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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia Romagna

Dal 10 al 20 giugno saranno presentati 89 film, di cui 71 anteprime nazionali, in cinque sale del capoluogo. Previsti numerosi eventi collaterali. La rassegna organizzata con il sostegno della Regione Emilia-Romagna

Bologna – Dal 10 al 20 giugno 2016 torna a Bologna il grande cinema biografico con Biografilm Festival, il primo evento internazionale interamente dedicato ai racconti di vita, che anche quest’anno propone un programma ricco di grandi anteprime cinematografiche, prestigiosi ospiti internazionali e imperdibili eventi musicali. Biografilm Festival si svolge con il patrocinio e il supporto dell’Assessorato alla Cultura della Regione Emilia-Romagna.

Il tema di Biografilm 2016 sarà “The Brand new World – Raccontare la civiltà digitale”. Internet è oggi onnipresente nella vita di ognuno di noi e molte dinamiche che un tempo consideravamo pura fantascienza sono ormai realtà, al punto che grandi autori come Werner Herzog e Alex Gibney hanno già iniziato a interrogarsi su questo nuovo mondo che ci circonda e ci comprende.

Uno sguardo su Internet, sul suo presente e sul suo futuro è oggi quanto mai necessario per riuscire a esaudire quella che da sempre è stata una delle missioni di Biografilm Festival: raccontare e comprendere la realtà contemporaneain tutte le sue sfumature e offrire gli strumenti per conoscerla e viverla con consapevolezza. Una missione che, oltre che nella macro-area tematica “The Brand new World”, si esprime al meglio nelle anteprime di “Contemporary Lives”, sezione del Festival dedicata alle persone e agli argomenti che hanno maggiormente segnato il nostro presente, e in quelle della sezione “No Borders”: alla mancanza di confini che caratterizza il web si contrappongono invece i confini territoriali, entità teoricamente convenzionali e immaginarie, spesso rese dall’uomo sin troppo concrete e minacciose. Una selezione di film dedicati specificamente ai volti e alle grandi personalità italiane che più hanno saputo segnare la nostra contemporaneità sarà invece protagonista della neonata sezione “Storie italiane”.

Giunto alla sua dodicesima edizione, Biografilm conferma anche quest’anno la capacità di affiancare all’interno del suo programma i grandi maestri del panorama cinematografico mondiale ai nuovi talenti, ancora poco conosciuti ma destinati a far parlare di sé facendo incetta di premi.

Tra i 10 film del Concorso Internazionale tresaranno presentati a Biografilm Festival in anteprima mondiale: un segnale netto per una sezione tradizionalmente popolata dai più famosi e riconosciuti maestri del cinema documentario e da film già premiati nei più importanti festival mondiali. Per la sezione Biografilm Italia, dedicata come ogni anno ai migliori documentari di produzione nazionale, la presenza di autori emergenti e la quasi totalità di anteprime mondiali sono una conferma più che una novità: vale però la pena segnalare che tra i film della sezione ben 4 saranno opere prime.

Ma Biografilm non è solo documentari: sin dalla sua fondazione il cinema di fiction e il genere biopic sono stati saldamente legati al dna del Festival. Dopo aver celebrato nel 2014 il talento di Lenny Abrahamson, recentemente candidato agli Oscar per il suo nuovo film Room, e dopo aver riscoperto il cinema di Jaco Van Dormael nel 2015 con Dio esiste e vive a Bruxelles, torna Biografilm Europa, con la sua selezione di biopic di produzione europea. Ai biopic di produzione extra-europea Biografilm dedica invece, per il secondo anno, la sezione Biografilm Worldwide.

Tornano infine i racconti di vita dei più grandi artisti nella sezione Biografilm Arte (che quest’anno offrirà uno speciale focus dedicato al compleanno di Christo) e il meglio dei doc e biopic musicali nella sezione Biografilm Music.

E, sempre a proposito di musica, dall’1 al 21 giugno si rinnova anche l’appuntamento con il Bio Parco nella suggestiva location del Parco del Cavaticcio: tre settimane di concerti aperti al pubblico, con ospiti che spaziano dai Marta sui Tubi (1 giugno) alla cantautrice Nada (10 giugno), dal jazzista di fama internazionale Enrico Rava (12 giugno) a Calcutta (14 giugno), dal gruppo messicano dei Sonido Gallo Negro (16 giugno) a Iosonouncane (17 giugno).

I NUMERI
Biografilm Festival 2016 proporrà 89 film totali di cui 71 anteprime nazionali, 26 anteprime europee e 21 anteprime mondiali (3 delle quali partecipano al Concorso Internazionale). Saranno proposti 64 film di produzione europea, di cui 26 di produzione o co-produzione italiana. Partecipano al Concorso Internazionale 10 film, di cui 2 italiani. Sono 17 le opere prime, oltre 100 gli ospiti nazionali e internazionali, 5 le sale cinematografiche bolognesi che ospiteranno le proiezioni di Biografilm Festival: Lumiére sala Scorsese e sala Mastroianni, Cinema Arlecchino, Cinema Jolly, Cinema Europa.

LE GIURIE
La Giuria del Concorso Internazionale, che assegnerà il Best Film Unipol Award | Biografilm Festival 2016 per il miglior film e il LifeTales Award | Biografilm Festival 2016 è presieduta da Hussain Currimbhoy, programmer per la sezione documentari del Sundance Film Festival, e composta da Mike Goodridge, ad di Protagonist Pictures, uno dei più importanti distributori internazionali di documentari, l’attrice bulgara Margita Gosheva, che sarà anche madrina di Biografilm Festival 2016, il direttore artistico e discografico Roberto Mancinelli (Sony Atv) e il regista polacco Michal Marczak (Fuck for Forest, All These Sleepless Nights).
La Giuria Biografilm Italia, che assegnerà il Best Film Yoga Award | Biografilm Italia 2016 e il LifeTales Award | Biografilm Italia 2016, è presieduta dal regista Andrea Segre (Io sono Li, La prima neve, I sogni del lago salato e molti altri), insieme all’attrice teatrale e cinematografica Olivia Corsini, protagonista di Olmo and the Seagull (in concorso internazionale a Biografilm 2016) e al giornalista e scrittore Giuseppe Catozzella.
La Giuria Opera Prima, che assegnerà il Premio Hera “Nuovi talenti” | Biografilm Festival 2016 alla miglior opera prima delle sezioni Concorso Internazionale, Biografilm Italia e Contemporary Lives, è presieduta da Daniel Marquet, produttore francese di Dio esiste e vive a Bruxelles. Con lui, il regista teatrale e cinematografico Chad Gracia, vincitore del Premio Hera “Nuovi talenti” a Biografilm 2015 con il suo The Russian Woodpecker, e Frankie hi-nrg mc, rapper, autore e compositore, vincitore del Biografilm Music Award 2015.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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