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Da Ufficio Stampa Nexo Digital

Dopo il successo di Loving Vincent

ARRIVA AL CINEMA IL NUOVO FILM EVENTO
VAN GOGH TRA IL GRANO E IL CIELO

SOLO IL 9, 10, 11 APRILE AL CINEMA IL FILM EVENTO SUL GENIO OLANDESE

RILETTO ATTRAVERSO GLI OCCHI DELLA SUA PIÙ GRANDE COLLEZIONISTA NELLA MOSTRA DI SUCCESSO A VICENZA

CON LA PARTECIPAZIONE STRAORDINARIA DI VALERIA BRUNI TEDESCHI

Trailer: https://youtu.be/7IPYqS0d23s

In Emilia Romagna aderiscono i seguenti cinema

EMILIA ROMAGNA

Bologna

Odeon

Bologna

The Space

Carpi

Space City

Casalecchio di Reno

Uci

Castenaso

Italia

11 aprile

Cento

Cinepark

EMILIA ROMAGNA

-Cesena

Eliseo

anche 14 aprile

-Comacchio

Cinepark

-Faenza

Cinedream

-Ferrara

Apollo

-Ferrara

Uci

-Forli’

Astoria

-Imola

Osservanza

-Modena

Raffaello

-Modena

Victoria

-Parma

The Space Barilla

-Parma

The Space Cinecity Campus

-Piacenza

Politeama

-Piacenza

Uci
10 e 11 aprile

-Ravenna

Cinemacity

-Reggio Emilia

Al Corso

-Reggio Emilia

Uci

-Riccione

Cinepalace

-Rimini

Le Befane

-Rimini

Tiberio
11 aprile

-Rubiera

Emiro

-S.Arcangelo Di Romagna

Supercinema

-Savignano Rubicone

Uci Romagna

Dopo il successo di Loving Vincent, che ha ormai portato nelle sale un totale di 240 mila spettatori, arriva al cinema il film evento che offre un nuovo sguardo su Van Gogh (1853-1890), attraverso il lascito della più grande collezionista privata di opere del pittore olandese: Helene Kröller-Müller (1869-1939), la donna che ai primi del Novecento, ammaliata da un viaggio tra Milano, Roma e Firenze, e sull’esempio del mecenatismo dei Medici, giunse ad acquistare quasi 300 suoi lavori, tra dipinti e disegni.

Così, proprio a partire dall’Italia tanto amata da Helene e da una mostra che sta raccogliendo un’affluenza eccezionale (sono già quasi 350.000 i visitatori a oggi, a un mese dalla chiusura), nasce Van Gogh. Tra il grano e il cielo. Il film evento, diretto da Giovanni Piscaglia e scritto da Matteo Moneta con la consulenza scientifica e la partecipazione di Marco Goldin, è prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital e sarà nelle sale solo il 9, 10 e 11 aprile (elenco a su www.nexodigital.it), per raccontare l’unione spirituale di due persone che non si incontrarono mai durante la loro vita (Helene Kröller-Müller aveva 11 anni quando Van Gogh morì nel 1890), ma che condivisero la stessa tensione verso l’assoluto, la stessa ricerca di una dimensione religiosa e artistica pura, senza compromessi. Due universi interiori dominati dall’inquietudine e dal tormento, che entrambi hanno espresso attraverso una vera e propria mole di lettere: fonti storiche insostituibili ed elemento suggestivo che punteggia la narrazione del documentario. La colonna sonora originale del film è firmata dal compositore e pianista Remo Anzovino.

Ad accompagnare l’intero racconto è l’attrice Valeria Bruni Tedeschi, ripresa nella chiesa di Auvers-sur-Oise che Van Gogh dipinse qualche settimana prima di suicidarsi. L’occasione per raccontare l’intera parabola artistica di Van Gogh, e la collezione di Helene Kröller-Müller, è una mostra di eccezionale rilievo, Van Gogh. Tra il grano e il cielo, nella Basilica Palladiana di Vicenza, curata dallo storico dell’arte Marco Goldin, che raccoglie 40 dipinti e 85 disegni proventi dal Kröller-Müller Museum di Otterlo in Olanda, dove oggi è custodita l’eredità di Helene. Al viaggio dentro la mostra, si affianca quello in alcuni dei luoghi più importanti per l’arte di Van Gogh: la chiesa di Nuenen (soggetto dei quadri e dei disegni degli anni olandesi che fanno da sfondo al capitolo dedicato all’ansia religiosa di Van Gogh, che trova un parallelo in quella di Helene), l’Accademia Reale di Belle arti di Bruxelles (nelle cui aule Vincent trascorse pochi mesi), le strade di Parigi (da Rue Lepic 54, dove Vincent visse per due anni a partire dal marzo 1886 con il fratello Theo, sino al Moulin de la Galette e alla vigna di Montmartre) e Auvers-sur-Oise (dove l’artista si recò negli ultimi settanta giorni della sua vita e fu accompagnato in questo percorso dal Dottor Gachet). Una serie di preziose riprese sono state realizzate a Otterlo nelle sale e nel parco del Kröller-Müller Museum, progettato da Henry van de Velde a poco più di un’ora di auto da Amsterdam.

