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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Il presidente della Regione questa mattina ha tenuto un vertice con gli amministratori del territorio colpito nella sede della Provincia

“Oggi vedrò a Milano Matteo Renzi e lo stesso premier verrà entro la fine della settimana a fare un sopralluogo nel piacentino, colpito dall’alluvione”. Il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha annunciato un incontro con il presidente del Consiglio, alla luce della richiesta di Stato di emergenza per le zone dell’Emilia e della Liguria interessate dal maltempo.
L’annuncio è stato dato durante l’incontro tenuto questa mattina a Piacenza, nella sede della Provincia, con i sindaci del territorio insieme all’assessore Paola Gazzolo, al prefetto Palumbo e al presidente della Provincia Francesco Rolleri. A fronte delle richieste degli amministratori locali, che hanno tutti ringraziato la Regione per la vicinanza e l’operatività immediata, Bonaccini, dopo aver espresso il cordoglio per la vittima dell’alluvione e la speranza per le due persone disperse, ha sottolineato che la fase che ora si apre è quella del ripristino della normalità, cui dovrà seguire la ricostruzione di ciò che andrà ricostruito, ma anche un piano di interventi che punti alla prevenzione.

“I cambiamenti climatici rischiano di rendere imprevedibili ma periodici fenomeni gravi ed eccezionali come quelli che abbiamo vissuto in questi giorni in questo territorio – ha sottolineato il presidente della Regione –. Per fronteggiare questo rischio da parte nostra l’impegno è agire in velocità facendo le cose per bene. Adesso abbiamo bisogno che il Governo sia vicino a questo territorio anche per le risorse da mettere a disposizione”. In apertura di incontro l’assessore Paola Gazzolo aveva comunicato i dati di eccezionalità dell’evento che, sulla base della relazione di analisi in via di completamento, stima in 200 anni il tempo di ritorno.

Oltre ai due milioni di euro già stanziati dalla Regione Emilia-Romagna, la richiesta di Stato di emergenza nazionale è propedeutica a finanziamenti governativi. Per questo già nella giornata di ieri stretti contatti si sono tenuti direttamente tra Bonaccini ed il presidente del Consiglio Renzi oltre che con il Dipartimento di Protezione civile, con il ministro Galletti e il sottosegretario Paola de Micheli.
“Siamo e saremo qui per avere la garanzia che tutta la filiera delle responsabilità funzioni e sia efficiente – ha detto Bonaccini –. I due milioni di euro straordinari che abbiamo immediatamente stanziato sono destinati al ripristino della normalità. Abbiamo bisogno non solo dell’elenco puntuale dei danni, ma anche degli interventi successivi. Il dissesto idrogeologico è fra le nostre priorità. Dal punto di vista nazionale c’è finalmente in campo un progetto che si chiama ‘Italia sicura’ che finanzierà progetti delle Regioni. Noi ci metteremo impegno, testa, cuore e risorse fin dove potremo arrivare, il resto lo chiederemo a Roma. Ricostruiremo tutto quello che c’è da ricostruire”.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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