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da: ufficio comunicazione ed eventi Unife

Ha preso il via la settimana scorsa il corso di formazione “Luce e Visione”, dedicato ai docenti delle scuole di ogni ordine e grado, promosso dall’associazione Mathesis – Società Italiana di Scienze Matematiche e Fisiche, in collaborazione con i Dipartimenti di Matematica e informatica e di Fisica e scienze della terra dell’Università di Ferrara.

Tra gli organizzatori, Maria Teresa Borgato (Dipartimento di Matematica e informatica di Unife, Responsabile della sezione Mathesis di Ferrara), Susanna Bertelli (Dipartimento di Fisica e scienze della terra di Unife), Federico Ferrari (Istituto Comprensivo n. 4 di Cento) e Isabella Stevani (Liceo “L.Ariosto” di Ferrara).

Spiegano gli organizzatori: “L’obiettivo del corso è promuovere la cooperazione tra gli insegnanti di matematica e fisica di tutti i livelli e giungere alla predisposizione di attività didattiche di laboratorio, che possano essere utilizzate in un’ottica di personalizzazione degli apprendimenti e di inclusione. Il corso prevede 5 incontri, che si terranno presso i due Dipartimenti universitari della città, in cui verrà sviluppato il tema della luce dal punto di vista fenomenologico. Ogni incontro sarà strutturato in una prima parte teorica, seguita da attività laboratoriali, improntate sulla metodica del problem posing/solvin, nelle quali i partecipanti saranno coinvolti direttamente”.

L’associazione nazionale Mathesis, fondata in Italia nel 1896, raggruppa gli insegnanti di matematica e fisica e ha per statuto lo scopo del miglioramento della scuola e il perfezionamento degli insegnanti, attraverso la promozione della ricerca scientifica e didattica in relazione all’insegnamento della matematica e della fisica
http://www.mathesisnazionale.it/

La sezione di Ferrara è stata fondata nel 2015 e ha già più di cinquanta iscritti, ma le attività sono fruibili ed aperte alla collettività. Il Dipartimento di Matematica e informatica di Unife ospita diverse attività di Mathesis Ferrara, collaborando alla loro progettazione, in quanto la Didattica della Matematica è uno degli ambiti di ricerca sviluppati da diversi membri del Dipartimento.

Il sito Mathesis Ferrara accoglie e diffonde la descrizione delle attività, i materiali prodotti e i progetti della sezione ferrarese.
http://dmi.unife.it/it/ricerca-dmi/gruppi-di-ricerca-1/mathesis

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UNIVERSITA’ DI FERRARA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
direttore responsabile


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