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Da Comune di Comacchio

Aprono il programma I Burattini di Mattia Zecchi, in scena a Lido Estensi

Ritorna per il quinto anno consecutivo l’oramai tradizionale appuntamento con “Teatro Estate”, rassegna itinerante che da DOMANI, MERCOLEDÌ’ 28 giugno e per sette mercoledì consecutivi animerà le piazze dei lidi, con sette spettacoli che verranno presentati in quattro differenti località: Lido di Pomposa, Lido degli Scacchi, Lido di Volano e Lido Estensi.
Il programma si compone di una attenta selezione di artisti e spettacoli uniti da una vena comica e da una leggerezza nella fruizione, ma al contempo portatori di una fattura artigianale della produzione artistica che ne denota qualità ed unicità, e che rende ogni spettacolo ed esibizione un pezzo unico ed irriproducibile. Spaziando tra linguaggi teatrali popolari, che affondano le proprie radici nella Commedia dell’Arte, il cartellone offre ampio spazio a burattini e figure, senza tralasciare il teatro comico e di strada, in un’ottica di fruizione popolare che assicuri interesse e divertimento allo spettatore di ogni età. Il primo appuntamento è in programma mercoledì 28 giugno a Lido degli Estensi: a partire dalle ore 21:15 in viale Carducci, saranno protagonisti i Burattini di Mattia Zecchi.
Artista spesso ospite delle programmazioni di questi anni, interprete della tradizione emiliana degli eroi del teatrino, si distingue per la poliedricità ed al contempo per il talento e per la vastità del repertorio. A Lido degli Estensi in apertura di rassegna presenterà uno spettacolo in allestimento originale: Fagiolino Medico per Forza. Un grande classico che affonda le radici nei canovacci della Commedia dell’Arte, e che l’artista propone in una interpretazione caratterizzata dalla dinamicità e dalla spassosissima verve comica propria della sua poetica scenica: in una spirale di equivoci e comicissimi fraintendimenti, il boscaiolo Fagiolino viene presentato alla corte del Re, suo malgrado come grande medico, per curare l’improvviso mutismo che affligge la figlia Principessa. Grazie alla sua celebre arguzia, l’eroe del teatrino sarà chiamato a risolvere l’enigma e le avversità che gli si pareranno incontro sul percorso, fino a scoprire il vero male della giovane discendente della casata reale.
Mattia Zecchi, da Crevalcore, è una giovane rivelazione del panorama bolognese del Teatro dei Burattini, che dopo un apprendistato con i maestri emiliani, porta in scena con talento le storie ed i personaggi della tradizione, debitamente reinventati ed attualizzati. Brillante interprete della maschera di Fagiolino, è apprezzato sul panorama nazionale e ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra i quali il “Premio Ribalte di Fantasia 2007”, “Premio Benedetto Ravasio 2010”, ma è anche finalista al “Campogalliani d’Oro 2010”.
L’appuntamento successivo si terrà mercoledì 5 luglio a Lido degli Scacchi, e vedrà in scena lo spettacolo Il Sogno, originale mix di clownerie, illusione e bolle di sapone a cura di Eros Goni di Gambeinspalla Teatro.
La programmazione, realizzata da Bialystok Produzioni con la direzione artistica di Massimiliano Venturi, è gemellata con la rassegna ravennate “Burattini alla Riscossa!”. Le due rassegne sono parte integrante di un cartellone che attraverserà per tutta l’estate le due provincie, realizzato con il patrocinio della Regione Emilia-Romagna. L’ingresso agli spettacoli è gratuito. Il programma completo è in distribuzione negli Uffici informazioni turistiche dei sette Lidi e negli esercizi commerciali, ed è scaricabile sul sito www.comacchioateatro.it. In caso di pioggia gli spettacoli saranno rinviati a data da destinarsi. Infoline 349 0807587.

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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