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Da: Comune di Ferrara

“Bande in festa” torna per la sua seconda edizione che si terrà venerdì 2 settembre 2016 dalle 18 alle 24 con il coinvolgimento di tre bande musicali e il patrocinio del Comune di Ferrara. Le bande che quest’anno si esibiranno nella manifestazione saranno: la Banda filarmonica di San Carlo, la Banda filarmonica di Tresigallo, oltre alla Banda Ludovico Ariosto di Ferrara. La manifestazione si articolerà nell’area verde davanti al civico 29 di via Traversagno a Ferrara, dove è la sede della banda di Ferrara.
Oltre alle bande musicali saranno presenti anche altre associazioni di promozione sociale, in particolare: Spazio Anffas Soc Coop R.L. e associazione Il Germoglio. Le stesse saranno presenti nell’area verde di via Traversagno 29 con banchetti in cui presenteranno la loro produzione di gadget fatti a mano.
L’associazione Gruppo modellisti di Ferrara Asd (associazione sportiva dilettantistica) esporrà nella propria sede la produzione di modellistica delle imbarcazioni. L’Associazione nazionale vigili del fuoco proporra’ “Pompieropoli”.

Ore 18.00: Pompieropoli , manifestazione dedicata ai bambini.
Ore 20.00: Esibizione degli allievi della Scuola di musica Ariosto.
Ore 20.30 sfilata delle bande – una banda eseguirà una parata partendo dal termine di via della Foglia, un’altra Banda eseguirà una parata partendo dal termine di via Fenilnuovo e un’altra ancora partirà da via Traversagno all’altezza dell’incrocio con via Ca’ Milzona.
Durante la serata verrà presentato e illustrato il libro edito dalla Banda filarmonica comunale Ludovico Ariosto dal titolo “La banda musicale nella tradizione italiana e ferrarese”.
Alle 21 inizierà un concerto dove ogni banda si esibirà singolarmente per circa 40 minuti.

Info: Banda filarmonica comunale Ludovico Ariosto-Città di Ferrara, via Traversagno 29, 44122 Ferrara, email bandadiferrara@gmail.com

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COMUNE DI FERRARA


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
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