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Sabato 20 e domenica 21 giugno, dalle 17 fino a notte, ad Argenta – grosso centro della bassa ferrarese – si celebra la Fira ad San Zvan, ovvero l’antica Festa di San Giovanni, nella zona antistante la chiesa omonima.
Una manifestazione che si perde nelle tradizioni del passato, e che la comunità argentana (in collaborazione con il Comune e l’Ecomuseo) ha riscoperto certamente anche grazie all’importante lavoro di recupero della memoria collettiva che si sta svolgendo in questi ultimi anni, grazie allo stesso Ecomuseo e ai diversi progetti a cui esso si dedica.

Nell’arco delle due serate – e della giornata di mercoledì 24, quella espressamente dedicata al Santo – i protagonisti e i partecipanti alla Fira potranno rivivere quello che secondo la tradizione San Giovanni porta: la salute e il raccolto, l’attività delle persone, i rituali dell’aglio, del formaggio, del pane…

La Festa si articola attraverso molteplici momenti, tutti legati fra loro dal rapporto con la tradizione del territorio. Intanto grazie allo stand gastronomico, che proporrà ricette della locale tradizione contadina (pasta e fagioli, lasagne, rane nel piatto, pescegatto fritto e in umido, salsiccia alla piastra, zuppa inglese); e alle bancarelle dei fruttivendoli con i prodotti dell’orto, visto che – come narra la tradizione argentana – nel rione si svolgeva il mercato orticolo più importante.

Poi i laboratori dei mestieri: nel corso delle due serate, i cortili interni delle case dell’antico borgo di San Domenico permetteranno di seguire e quindi di praticare gli antichi mestieri esercitati nel territorio argentano: grazie alla presenza delle ricamatrici, del fabbro, dei vallaroli con batane di valle e reti, al laboratorio di pasta eseguita con il mattarello dalle arzdore…

Saranno organizzate, per piccoli gruppi, alcune visite guidate: al vecchio oratorio di San Giovanni – restaurato e recuperato dopo il terremoto del 2012 – che ha svelato nuove storie e segreti della storia di Argenta e dell’antico rione di San Domenico, e ridato alla luce il prestigioso coro ligneo; e all’interno dell’antico Giardino Ghetti, per ammirare la splendida cornice creata dagli alberi secolari.

Ma le iniziative non finiscono qui. In occasione dell’anniversario di Giovan Battista Aleotti detto L’Argenta, l’opera del famoso argentano verrà ricordata e rivissuta attraverso la ricostruzione delle sue opere d’ingegno: macchinari funzionanti, creati dall’Istituto Ipsia di Argenta in collaborazione con la coop. Arrivano dal Mare, mentre gli studenti delle scuole medie e delle elementari, attraverso i loro racconti, ci faranno rivivere la vita di Aleotti.
Inoltre saranno aperti il Museo Civico di Argenta – che funge sia da Pinacoteca che da Museo archeologico, all’interno del quale sono conservati diversi quadri dello stesso Aleotti – e il Museo Don Minzoni.

Per quanto riguarda l’arte e lo spettacolo, nel corso delle due serate si svolgerà l’esposizione di quadri di Federica Baroni, lo spettacolo musicale con il gruppo Be About, e la domenica dalle 18 in poi girerà per le vie del rione un musicista con l’organino a rullo, antico strumento della tradizione.

Ancora, incontri divulgativi e scientifici di introduzione all’entomofagia (ovvero sull’uso alimentare degli insetti), e nel pomeriggio di sabato 20 lo spettacolo delle energie rinnovabili.

Se il weekend proporrà tutto questo, la Fira avrà anche un epilogo nella giornata dedicata a San Giovanni, mercoledì 24. Che si aprirà alle 11 con la messa celebrativa; nel corso della giornata verranno riscoperti e realizzati i giochi dei nostri nonni, mentre per i bambini è previsto il pranzo al sacco, previa iscrizione.

Per maggiori informazioni, cell. 349 3742788, mail ecomuseo2@comune.argenta.fe.it

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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