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Da: Organizzatori

Ferrara c’è! E’ il caso di dirlo. Per il secondo anno consecutivo Trivago, il più grande motore di ricerca di hotel on line del mondo, ha messo gli eventi di Natale e Capodanno della nostra città, fra i 10 più importanti d’Italia. E in classifica Ferrara risale posizioni ed entra nella top ten addirittura sul podio al terzo posto. Il valore di questa classifica, è bene dirlo, non è soltanto simbolico. Trivago è in grado di orientare le scelte del pubblico in maniera significativa.
“La città eccelle – scrive Trivago – grazie agli eventi e per l’ottimo rapporto qualità-prezzo delle strutture”. “Fa molto piacere – commenta Matteo Ludergnani presidente di Visit Ferrara, il Consorzio che raccoglie gli albergatori e il mondo dell’incoming – perché è il riconoscimento degli investimenti fatti sul territorio dagli organizzatori degli eventi natalizi e anche dagli albergatori che hanno saputo reagire dopo i terribili eventi del terremoto.
Voglio anche sottolineare che le prenotazioni per Capodanno stanno arrivando numerose e per più giorni e oltre a quelle singole, stanno arrivando anche tante prenotazioni di gruppi, davvero un bel segnale”.
Positivo naturalmente anche il commento dell’assessore alla Cultura e al Turismo del Comune di Ferrara, Massimo Maisto: “Una grande soddisfazione frutto non casuale ma dovuto ad un grande lavoro di collaborazione tra pubblico e privato per la città di Ferrara che vuole e sa essere sempre più bella e accogliente”.
“Il giudizio di Trivago – commenta soddisfatto l’assessore al Commercio, Roberto Serra – conferma quanto l’amministrazione comunale sostiene da tempo: Ferrara primeggia in Italia per l’offerta turistica-commerciale nel periodo natalizio. Gli organizzatori degli eventi e tutto il tessuto imprenditoriale – commercianti a vario titolo e operatori turistici ben lavorano e negli ultimi anni fanno sempre più sistema, rendendo le feste più profittevoli per tutti, promuovendo le bellezze della città in Italia e all’estero. Venite a Ferrara non solo a Capodanno perché c’è molto di più prima del 31 in centro e nel meraviglioso quartiere Giardino. Grazie Privati l’amministrazione è al vostro fianco e lavora con voi”.
E’ un riconoscimento alla bontà delle scelte effettuate – affermano con soddisfazione Riccardo Cavicchi e Alessandro Pasetti, di Delphi International e Made Eventi, società organizzatrici degli eventi insieme a Mauro Spadoni – e anche al coraggio di fare nuovi investimenti. La cosa che più ci soddisfa è che c’è un interesse positivo attorno a Ferrara a livello nazionale e che finalmente c’è una tendenza a prenotare per più giorni e quindi a protrarre il soggiorno in città, con una ricaduta positiva per tutti”.

La classifica di Trivago:

1. Capodanno a Como con i Promessi Sposi
2. Capodanno e Riva del Garda: Electromusic e Traminer
3. Ferrara: sciare in centro si può e l’Incendio del Castello Estense
4. Capodanno a Orvieto: let’s jazz
5. Capodanno a Genova: fatti una cultura
6. Pescara futuristica
7. Capodanno a Napoli
8. Padova: non è un Capodanno per vecchi
9. Capodanno a Trieste: respira l’aria Mitteleuropea
10. Lecce: lu sule, lu mare e…lu capodanno

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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