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Da: Comune di Comacchio

Ai nastri di partenza la quarta edizione dei “Tè letterari del giovedì” nella Biblioteca civica “L. A. Muratori”

Prende il via eccezionalmente venerdì 13 gennaio, alle ore 17, in biblioteca, la quarta edizione dei “Tè Letterari”, con un autentico fuoriclasse, lo scrittore comacchiese Marcello Simoni, tornato il 15 novembre scorso in libreria con il romanzo storico “Il marchio dell’inquisitore” (Einaudi). Il thriller è balzato subito in vetta alle classifiche dei libri più venduti e letti in Italia. Simoni, autore della prefazione del dossier legato alla candidatura di Comacchio a capitale della cultura italiana per il 2018, dialogherà con Maria Gloria Panizza. Anche quest’anno la rassegna letteraria invernale, promossa dall’Assessorato alla Cultura ed organizzata dal direttore della biblioteca Davide Tomasi e dall’animatrice culturale Anastasia Rizzoni, punta sul confronto tra il pubblico in sala e gli autori ospiti. Sono due gli ingredienti principali dell’edizione 2017 dei “Tè Letterari”, il primo consiste nel forte legame con il territorio, il secondo è la finestra aperta alla riflessione su temi sociali, grazie allo spaccato di vita delle storie dei protagonisti. Il legame con il territorio si esplicita innanzitutto nella scelta degli autori, a partire da Marcello Simoni, autore di successo internazionale e Marino Buzzi (giovedì 2 febbraio, ore 17), che torna a Comacchio, dopo aver presentato lo scorso anno il proprio libro d’esordio “L’ultima volta che ho avuto 16 anni”. Buzzi, dialogando con la psicopedagogista Silvia Senigalliesi, presenterà la sua nuova fatica letteraria “L’uomo che cade.” Il 13 febbraio invece Sara Rattaro, scrittrice genovese già vincitrice del premio Bancarella, presenterà “Splendi più che puoi”, libro che racconta la violenza domestica e come uscirne. L’incontro è realizzato in collaborazione con l’UDI Spazio Donna di Comacchio. Ivan Furlanetto (giovedì 2 marzo, ore 17), scrittore bolognese che da sempre trascorre le sue vacanze sul litorale comacchiese, mantiene un legame viscerale con il territorio, anche grazie ad una serie di libri gialli ambientati sulla nostra costa. Furlanetto presenterà il suo ultimo romanzo “Mercoledì nero”. Alessandro Gallo, attore e regista teatrale napoletano, da due anni a questa parte collabora con il Comune di Comacchio alla riuscita del progetto “Liberi dalle Mafie”, teso a diffondere una cultura della legalità nelle scuole e nella società civile. La collaborazione con Comacchio da parte del giovane artista, che è anche scrittore, è sempre più stretta. Dialogando con Gianluca Coppola, vicario della dirigente scolastica reggente dell’Istituto comprensivo di Porto Garibaldi, Gallo presenterà il 30 marzo prossimo, alle ore 17, il suo romanzo “Scimmie”, incentrato sulla storia di Giancarlo Siani, giovane giornalista napoletano trucidato dalla camorra. Anche quest’anno gli appuntamenti dei “Tè letterari” in biblioteca accenderanno i riflettori su più generi letterari, ma sempre con uno sguardo aperto ai temi di approfondimento, illustrati in sala dagli stessi autori ospiti. Come sempre durante gli appuntamenti letterari, tutti rigorosamente ad ingresso gratuito, sarà servito agli ospiti in sala il tè, offerto dall’Amministrazione Comunale.
Parallelamente proseguono gli appuntamenti a cura degli “AmicidellaMuratori”, incontri di approfondimento e critica su alcuni temi ed autori della letteratura. Il 26 gennaio prossimo, in occasione della “Giornata della Memoria” Luca De Angelis presenterà Italo Svevo, mentre il 23 febbraio Ignazia Di Liberto parlerà della poetica di Luis Sepulveda. Infine Laura Ruffoni il 16 marzo presenterà Tolkien, uno scrittore fantasy che ormai può essere annoverato tra i classici, autore fra gli altri del celebre Il Signore degli anelli. Anche i citati incontri si svolgeranno in biblioteca, con inizio alle ore 17.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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