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“Splendidi Artisti uniti nel nome del Nuovo Rinascimento da tutta Italia e dall’Europa, dai grandissimi Maestri storicizzati ai nuovi talenti che meritano di essere scoperti, con opere pittoriche, scultoree e installazioni volte alla riscoperta della meraviglia della vita e dell’essere umano”

Manifesto del Nuovo Rinascimento FESTIVAL DEL NUOVO RINASCIMENTO – Lucca 2018, apertura dal 29 maggio a Villa Bottini. Ingresso libero e vernissage con visita guidata e musicata da Leonardo da Vinci sabato 2 giugno.”
Così scrive Davide Foschi (fondatore e curatore, Milano, e presente anche con una mostra personale) presentando alla stampa e al web, il quarto Festival del Nuovo Rinascimento): dopo Milano 2016, Lucca 2017, Trento 2018), una nuova tappa nella città toscana rinascimentale (anche Mura in città simili a quelle di Ferrara) in forte sviluppo culturale (concerto epocale dei Rolling Stones nel 2017, la rassegna Lucca Comics..ecc.)
E tra gli ospiti in questo evento di chiara ampiezza nazionale (i precedenti festival anche a Milano, sede centrale del gruppo di Foschi), e Trento nel recente marzo 2018, spiccano nella mostra del gruppo anche alcuni artisti ferraresi, ovvero: il noto Maestro Daniele Carletti con le opere Il Filo di Arianna, L’Apparenza, Riposo in libertà e il giovane talento Marco Nava (già protagonista al Festival di Trento) con le opere Le Resurrezione delle Pene e Stalking che così presentano…;
Daniele Carletti – Riposo in Libertà – tecnica collage olio anno 2003 Nel riposo la mente elabora continuamente e trasmette sul corpo le nostre emozioni,pensiamo di essere soli ma è un continuo dialogo tra mente e corpo.
Marco Nava – La Resurrezione delle Pene -2017- La resurrezione delle pene racconta le pene ,le sofferenze le fatiche i dubbi, che ognuno di noi ha costantemente durante le giornate ,però arriva quel’ attimo per reagire per affrontare il disagio ,be ecco in quel attimo proprio come una ressurrezione avviene il miracolo tutto cio che semrava finito rinasce.
Inoltre, il 2 giugno, proiezioni video del poeta futurista e metateista Roby Guerra (da tempo nel giro milanese, ospite live e via video, ecc., negli altri festival) dedicati a Davide Foschi e il nuovo Rinascimento : “Leonardo Time Machine” e allo stesso Marco Nava (tributo) “Le 7 metastagioni estreme”-
Tra i numerosi ospiti (artisti, politici,architetti, psicologi,intellettuali ecc), oltre al sindaco e assessori della Città di Lucca, ufficialmente anche del Nuovo Rinascimento, segnaliamo a memoria, in un palinsesto ampio che comprende oltre alla mostra colllettiva, eventi musiciali,reading letterari, tavole rotonde ecc. : ad esempio, Stefania Romito, Pierfranco Bruni, Gianfranco Lacchin, Luca Siniscalco, Rossella, Maspero, Andrea Martignano, Loredana Siderman, Joe Russo.

Ospiti: il poeta Roby Guerra e i pittori Daniele Carletti e Marco Nava

Info:
www.4newrenaissance.com
www.festivaldelnuovorinascimento.it

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Roby Guerra


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Cari lettori,

dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “giornale” .

Tanto che qualcuno si è chiesto se  i giornali ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport… Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e riconosce uguale dignità a tutti i generi e a tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia; stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. Insomma: un giornale non rivolto a questo o a quel salotto, ma realmente al servizio della comunità.

Con il quotidiano di ieri – così si diceva – oggi “ci si incarta il pesce”. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di  50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle élite, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

La redazione e gli oltre 50 collaboratori scrivono e confezionano Periscopio  a titolo assolutamente volontario; lo fanno perché credono nel progetto del giornale e nel valore di una informazione diversa. Per questa ragione il giornale è sostenuto da una associazione di volontariato senza fini di lucro. I lettori – sostenitori, fanno parte a tutti gli effetti di una famiglia volonterosa e partecipata a garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano che si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori, amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato 10 anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato Periscopio e naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale.  Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 

Oggi Periscopio conta oltre 320.000 lettori, ma vuole crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


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