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Da: Organizzatori

E’ stato un Capodanno all’insegna della buona musica ferrarese quello proposto che oltre ad un fantastico incendio del Castello ha presentato un programma di grande qualità musicale sul palco montato in Piazza Castello con lo spettacolo “ASPETTANDO LA MEZZANOTTE” Alle 21 in punto è partito lo show per il pubblico che già dalle prime note ha iniziato a riempire la piazza e Laura Sottili e Nicola Franceschini hanno presentato Leonardo Veronesi & Friends un gruppo costituitosi per l’occasione che ha avuto l’onore di aprire lo spettacolo e rompere il ghiaccio e si è esibito durante la serata in 4 interventi musicali.
Il noto cantautore LEONARDO VERONESI accompagnato dalla band KOZMIC FLOOR ha presentato un programma vario miscelando cover selezionate che rappresentano momenti importanti della musica italiana unitamente a qualche suo brano inedito tratto dai suoi album. Dall’uscita del suo ultimo album NON HAI TENUTO CONTO DEGLI ZOMBIE presentato con grande successo insieme a Gene Gnocchi alla libreria “La Feltrinelli” Veronesi ha iniziato un tour promozionale ricco di grandi soddisfazioni alternandosi tra interviste e partecipazioni radiofoniche e televisive su canali nazionali e locali; concerti in locali e teatri; collaborazioni musicali con comici e altri personaggi del mondo dello spettacolo e nuovi videoclip fino ad approdare al palco del prestigioso Capodanno ferrarese. La folla che gremiva la piazza fin dall’inizio dello spettacolo nonostante il freddo polare ha gradito moltissimo questo viaggio musicale tra Bennato, Battisti, Ivan Graziani, Ron e tanti altri autori e gli inediti di Veronesi: A Volte, Da Domani, Mi viene sempre in mente dopo presentati in forma multimediale con proiezioni di videoclip girati a Ferrara che fornivano ai turisti ulteriori scorci della nostra bellissima città. Veronesi si è posto come sempre come musicista di grande qualità suonando e cantando con il suo timbro di voce originale e le sue grandi doti interpretative. E’ stato fatto anche un omaggio ai musicisti scomparsi durante il 2016 attraverso una bella rielaborazione di Purple Rain presentata dai Kozmic Floor. La collaborazione artistica tra Leonardo Veronesi e i Kozmic Floor è parte di un progetto interattivo che sta dando ottimi frutti perché valorizza ancor meglio le peculiarità di ognuno attraverso arrangiamenti e sonorità dei brani creati di volta in volta adeguandoli alle situazioni dei live creando quindi nuovi stimoli musicali per il pubblico e per i musicisti. Kozmic Floor sono Silvia Zaniboni (chitarra e voce) Filippo Dallamagnana (batteria) e Michele Dallamagnana (basso) un trio formatosi nel 2014 che spazia dal blues alle sonorità rock contaminati da atmosfere psichedeliche alternando inediti e classici riarrangiati. Hanno già partecipato a importanti appuntamenti e pubblicato il loro primo EP. Faceva parte dell’ensamble anche il cantante OSCAR NINI, con il quale Veronesi ha in atto una collaborazione artistica, che ha presentato una toccante rielaborazione di ORO del grande Mango. Oscar Nini ha partecipato a varie edizioni del musical “Notre Dame de Paris” e ad altri musical e spettacoli teatrali sempre con ruoli da protagonista. Poi LE VOCISOLE, altri cantanti e i comici di Makkeroni hanno creato una scaletta adatta a tutte le età che ha soddisfatto ampiamente pubblico e addetti ai lavori. Ed ora dopo l’euforia di Capodanno si riparte per altre avventure musicali!

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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