Il documentario propone inoltre gli interventi di alcuni autorevoli esperti: la storica dell’arte Lisette Pelsers, direttrice del Kröller-Müller Museum di Otterlo in Olanda; Leo Jansen, studioso che ha curato l’edizione critica delle lettere di Van Gogh; Sjraar van Heugten, storico dell’arte tra le maggiori autorità mondiali sul lavoro di Vincent van Gogh; la scrittrice e storica della cultura, Eva Rovers, autrice della biografia di Helene; Georges Mayer, professore onorario di Storia dell’arte all’Accademia Reale di Belle Arti di Bruxelles; lo scrittore e docente di Storia dell’arte all’Università Paris 8 Pascal Bonafoux.

Helene Kröller-Müller

Helene Müller fu nel suo tempo una delle donne più ricche d’Olanda. Figlia di industriali tedeschi, sposò Anton Kröller, con il quale si trasferì in Olanda e con cui ebbe 4 figli. Si avvicinò all’arte durante le lezioni di Henk Bremmer, pittore e divulgatore culturale, dal quale era solita accompagnare la figlia. Fu Bremmer a consigliarle i primi acquisti e a farle conoscere l’arte di Van Gogh. E nel 1909 Helene acquistò il primo quadro del pittore olandese. Negli anni della maturità, quando la sua collezione sarà la più importante dopo quella degli eredi di Van Gogh, Helene deciderà di fondare un museo per condividere con gli altri la serenità e il conforto che traeva dai quadri. L’ispirazione le verrà proprio da un viaggio in Italia, tra Milano, Roma e Firenze, dove l’esempio dei Medici e del loro mecenatismo fece su di lei una profonda impressione. Helene si ispirò a Van Gogh a tal punto da andare al fronte a curare i feriti durante la Prima guerra mondiale, spinta da quello stesso amore verso i sofferenti e gli umili che aveva portato Vincent a farsi predicatore laico tra i minatori della regione belga del Borinage, qualche tempo prima di decidere di diventare artista.

La mostra di Vicenza

Curata da Marco Goldin, la mostra Van Gogh. Tra il grano e il cielo (aperta sino all’8 aprile nella Basilica Palladiana di Vicenza) racconta l’arte e il genio di Van Gogh attraverso i principali periodi della sua attività: gli anni olandesi, dominati da scene di vita contadina e da colori terrosi, debitori della pittura di Jean-François Millet e della scuola realista francese di Barbizon, oltre che della scuola dell’Aia; il periodo parigino, quando Van Gogh trova la sua strada nell’esplosione del colore e nella pittura a piccoli tocchi degli impressionisti e soprattutto dei post impressionisti come Seurat; Arles, il momento più felice, quando il pittore si perde nella luce e nell’estasi della pittura en plein air, ma anche quando la tensione emotiva e il fallito tentativo di dare vita a una comunità artistica insieme all’amico Gauguin lo portano alla prima grave crisi, che lo conduce a recidersi parte dell’orecchio; il ricovero nella casa di cura per malattie mentali a Saint-Rémy e l’elaborazione di un segno stilizzato e vorticoso, forse il suo più caratteristico; infine le ultime dieci settimane a Auvers-sur-Oise, quando la sua pittura si fa un poco più distesa. Particolare rilievo la mostra dedica al disegno nella pratica dell’artista olandese. Le sue tele apparentemente istintive e realizzate in presa diretta si avvalevano talvolta di lunghi studi preparatori, non schizzi ma opere in sé compiute, dove già si trova la presenza della linea spezzata che caratterizza lo stile dei dipinti. Lavori delicati, i disegni, che soffrono la luce e che pertanto è molto raro vedere esposti.

Van Gogh. Tra il grano e il cielo è diretto da Giovanni Piscaglia e scritto da Matteo Moneta con la consulenza scientifica e la partecipazione di Marco Goldin. Prodotto da 3D Produzioni e Nexo Digital, con la partecipazione straordinaria di Valeria Bruni Tedeschi e la colonna sonora originale firmata dal compositore e pianista Remo Anzovino, sarà nelle sale solo il 9, 10 e 11 aprile

I media partner Radio Capital, Sky Arte HD, ARTE.it e MYmovies.it.

Si ringrazia Guanda, editore italiano di Lettere a Theo di Vincent van Gogh, per aver messo a disposizione del documentario le sue traduzioni a cura di Marisa Donvito e Beatrice Casavecchia.

LA GRANDE ARTE AL CINEMA

Nuova stagione 2018

9, 10 e 11 aprile

Van Gogh. Tra il grano e il cielo

17 aprile

Replica- Hitler contro Picasso e gli altri. L’ossessione nazista per l’arte

8 e 9 maggio

Cézanne. Ritratti di una vita

Tutti i titoli della Grande Arte al Cinema possono essere richiesti anche per speciali matinée al cinema dedicate alle scuole. Per prenotazioni: Maria Chiara Buongiorno, progetto.scuole@nexodigital.it, tel 02 805 1633.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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