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Da Coldiretti

Frutta e verdura di stagione per imparare ad affrontare al meglio le prossime vacanze seguendo la dieta mediterranea. Ma anche laboratori, giochi ed informazioni sabato 27 e domenica 28 maggio sul viale principale di Lido degli Estensi.

Saranno gli agricoltori di Campagna Amica Coldiretti ad animare il tratto di viale delle Querce e di viale Carducci a Lido degli Estensi il prossimo week end con la ricchezza delle produzioni a km zero della filiera agricola.
Sabato 27 maggio dalle 10 alle 20, e domenica 28 maggio dalle 10 alle 19, i gazebo gialli dei produttori agricoli presenteranno la gamma dei prodotti che arrivano dalla campagna direttamente al banco di vendita, nel rispetto della stagionalità e con i gusti inconfondibili delle cose buone: frutta e verdura di stagione (ciliegie, fragole, albicocche, meloni, insalate, asparagi, i primi zucchini, pomodori, melanzane), miele, confetture, formaggi, vino, riso del delta del Po, piante e fiori, spezie, cosmetici, salumi, una ricca gamma che sarà possibile assaggiare ed acquistare direttamente dai produttori, che potranno anche dare i consigli giusti per abbinamenti tra i cibi, trucchi di preparazione e conservazione, criteri di scelta per acquisti di qualità.
La frutta e la verdura, per le loro caratteristiche costituiscono il perno della dieta mediterranea, adatte in particolare in estate perché molto utili a difendere l’organismo dalle elevate temperature, ma anche importanti per “catturare” i raggi del sole e garantire una tintarella naturale in quanto sono ricche antiossidanti naturali con la vitamina A, C ed E. Questi vegetali sono dunque alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.
Nel corso delle due giornate non mancheranno anche le attività di laboratorio per i più piccoli (ma non solo…), per provare a realizzare le “coppie ferraresi”, a tirare la sfoglia più bella, a costruirsi una canna da pesca e giocare a pescare.
Allo stand Campagna Amica, i laboratori sono previsti alle 11.00, per ripetersi alle 15 e alle 17.30.
In distribuzione anche palloncini e materiale informativo sulla stagionalità dei prodotti e sulla corretta etichettatura.
L’iniziativa è svolta in collaborazione con il Comune di Comacchio e con l’associazione Noi che ci crediamo ancora, oltre che con Fondazione Campagna Amica e Agrimercato Coldiretti Ferrara.

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COLDIRETTI


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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