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Da Ferrara, dall’Emilia, da Milano e da Roma. Gruppi numerosi, altri che ci provano da soli, coppie, famiglie, amici. Risciò, bici in carbonio, footbike o handbike. Sono arrivati da tutta Italia per restare svegli e pedalare: 1200 persone hanno illuminato la notte dal Parco Massari fino al mare, al Lido di Volano. La 5a edizione della Bike Night Ferrara-Mare, la pedalata notturna di 100km lungo pista ciclabile ha portato 1200 persone fino al Lido di Volano lungo la Destra Po. La passione per la bici con il suo carico di storie ha dato il via al tour 2018 delle Bike Night.

Dalle 20 è iniziata l’attesa all’interno del parco Massari, allestito con stand di espositori dedicati al mondo della bici, birra e cibo per una festa collettiva. Ora dopo ora sono arrivati i partecipanti che hanno popolato il parco, formando le prime code alla segreteria Witoor, organizzatrice della Bike Night, per il ritiro del pacco iscrizione. Musica e atmosfera elettrizzante per la quinta edizione in città per quello che è diventato l’evento in bici non competitivo che coinvolge più partecipanti in Emilia-Romagna, in grado di radunare appassionati da tutta Italia.

Dalle 23 è iniziato l’incolonnamento dei ciclisti lungo corso Porta Mare. Poi il conto alla rovescia fino a mezzanotte, quando i 1200 ciclisti sono partiti verso il mare. Ad attenderli un percorso cicloturistico lungo la Destra Po, tre ristori fino alla colazione all’Hotel Club Village Spiaggia Romea, al Lido di Volano.

Tante storie che si sono mescolate durante la notte, in un filo luminoso lungo km sopra l’argine del Po e che si è via via sgranato strada facendo. Ogni ristoro il momento per fare scorte di cibo: a Ro, dopo 21km, grazie alla collaborazione con Uisp Ferrara, a Serravalle, dopo 48km, ospiti dalla Fabbrica dell’Acqua insieme ai volontari del Gruppo Sportivo Anffas, e infine a Santa Giustina, al 76° km, a Osteria del Delta Torre Abate. Il fascino del pedalare al buio, un clima estivo con il cielo stellato, il sentirsi parte di un evento unico nel suo genere ha dato l’energia a tutti i partecipanti per superare le tante ore in sella.

Con l’arrivare dell’alba i 1200 ciclisti hanno ritrovato le energie necessarie per lo sprint finale, prima del meritato riposo a Spiaggia Romea. La gioia di aver costruito un ricordo memorabile, la scoperta di nuovi limiti personali, la sorpresa di vivere territori in modo nuovo: tante sensazioni che si sono mescolate e creano il mix unico tipico delle Bike Night. L’unico evento che raduna insieme bici da città, da corsa, gravel, mtb, tandem, e-bike, risciò, monopattini sportivi (footbike), bici reclinabili, ovomobili. Alta la presenza femminile, oltre 25%. Hanno partecipato anche persone con disabilità visiva (in tandem) o motoria. E tra i tanti ciclisti

«È anche grazie alla Bike Night che si promuove il territorio, in modo partecipativo e innovativo», offrendo un viaggio «da ricordare e raccontare agli altri, ed è proprio l’intreccio di storie, emozioni e tipologie diverse di partecipanti l’impatto più significativo della Bike Night Witoor». Il Tour 2018 prosegue venerdì 29 giugno la tappa sudtirolese con un nuovo arrivo, la Bolzano – Villabassa. Sabato 14 luglio la Milano – Lago Maggiore (Arona), sabato 28 luglio la tappa friulana Udine – Alpe Adria (Ugovizza. Sabato 1 settembre si va in Veneto e in Trentino, con la Verona – Lago di Garda (Riva). La chiusura del tour è prevista per sabato 15 settembre con la prima edizione della Bike Night Marche: partenza da Fermo, arrivo a San Benedetto del Tronto.

Bike Night Ferrara – Mare 2018
5a edizione

Partner locali
La tappa ferrarese è supportata dai partner locali:
Avis Provinciale di Ferrara, Confagricoltura Ferrara, Mobilferro, Generali – Agenzia di Ferrara, Coop Alleanza 3.0.
Con la collaborazione di:
Club Village & Hotel Spiaggia Romea, Clandestino, UISP Ferrara, Croce Rossa Italiana – Comitato di Ferrara, B.ethic, Visit Ferrara, Associazione Fuoristrada Ferrarese ‘Daniele Lugli’, La Fabbrica dell’Acqua Centro di Educazione Ambientale, GST ANFFAS Ferrara, Osteria del Delta Torre Abate, Le Ravitò Bike Cafè Bologna, Never Alone App, Clara, Hotel Carlton Ferrara, Visit Ferrara.

Patrocini
Regione Emilia-Romagna, Comune di Ferrara, Comune di Ro, Comune di Comacchio

Numeri
– 1200 iscritti
– 200 posti prenotati in pullman per il rientro a Ferrara e Bologna
– 40% iscritti proveniente da fuori la provincia di Ferrara (Italia e estero)
– 25% presenza femminile

Media

foto www.witoor.com/files/fe-fotostampa.zip
video www.witoor.com/video

Da Ufficio stampa Witoor Bike Tour

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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