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Da ufficio stampa regione Emilia-Romagna

L’incontro a Bruxelles col deputato europeo Herbert Dorfmann, col capo dell’unità della Commissione Ue, Joao Onofre e con la rappresentanza della rete femminile del comparto ortofrutticolo nel corso dell’assemblea annuale di Areflh

Bologna – Lo stato di avanzamento della Pac, la nuova Politica agricola comune, e un confronto sul comparto dell’ortofrutta con le proposte della rete delle Regioni e dei produttori del settore (Areflh).
Il punto su questi temi è stato fatto a Bruxelles con Herbert Dorfmann, deputato europeo e membro della commissione agricoltura e sviluppo rurale dell’europarlamento e con Joao Onofre capo unità settore ortofrutta della Commissione europea, nel corso dell’assemblea annuale di Areflh, attualmente presieduta dall’assessore all’agricoltura della Regione Emilia-Romagna, Simona Caselli.

“Siamo in un momento cruciale per la definizione della futura Pac e dei programmi di sostegno per il settore dell’ortofrutta- ha commentato Caselli-. Entro fine maggio sarà definita la proposta di bilancio e di regolamento della Commissione europea. È pertanto importante presentare le richieste e le proposte delle Regioni e dei produttori in questa fase ancora di elaborazione. Da questo punto di vista associazioni di respiro europeo come l’Areflh rappresentano uno strumento fondamentale per potere fare sentire la propria voce presso la Commissione europea. Questo organismo è infatti un interlocutore riconosciuto e ascoltato dalla Commissione, come dimostrano i risultati ottenuti nell’anno passato per la crisi delle pesche e delle nettarine con la modifica del regolamento che ha consentito di aumentare i volumi di ritiro dal mercato e il recepimento degli stessi fondi di mutualizzazione. Importante è ora dare attuazione con criteri uniformi e chiari a questo importante strumento di difesa del reddito dei produttori”.

È infatti entrata nel vivo la definizione del bilancio della Ue e dei nuovi regolamenti che stabiliranno il quadro della Pac per il periodo 2021-2027. Il 2 maggio si svolgerà la seduta della Commissione europea che approverà la proposta di bilancio pluriennale con le risorse destinate alle diverse politiche dell’Unione, mentre il 28 maggio è prevista l’approvazione dei regolamenti che dovranno poi essere sottoposti al vaglio del Parlamento e del Consiglio europeo.

Al centro del dibattito i rischi del taglio delle risorse destinate alla Pac, nonostante la posizione contraria della Commissione agricoltura del Parlamento europeo, a causa dell’uscita della Gran Bretagna che contribuiva per 12 miliardi di euro all’anno al bilancio europeo.

A questo proposito Areflh, ha ribadito la richiesta di mantenere invariate le risorse per l’agricoltura in modo particolare per l’organizzazione comune di mercato dell’ortofrutta (Ocm), un comparto che grava solo del 3,5% sul bilancio pur rappresentando più del 20% della produzione agricola europea per un valore complessivo di 50 miliardi di euro. Inoltre, dopo 20 anni di esperienze positive, Areflh punta ad un ulteriore rafforzamento delle organizzazioni dei produttori e delle loro associazioni, per migliorare la qualità e l’offerta ai consumatori, a partire dall’innovazione.

L’assemblea è stata anche un’occasione di confronto tra le associazioni dei produttori dei paesi membri dell’Areflh e Joao Onofre, a capo dell’unità della Commissione europea dell’ortofrutta, sulle modalità di applicazione del nuovo regolamento ‘Omnibus’ ai fondi di mutualizzazione e di gestione delle crisi. Nel corso della tavola rotonda, guidata sempre dalla presidente Caselli, Ibrahim Saadeh a nome delle associazioni delle organizzazioni dei produttori (Aop) dell’Emilia-Romagna ha illustrato un esempio di applicazione che sarà valutato dalla Commissione come possibile modello per aprire la strada a livello nazionale ed europeo.

L’assemblea si è conclusa con la presentazione, di Giulia Montanaro, dell’associazione italiana ‘Le donne dell’ortofrutta’ e con il lancio della proposta di una rete federata in Europa dedicata a imprenditrici e professioniste della filiera, per promuovere una visione europea al femminile dell’ortofrutta.

Areflh e la filiera dell’ortofrutta: 150 miliardi di euro in Europa, oltre 1 miliardo in Emilia-Romagna
Nata nel 2002 con sede a Bordeaux, Areflh è la rete europea delle principali Regioni (19 tra Belgio, Francia, Grecia, Spagna e Italia che partecipa con Emilia-Romagna, Basilicata, Piemonte, Valle d’Aosta e Provincia autonoma di Trento) e delle organizzazioni dei produttori ortofrutticoli (22 associazioni di organizzazioni). Dal 2016 è presieduta dall’assessore regionale Caselli.

Il comparto dell’ortofrutta in Europa rappresenta il 21% della produzione agricola per un valore di 50 miliardi di euro che, se si considera l’intera filiera compresa la trasformazione industriale, arriva a 150 miliardi. Il settore riunisce 3,4 milioni di aziende, quasi un quarto di tutte quelle della Ue.
In Emilia-Romagna il settore ortofrutticolo vale 1 miliardo e 100 milioni di euro, l’11% del valore nazionale (il 26% dell’agricoltura regionale) e interessa una superficie totale di 120mila ettari, con 22mila aziende.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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