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Da comune di Comacchio

“Leggere è una cosa meravigliosa e anche se all’inizio forse farete fatica, insistete, perché leggere vi rende liberi! Quando si legge ci fermiamo un momento, il nostro cervello elabora quanto stiamo leggendo e questo ci fa diventare più intelligenti e consapevoli. Leggere, quindi, ci rende liberi dalla manipolazione degli altri”. E’ un inno al potere straordinario della lettura, quello lanciato ieri mattina dallo scrittore Carlo Adolfo Martigli, durante l’incontro con gli alunni delle scuole, che ha segnato l’avvio della prima edizione di NERO LAGUNA. A moderare il dibattito, accanto a Marcello Simoni, anima e direttore artistico della rassegna, sono intervenute la giornalista Candida Cinti e l’insegnante Anna Curati. E’ decollato in quarta il festival della letteratura noir,
che anche domani, sabato 29 aprile, prosegue con un ricco programma di iniziative. Barbara Baraldi, autrice di thriller, romanzi per ragazzi, esponente di spicco del genere gotico, incontrerà alle ore 10.30 gli studenti del territorio presso la Sala Polivalente “San Pietro”, in compagnia del Direttore della biblioteca “L.A. Muratori”, Davide Tomasi e di Anastasia Rizzoni, animatrice culturale. Alle ore 17 in piazzetta Trepponti spazio alle “Signore in noir” Barbara Baraldi, Cristina Marra, Marilù Oliva. Le tre scrittrici dialogheranno con Maurizio Paiola. Alle ore 18.30 sarà la volta dei “Maestri del giallo italiano”, Maurizio De Giovanni e Carlo Lucarelli, che dialogheranno con Silvia Cavicchi e Maria Gloria Panizza. Alla rassegna dedicata al noir non potevano mancare le pellicole cult del genere. In collaborazione con DeltaCinemativa, alle ore 21 sarà proiettato nel Giardino del Museo Delta Antico, il film d’animazione “Il libro della vita”, per la regia di Jorge Gutierrez. Arricchiscono il festival una serie di iniziative collaterali, dalla Fiera della piccola e media editoria, alla Libreria del Festival, sino all’esposizione fotografica, allestite nell’antica pescheria seicentesca. Tutti gli appuntamenti letterari e cinematografici sono ad ingresso gratuito.
Nel frattempo la serata inaugurale della prima edizione di “Nero Laguna” è stata accolta con calore dal pubblico, che si è lasciato coinvolgere negli intrecci tra il noir e la città lagunare di Comacchio, promotrice della rassegna. “I lettori italiani sono per lo più lettori di gialli – ha dichiarato Marcello Simoni, durante il dibattito con il Direttore de La Nuova Ferrara, Luca Traini e con la scrittrice Cristina Marra -. Si parte da un delitto e si deve risolvere un problema di matematica per risolvere un problema, con lo scopo di scoprire chi è l’assassino. Oggi il noir è diventato un pretesto per parlare di tutto – ha aggiunto Simoni -; è un genere non interessato a scoprire chi ha commesso il delitto, ma perchè è stato commesso.” Lo scrittore comacchiese, letto e tradotto in tutto il mondo, ricorrendo a numerose metafore, ha riconosciuto quanto “è forte l’impatto naturalistico ed urbanistico che avvolge Comacchio”, citando i luoghi cari dell’infanzia, che hanno rappresentato fonte di ispirazione per i propri romanzi. Cristina Marra, incalzata dalle domande di Luca Traini, ha svelato i segreti del successo del noir in TV, riagganciandosi alla buona trasposizione televisiva dello spirito narrativo di Andrea Camilleri nella fiction dedicata al Commissario Montalbano. Sono poi approdati sulla scena, a bordo di una batana, Guido Conti e Carlo Martigli, i quali, dialogando con Ignazia Di Liberto e con Alberto Astolfi hanno approfondito il tema del noir accostato rispettivamente al fiume Po e alla sua mitologia e al Rinascimento, era di grandi scoperte, ma anche di grandi misteri.

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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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