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Info: “Post” di Marco Cattaneo* Facebook

Mi ci vuole sempre del tempo, per mettere a fuoco le dimensioni.
A volte mi servono persino dei disegni, con la didascalia.
Qui sotto, a sinistra, l’isola di Malta, 316 chilometri quadrati. A destra, per confronto, il Comune di Roma, 1.285 chilometri quadrati.
Un altro paio di numeri. Dal 1° gennaio a oggi, in Italia, sono sbarcati 14.330 migranti. Secondo lo Unhcr, oggi le persone costrette a fuggire dal proprio paese sono, nel mondo, 65,6 milioni.
Sono due fatti.
Il primo dovrebbe far capire che Malta non può ricevere molti migranti, per usare un eufemismo.
Il secondo dovrebbe suggerire che non c’è un’invasione. E che forse ci sarà, quando arriveranno immense masse di diseredati.
E arriveranno, prima o poi. Non si tratta di farcelo piacere o meno, ma di prepararci.
Qualcuno lo spieghi anche al Ministro dell’Inferno.
Ps: Non sono dell’umore di digerire polemiche o sofisticati distinguo

Così scrive l’autorevole e certamente uomo di scienza e conoscenza Marco Cattaneo, Direttore de Le Scienze (Italia) e Mente e Cervello…
Tuttavia i dati pare ufficiali del Viminale (!) indicherebbero quantomeno maggiore complessità proprio globale sulla questione, al di là dei dati specifici e contingenti sulle dimensioni e il senso geopolitico di Malta ecc.
http://www.ilgiornale.it/news/politica/migranti-i-numeri-viminale-6-su-10-non-sono-profughi-1542773.html

Certamente le attuali politiche in merito del Nuovo Governo sembrano “limitarsi” a una sorta di antivirus potenzialmente efficaci a breve e medio termine anche, ma a lungo termine (ma sempre relativamente come di seguito) presuppongono concrete svolte dell’Unione Europea e anche dell’Onu: Realismo politico (e non utopismi pseudoumanitari), analisi e non ideologismi sulla vera natura dei cosiddetti migranti (incluse le infiltrazioni ormai flagranti della criminalità internazionale e collusioni, piaccia o meno con troppo Ong, Cooperative ecc.), piani Marshall 2.0 inediti per comunque l’Africa.
Va da sé, siamo convinti (e da tempo e non solo noi, esperti ben più autorevoli) che il nodo centrale sia ancora misconosciuto nell’infuocato dibattito che a quanto pare anche la comunità scientifica italiana (di cui Marco Cattaneo è figura ineccepibile in tal senso ma in questo caso…) non focalizza in senso neutralmente conoscitivo, rilanciando- come si vede dal post stesso di Cattaneo, francamente troppe fake news buoniste ben note.
Vale a dire: la questione epocale migranti cosiddetta, come poi in realtà tutti i bachi irrisolti contemporanei, è quasi esclusivamente analizzata e discussa (almeno a livello di mass media e politologi e politici) con paradigmi e orizzonti “conoscitivi” obsoleti, come se il mondo del 2000 non sia essenzialmente plasmato, dico a livello letterale psicosociale, dalla tecnoscienza su cui, piaccia o meno, si basano le società occidentali, anzi – nell’era globale – in certo senso il mondo intero.
La sinistra Liberal ha già dimostrato dopo anni di Politica dell’accoglienza e multietnica il fallimento concreto delle sue opzioni. La cosiddetta destra o antipolitica populista oggi scommette come accennato su soluzioni tipo antivirus di relativa potenziale efficacia. Quando, invece, vano girarci attorno, in principio, negli anni duemila inoltrati, è la Tecnoscienza come paradigma conoscitivo strutturale e globale per pilotare e potenzialmente risolvere la cosiddetta questione epocale migranti.
Un esempio? Gli Ogm, sani per la comunità scientifica prevalente, sono banditi dall’Unione Europea! Per la soluzione del non banale problema della Fame in Africa in molte e troppe aree, è incomprensibile non ricorrere a una Politica Alimentare basata sugli Ogm. In prima istanza dovrebbe essere persino banale dirlo per aree dove impossibile, per assenza di sviluppo presente e certamente futuro a medio lungo termine.
Altro esempio: un mito postmoderno, questo della destra in effetti, è quello della denatalità europea! in certo senso. In realtà il problema è quasi opposto: ancora una volta la soluzione è scientifica; la denatalità occidentale è un processo spontaneo positivo per sfidare il futuro anche in Occidente liberandosi almeno parzialmente di certa eccessiva corsa consumistica per penuria eventuale di risorse (attenzione eccessivo consumismo, non il consumismo e lo sviluppo relativo ma crescita… dinamiche pochissime chiare agli attuali cosiddetti Liberal o – peggio – ai teorici ideologici di certa illusoria e pericolosa società a decrescita (sic!) felice).
Mentre invece un controllo della nascite nei paesi arretrati africani ecc, dove assurdamente e senza risorse spesso persino alimentari vige l’anarchia biologia… favorirebbe nell’arco di pochissime generazioni sia la piena efficacia di una nuova politica alimentare basata sugli Ogm, sia esponenzialmente anche – l’avvio non da meno di zero e quindi ad handicap, di complementari politiche di sviluppo basate sull’agricoltura, il commercio, l’industria, naturalmente integrando tali dinamiche con strutturali Piani Marshall 2.0.
Inoltre, le prospettive futuribili, in senso materiale delle cosiddette Stampanti 3 D, anche come cibo sintetico (e non solo anche Case, Farmaci… a ben vedere persino proprio la cosiddetta Moneta, quasi superflua in certo senso nel futuro prossimo come mezzo di scambio per certi bisogni primari almeno) non è solo fantascienza. E tali orizzonti, inoltre, neppure riguardano solo l’Africa, ma anche le società occidentali dell’avvenire..
Soprattutto, riassumendo, qua si parla di soluzioni scientifiche, non ideologiche e né effimere, ma previsionali e prospettiche: e tali orizzonti inevitabilmente dovrebbero indicare la vera via per il futuro, non solo in senso neoconservatore come fanno populisti e antipolitici (non necessariamente negativi però a seconda di certe contingenze storiche – e quella attuale è una di queste che probabilmente domanda parziali soluzioni neoconservatrici): vale a dire, in ottiche di neoprogressismo 2.0, nelle prospettive della conoscenza scientifica, sia dal punto di vista materiale che immateriale (la Tecnologia è una filosofia se orientata anche in senso umanistico… e oggi l’Umanesimo certamente più verosimile di altri paradigmi umanistici storici in sé sia poco credibili che deboli se non filtrati dalla dialettica scientifica) tempo di un Partito della Scienza.
Con la comunità scientifica italiana capace di scendere in campo nell’agorà politico o almeno metapolitico italiano, senza se e senza ma. E contro la vecchia politica della fu sinistra e anche con quella nuova populista o antipolitica perché effimera come abbiamo cercato di indicare.
Per quale motivo figure come lo stesso Cattaneo e troppi altre in Italia non vedono – proprio loro espressioni tangibili del progressismo potenziale sociopolitico italiano – questi futuri almeno verosimili?

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Roby Guerra


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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