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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

La Regione conferma il proprio impegno sul tema amianto e rischi ad esso connessi. Il lavoro di questi anni messo in campo dal Servizio Sanitario Regionale

Bologna – La Regione Emilia-Romagna tiene alta la guardia sul tema amianto. Lo ha confermato questa mattina l’Assessore regionale alla Salute, Sergio Venturi, a margine del convegno dedicato alle problematiche connesse ai rischi che derivano dall’amianto.
“Massima attenzione da parte della Regione Emilia-Romagna – ha confermato Venturi – sui temi legati al rischio amianto, nel contesto delle politiche di tutela della salute dei lavoratori e dei cittadini”
Per quanto riguarda l’impegno concreto della Regione su questo tema, l’assessore ha ricordato che, mentre si è in attesa dell’approvazione del Piano nazionale, ”stiamo lavorando concretamente al nuovo Piano Regionale Amianto, che andrà ad aggiornare il Piano Regionale del 1996”.
Venturi ha confermato che questo lavoro “lo vogliamo fare con un confronto aperto con l’associazionismo dell’Emilia-Romagna e con le organizzazioni sindacali. In questo modo vogliamo consolidare le linee di intervento principali, a cominciare dalle funzioni di tutela, sorveglianza, informazione”.
“Ogni azione e ogni sollecitazione in questa direzione – ha concluso l’assessore regionale alla salute – va colta come positiva ed utile e la Giunta regionale lavora in questa direzione”.

L’impegno della Regione sul tema amianto e mesotelioma
Il primo Piano Regionale di Protezione dai pericoli derivanti dall’amianto risale al 1996. Gli interventi finora sviluppati hanno riguardato divevrse linee di intervento.
In primo luogo la sorveglianza epidemiologica (il Registro regionale mesoteliomi è stato istituito nella seconda metà degli anni 90, prima del Registro nazionale mesoteliomi, che risale al 2002 e dei Centri Operativi Regionali). In questa prospettiva sta l’impegno per a tutela sanitaria dei lavoratori esposti.
Altra azione concreta condotta in questi anni fa riferimento alla conoscenza del rischio e della presenza dell’amianto sul territorio (primo censimento del ‘96 e mappatura degli edifici pubblici e aperti al pubblico del 2004).
Accanto a ciò, vi è stata la promozione delle bonifiche, anche tramite incentivi (a supporto dell’eliminazione dell’amianto nelle scuole, negli impianti sportivi e nelle strutture produttive), la vigilanza e controllo da parte dei Dipartimenti di salute pubblica, le azioni di informazione e formazione specifica.

Il nuovo Piano Regionale Amianto
Il nuovo Piano è in corso di elaborazione, e sarà l’occasione per consolidare e rafforzare le diverse linee di lavoro, valorizzando i contributi multiprofessionali.
Il filo conduttore del nuovo Piano sarà improntato ad una logica trasversale fra i settori ambiente, salute e lavoro, in collaborazione con le diverse istituzioni.
Da un punto di vista più strettamente sanitario, dovrà mirare a migliorare il quadro Conoscitivo Epidemiologico delle Patologie Asbesto-Correlate e della loro dimensione sul territorio regionale.
Ciò sarà possibile attraverso il consolidamento del Centro operativo regionale, del Registro Nazionale Mesoteliomi Emilia-Romagna, presso l’Usl di Reggio Emilia.
Si dovrà inoltre migliorare la tutela sanitaria dei lavoratori che sono esposti o che sono stati esposti all’amianto. Ciò attraverso indicazioni aggiornate sulla sorveglianza sanitaria, l’istituzione del programma regionale di assistenza informativa e sanitaria dedicata ai lavoratori ex esposti ad amianto presso i DSP delle Aziende Usl, la presa in carico del paziente, con percorsi omogenei su tutto il territorio regionale, elaborando un modello basato sulle migliori esperienze scientifiche attuali, con modalità operative ed organizzative adottate in esperienze pilota già presenti in regione (Reggio Emilia) ed altrove.

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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