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Da ufficio stampa

Il Cento Carnevale d’Europa, il Carnevale “L’Alba di una nuova era”, organizzato dalla Manservisi Eventi di Ivano e Riccardo,  si apre con la consolidata collaborazione che vede in prima linea Ascom Confcommercio Cento.
Due le iniziative che
Ascom Confcommercio ed il consorzio Centro in Cento metteranno in campo per supportare adeguatamente la spettacolare kermesse che si svilupperà nelle cinque domeniche dal 12 febbraio al 12 marzo.
In primo luogo “Che Carnevale in Vetrina…i bambini ci guardano”: un contest di vetrine a tema carnevalesco che coinvolgerà circa una sessantina di attività commerciali del centro storico centese  in un’ appassionante gara (
dal 18 febbraio al 5 marzo) di fantasia e creatività magari proprio con l’uso simpatico della cartapesta regina incontrastata della nostra tradizione.
L’amministrazione comunale –  apre la conferenza Simone Maccaferri vicesindaco di Cento – ha voluto sostenere con grande piacere l’iniziativa di Ascom,  facilitando il contatto con gli istituti scolastici del territorio. Abbiamo riconosciuto da subito come rafforzare il connubio fra commercio di vicinato, creatività e sostegno alle tradizioni in seno alle famiglie sia una delle strade da intraprendere per il rilancio economico del nostro territorio, a maggior ragione in un momento come quello del Carnevale, che per Cento è così importante e confidiamo possa portare con sè una generalizzata voglia di partecipazione. –

A fare da giuria popolare un migliaio di bambini della scuola primaria degli Istituti comprensivi Guercino e Pascoli del capoluogo. ” Non possiamo che accogliere , e partecipare, con entusiasmo l’iniziativa . I nostri bambini saranno invitati dalle docenti a fare un giro nelle vie del centro; l’iniziativa non è solo commerciale, ma vi vediamo anche un importante messaggio educativo: il riprendersi il tempo della famiglia, dell’osservare insieme, figli e genitori, del discutere insieme per dare un contributo a mantenere viva la città” dichiara Anna Tassinari dirigente dell’istituto comprensivo “Il Guercino“,  mentre dal canto suo Annamaria Barone Freddo dirigente del “Giovanni Pascoli” conferma: “Esprimiamo ampia soddisfazione per l’iniziativa ,proposta da Ascom Confcommercio Ferrara, che ha visto il coinvolgimento di tutti gli alunni della Scuola primaria  di Penzale e di Corporeno del nostro Istituto.  Si  auspica che l’esperienza  si possa ripetere anche per i prossimi anni affinché anche i bambini e le loro famiglie si sentano parte integrante del territorio centese”.
Le premiazioni finali per le tre migliori realizzazioni è prevista nella domenica conclusiva del 12 marzo sul palco di piazza Guercino. “Come Ascom – commenta il presidente di Cento, Marco Amelio – riteniamo che il Carnevale debba essere una tradizione che vada valorizzata e promossa saldando il rapporto tra le attività commerciali di vicinato ed il mondo della Scuola. Confcommercio così ribadisce il suo ruolo sociale di collante indispensabile del territorio, promuovendone l’economia, la cultura popolare ed i valori”.  Un progetto che ha trovato l’appoggio entusiasta del Cento Carnevale d’Europa: “Il Carnevale  – è la considerazione di Ivano Manservisi anima della Manservisi Eventi – avvicina il mondo della Scuola e del Commercio, in modo esclusivo. Si tratta di una manifestazione unica che permette che la nostra tradizione carnevalesca un vanto ed un orgoglio sia apprezzata e conosciuta in tutta Italia e non solo” ricorda il patron affiancato dal figlio Riccardo che aggiunge: “Siamo orgogliosi come Manservisi Eventi della partnership con Ascom che dura ormai da anni. E nuove ce ne saranno nel futuro che confermeranno Ascom come player fondamentale sul territorio sia come sviluppo commerciale che turistico. È la solida collaborazione con l’evento principale della provincia lo dimostra“

Ed a fianco di Ascom non può mancare Cassa di Risparmio di Cento rappresentata da Carlo Malaguti, direttore commerciale aveva commentato: “Il nostro istituto di di credito si conferma con piacere sponsor di questa iniziativa che, dopo la versione natalizia, si ripete in occasione del Carnevale. Sono contento di sapere che l’edizione di Cento coinvolgerà più di mille bambini delle nostre scuole che, insieme ai loro genitori, si divertiranno nello scegliere le vetrine più belle della città. Questi progetti rappresentano sicuramente un valore aggiunto per il commercio locale e la cittadinanza.”
E non poteva mancare anche nel Carnevale 2017, il tradizionale Sbaracco (sabato 4 e domenica 5 marzo per l’intera giornata) che coincide con la fine dei Saldi invernali: un’opportunità da segnare sul calendario per cogliere le occasionissime di abbigliamento, accessori e calzature unendo il divertimento delle sfilate allo shopping più conveniente. 

Gli eventi targati Ascom e Consorzio Cento in Centro sono realizzati con il supporto del Comune di Cento, di Manservisi Eventi, dell’Ente Territorio,  della Pro Loco e di Carice.

fotoASCOM_09febbraio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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