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Da Confagricoltura

Gli anziani risorsa per la comunità ferrarese
In Emilia Romagna il 23,7% della popolazione ha più di 65 anni, Ferrara è in assoluto la provincia con il maggior numero di persone anziane in regione (27,5%), il Comune con la più alta percentuale di over 65 è Copparo (35,2%), seguita da Jolanda (35%) e da Berra (33,7%), mentre Cento è il Comune con la percentuale più bassa (21,6%). Questi alcuni dei dati che sono usciti lo scorso 11 novembre nel corso dell’Assemblea di fine anno di ANPA, l’Associazione dei pensionati di Confagricoltura Ferrara, un’associazione particolarmente attiva e molto impegnata nel sociale: non solo incontri conviviali, viaggi, visite a musei, soggiorni termali, ma soprattutto iniziative per promuovere la solidarietà fra generazioni e l’inclusione sociale, la tutela dei diritti e l’assistenza previdenziale. Più di 150 gli associati presenti presso il ristorante “Giuseppe” di Copparo, con diversi rappresentanti anche da alcune altre province dell’Emilia Romagna, Veneto, Lombardia. Al tavolo dei relatori Stefano Spisani, Presidente Anpa Confagricoltura Ferrara, Carlo Sivieri, Presidente Anpa Emilia Romagna, Pier Carlo Scaramagli, Presidente Confagricoltura Ferrara, Claudia Guidi, Vice Presidente Anga Ferrara (i giovani di Confagricoltura Ferrara). Ospite d’eccezione il dottor Bruno di Lascio, Presidente Ordine dei medici della Provincia di Ferrara, che con il suo apprezzatissimo intervento ha anche fornito un quadro dell’evoluzione negli ultimi anni della sanità in Italia. Ha coordinato i lavori Paolo Cavalcoli, Direttore di Confagricoltura Ferrara mentre le conclusioni sono state affidate all’Onorevole Angelo Sartori, Segretario Nazionale Anpa. Il Presidente Spisani, ricordando come dopo 12 anni di presenza ininterrotta, quest’anno non sedesse al tavolo della presidenza Mario Guidi, già Presidente Nazionale di Confagricoltura, ha voluto rimarcare quanto la sua presenza costante sia stata di grande sprone per l’associazione dei pensionati di Confagricoltura Ferrara e per tutta l’Organizzazione Agricola Nazionale. Stefano Spisani ha poi ringraziato Claudia Guidi in rappresentanza dei giovani di Confagricoltura Ferrara, questo un passaggio “Il tema delle giovani generazioni è tornato alla ribalta in questi anni, complici le difficoltà generate dalla crisi, dalla disoccupazione giovanile che non accenna a diminuire, ai giovani scoraggiati dall’entrare nella vita attiva o nello studio. Noi anziani possiamo essere di grande aiuto alle nuove generazioni, apportando tutta la nostra esperienza per un passaggio di testimone proficuo ed oggi, la presenza dei giovani Anga ci rende orgogliosi e fiduciosi per il futuro”. In risposta Claudia Guidi ha ricordato l’impegno dei giovani Anga di Confagricoltura Ferrara, sottolineando l’importanza di favorire il ricambio generazionale, formando i giovani imprenditori di oggi e di domani, perchè sappiano tutelare le loro aziende ma anche e soprattutto la nostra agricoltura nel segno della tradizione e nel rispetto della biodiversità e dell’ambiente. Ferrara si colloca al secondo posto tra le Confagricoltura dell’Emilia-Romagna per numero di associati, così a conclusione dell’importante giornata, il ringraziamento del Presidente Spisani è andato a Presidente e Direttore di Confagricoltura Ferrara per il loro impegno fattivo e costante nella gestione dell’Organizzazione Provinciale.

BOX
Per il 2017 ANPA Ferrara ha promosso un progetto rivolto all’acquisto di defibrillatori e al relativo Corso di primo soccorso per le Scuole del territorio. Con la sottoscrizione del 5xmille nella dichiarazione dei redditi, grazie anche all’apporto della Onlus nazionale, sono stati raccolti circa 1.800 euro; in accordo con l’Ufficio Scolastico della provincia, il defibrillatore è stato destinato all’Istituto Professionale F.lli Taddia di Cento, mentre al Corso di primo soccorso parteciperanno professori e allievi degli Istituti F.lli Taddia e F.lli Navarra di Malborghetto.

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Riceviamo e pubblichiamo


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
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 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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