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Nata nella primavera 2016 con sede nel Principato di Monaco e fondata dagli scrittori liguri di fantascienza, Ivan Bruno e SOL, si segnala nel panorama italiano culturale e futuribile, l’Associazione Hyperion. Tra le sue primissime produzioni e concorsi letterari “AA.VV., Verso un nuovo mondo” (2017, proventi per “Gold for Kids” della Fondazione Umberto Veronesi”). Un nuovo concorso letterario è in corso con in programma una prossima pubblicazione. Di seguito la nostra intervista al sanremese Ivan Bruno.

L’Associazione Hyperion, tra letteratura futuribile e associazione umanitaria, un approfondimento?
Salve a tutti, mi chiamo Ivan e sono uno scrittore promotore del self publishing non a pagamento. Il 25 aprile del 2016, insieme al collega Sol e a mia moglie Fiona, abbiamo fondato l’Associazione artistica e culturale Hyperion.
Quella che abbiamo aperto è una finestra che permette a tutti i simpatizzanti della cultura e delle arti di affacciarsi su uno scenario fatto di libertà di espressione, empatia e altruismo. La nostra è un’associazione no profit, nata senza scopo di lucro, e si oppone strenuamente alle richieste di contributo per la pubblicazione o distribuzione delle opere. Allo stesso modo non rivendica nessuna esclusiva o diritto sulla proprietà intellettuale che rimane sempre e comunque degli artisti.
Come editori e, in primis, scrittori e artisti ci discostiamo dalla strumentalizzazione dell’arte, dall’asservimento alle mode, dal conformismo e dalla commercializzazione dilagante, promuovendo e incentivando la sperimentazione, la ricerca della personalità, del simbolismo, dell’ermetica, dell’elevazione intellettuale.
Non siamo interessati al guadagno quanto alla creazione di un ideale, forse utopico, che vede la realizzazione del trittico socratico – bellezza, giustizia, bontà – incarnato nelle arti.
L’era di internet ci permette di fare questo usando delle risorse che limitano molto le spese e in alcuni casi,come per l’editoria, li azzera. Molte persone sfruttano le speranze e il desiderio di soddisfare i propri sogni fornendo servizi a pagamento per gonfiarsi le tasche, promettendo al piccolo sconosciuto la possibilità di diventare famoso, in genere giustificandosi con delle spese che non esistono o con frasi tipo “non lo faccio gratis, il mio tempo costa”: noi siamo diversi.
Diversi, in quanto teniamo a far sì che i proventi delle nostre vendite siano devoluti in beneficenza a enti legati al mondo dell’infanzia, o a progetti destinati a diffondere la cultura in quei luoghi dove, invece di un libro, ai bambini viene dato in mano un fucile. Hyperion è la nostra arma per combattere la stupidità della gente, ed è anche il nostro sostegno per chi ha bisogno di soldi per curare i figli di oggi, padri del futuro.
Abbiamo in attivo, su Amazon, una pubblicazione nata da un concorso letterario, “Verso un Nuovo Mondo”, i cui proventi vengono periodicamente donati al progetto “Gold For Kids” della Fondazione Umberto Veronesi. A breve uscirà anche il secondo libro, nato sempre da un concorso letterario intitolato “InquietaMENTE”, i cui guadagni, invece, andranno all’Ospedale Pediatrico “Istituto G. Gaslini” di Genova. Questi due esempi per raccontarvi, in breve, come ci piace collaborare senza false promesse. Gli autori dei due concorsi si sono messi in gioco, spinti dalla voglia di farsi conoscere e dalla consapevolezza di agire a fin di bene, e ci hanno regalato dei racconti fantastici. Approfitto del vostro spazio per rivolgere loro nuovamente i miei più sentiti ringraziamenti e invito i lettori di Fantasticando a cercare Verso un Nuovo Mondo su Amazon, in modo da trovare anche la lista dei loro nomi. Perché se lo meritano e perché hanno bisogno che parliate di loro.
Hyperion ha sede nel Principato di Monaco, ma si propone di operare indistintamente sul territorio francese e italiano. Attualmente stiamo discutendo con l’Ambasciata Italiana di alcuni progetti interessanti atti a promuovere gli artisti e a creare nuovi eventi in Italia. Forse lo avrete già notato, ma lo vorrei sottolineare per i meno attenti: per noi lo scrittore è un artista, perché crea tanto quanto uno scultore, un pittore, o un musicista.
Normalmente, un associazione ti offre una tessera a pagamento per diventare membro. Noi abbiamo deciso di iniziare senza seguire questa regola e accettiamo come uno di noi chiunque voglia offrire il proprio contributo alla nostra causa, a tempo indeterminato e non: editor, correttori bozze, esperti d’arte, fotografi, illustratori, musicisti e tutti gli altri. Chiunque voglia prendere contatto e saperne di più può scriverci alla e-mail asso.hyperion@monaco.mc, rispondiamo a tutti.

INFO
http://associazionehyperion.altervista.org/
https://www.amazon.it/Verso-Nuovo-Mondo-Associazione-Hyperion/dp/1542658373
http://www.meteoweb.eu/2017/01/cristoforo-colombo-la-principessa-leila-verso-un-mondo/846229/

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Roby Guerra


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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


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