraverso il Citer. Collaboreranno alla realizzazione dei vari eventi: il Centro per le famiglie, la motonave Nena, lo studio creativo Altrosguardo Design, Andos Ferrara.
Il progetto è co-finanziato dalla Provincia e patrocinato dal Comune di Ferrara.
Tutti gli eventi sono a ingresso gratuito, fatta eccezione per la milonga solidale di venerdì 18 settembre, il cui ricavato andrà in beneficenza – per partecipare alla serata contattare andosferrara@teletu.it – e il concerto in barca di sabato 19, per il quale è obbligatoria la prenotazione all’indirizzo info@lanena.it oppure al numero 3477139988.

Per ulteriori informazioni sul Festival Risonanze e su Smart Dock: l.delmonte@rigenerazioneurbana.org

tag:

Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it