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Da Paola Storari

Durante le feste natalizie si svolgerà, anche quest’anno e per il ventesimo anno consecutivo, la rassegna di Teatro Ragazzi Babbo Natale, gnomi e folletti, che avrà luogo, con quattro appuntamenti, alla Sala Estense di Ferrara (Piazza Municipale) dal 28 dicembre 2017 al 4 gennaio 2018, e organizzata, come di consueto, dall’Associazione Teatrale Il Baule Volante di Ferrara, in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, con l’istituzione dei Servizi Educativi e per le Famiglie e con il Comune di Ferrara, che patrocina e sostiene l’iniziativa. La rassegna si rivolge il modo particolare al pubblico delle famiglie che, nel periodo delle vacanze di Natale, cercano un modo piacevole e fruttuoso di trascorrere i pomeriggi di libertà con spettacoli divertenti e dall’alto profilo qualitativo: uno svago che abbia un livello culturale elevato e contenuti profondi.
Per questo ventesimo anno della rassegna, la Direzione Artistica del Baule Volante ha voluto proporre, oltre al più classico e divertente spettacolo della compagnia cittadina, unicamente allestimenti che propongono le fiabe classiche più amate e più conosciute realizzate in parte da compagnie storiche, in parte da artisti emergenti e sempre con tecniche di rappresentazione diverse, in un ventaglio di linguaggi che offre un esempio della grande ricchezza espressiva del Teatro Ragazzi italiano.

Programma della Rassegna:
Giovedì 28 dicembre 2017:
Rosaspina. Un Teatro “Raperonzola”
La rassegna si aprirà con una delle più storiche compagnie bolognesi, Rosaspina. Un Teatro che presenta uno spettacolo realizzato con le tecniche del teatro d’attore e del più genuino teatro comico di stile ironico e campestre: da non perdere assolutamente il grande Angelo Generali – oggi regista riconosciuto dai maggiori artisti italiani per il teatro serale – nelle indimenticabili, irriverenti e irresistibili vesti della strega cattiva, un divertissement di gioventù che ci offre in segno di amicizia
e di straordinaria autoironia. Dalla penna di Giampiero Pizzol, già riconosciutissimo autore teatrale e televisivo, esce quindi questo testo che prende le mosse da una storia molto antica e ci parla di amore, di avventura e di speranza con i toni ed i modi di una farsa elegante e spiritosa.
(dai 4 ai 10 anni)

Sabato 30 dicembre 2017:
Il Baule Volante
“Attento Pierino… arriva il lupo!”
L’amata compagnia cittadina presenterà questo che, a tutti gli effetti, è il suo lavoro più storico, con oltre 700 repliche all’attivo realizzate in Italia nel corso degli ultimi 16 anni: uno spettacolo musicale e spassoso che, grazie ai simpatici e grandi pupazzi animati e alla complicità delle melodie originali di Sergej Prokofiev, trascinerà il pubblico dei più piccoli, coinvolgendoli nelle avventure dello spericolato protagonista e divertirà non poco, a sorpresa, anche il pubblico dei più grandi che potranno trascorrere un pomeriggio veramente natalizio, all’insegna dell’ironia e del buon umore. Lo spettacolo si conclude con uno spassoso “gioco di scena”con il pubblico dei bambini presenti in sala: i più fortunati (e più attenti!) potranno vestire i panni dei personaggi e animare dal vivo i protagonisti della storia.
(dai 3 ai 9 anni)

Martedì 2 gennaio 2018:
TCP_ Tanti Cosi Progetti
“La Gallinella Rossa”
La rassegna prosegue con un’ulteriore, gradita sorpresa: l’istrionico Danilo Conti, già insignito per ben 2 volte del Premio ETI Stregagatto (maggior riconoscimento per il Teatro Ragazzi Italiano) presenta una fiaba classica della tradizione anglosassone. Con una scenografia ricca di colori e popolata di figure animate a vista (sia pupazzi che buffe figure bidimensionali), l’artista propone una fiaba che parla, con semplicità e delicatezza, del ciclo delle stagioni e della vita che parte dal seme e arriva alla spiga, al pane e, dal pane, alla condivisione e alla generosità. Un pizzico di poesia quindi, ma anche tante risate, l’allegria e l’ironia di un interprete unico.
(dai 3 agli 8 anni)

Giovedì 4 gennaio 2018:
Teatro Perdavvero
“I musicanti di Brema”
La rassegna si chiuderà in bellezza con uno spettacolo di una compagnia emergente: il bravo Marco Cantori, giovane artista già conosciuto e amato in città, presenta questa fiaba classica avvalendosi della sua incontenibile verve e della sua forte presenza scenica. Cantori accompagna la tecnica attoriale con canzoni originali, con la musica eseguita dal vivo di Diego Gavioli (alle tastiere) e stupisce con la tecnica del Body Percussion – che raramente si è vista nel Teatro Ragazzi. Lo spettacolo rappresenta con gioia e spensieratezza questa storia molto amata in cui gli animali sono protagonisti e ci insegnano ad apprezzare noi stessi e gli altri anche quando sembriamo manchevole e imperfetti.
(dai 3 agli 8 anni)

Inizio spettacoli: ore 16,30 (la biglietteria apre a partire dalle ore 15,30)
Biglietti: adulti € 6,00, bambini € 5,00

Informazioni: Il Baule Volante – Andrea Lugli – Paola Storari 0532/770458 – 347/9386676.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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