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15 Febbraio 2018

Carnevale degli Este

Tempo di lettura: 3 minuti


Da ufficio stampa Ente Palio

Oltre quaranta appuntamenti hanno emozionato, incuriosito ed entusiasmato le migliaia di persone, ferraresi e turisti, che hanno voluto vivere il Carnevale degli Este, la manifestazione promossa e organizzata dall’Ente Palio della città di Ferrara, con il patrocinio e la collaborazione del Comune di Ferrara e di numerose istituzioni e associazioni cittadine.
Sono stati quattro giorni di grandi festeggiamenti, durante i quali Ferrara, città patrimonio dell’umanità e tra le capitali europee del Rinascimento, ha rievocato gli antichi fasti della Corte Estense, all’epoca di Pellegrino Prisciani, diplomatico e consigliere culturale di Ercole I d’Este, nonché umanista, astrologo e astronomo di Corte.
Tra le formule vincenti della manifestazione, la varietà di occasioni offerte: concerti, animazioni e danze, cortei e duelli, spettacoli di fuoco e giocolieri, teatro plautino, conferenze di notevole spessore culturale, laboratori per bambini, banchetti ispirati al Rinascimento. Assieme a questo, il pubblico numeroso e appassionato, ha mostrato di gradire anche i diversi contesti che hanno ospitato gli appuntamenti grazie ai quali, i tanti turisti tra i quali molti inglesi, coinvolti nella festa, hanno avuto modo di conoscere Ferrara.
Il momento centrale della festa che ha coinvolto giovani e adulti, si è registrato nel pomeriggio di sabato 10 febbraio. Prima le Contrade, partendo dalle rispettive sedi, hanno raggiunto piazza Castello, dove si è composto il corteo che, dopo aver percorso corso Martiri della Libertà, ha accompagnato Ercole I d’Este e Pellegrino Prisciani, in piazza Municipale. Qui, dallo scalone del Palazzo Ducale, l’Araldo di corte, in un tripudio di musiche e colori, ha letto l’editto di apertura del Carnevale degli Este.
Ad accompagnare questo momento, il festoso suono delle campane del Gruppo Campanari Ferraresi ed a seguire, le voci del Coro dell’Università di Ferrara.
A quel punto, i gruppi armati del Palio di Ferrara, hanno proposto lo spettacolo “La vela e il diamante – Lotta per il potere”, tratto dal diario di Bernardino Zambotti. Il cozzare delle spade, l’urto degli scudi e le grida dei combattenti hanno saputo coinvolgere i presenti, fino all’incruento assalto finale.
Quando ormai erano calate le ombre della sera, è stata la compagnia Lux Arcana a mettere in scena lo spettacolo “Belfagor”, un mix di danza e giocoleria con il fuoco, che ha regalato forti emozioni.
Il sostegno dell’Amministrazione Comunale e del main sponsor del Palio di Ferrara, BPER, oltre alla disponibilità di tante associazioni, delle direzioni dei Musei Statali e Civici, del Conservatorio, dell’Università degli Studi e di varie istituzioni culturali come la Ferrariae Decus, hanno consentito la piena riuscita del Carnevale degli Este che, comunque, non sarebbe stato stato possibile realizzare, senza il consueto e generoso apporto di tutte le Contrade e della Corte Ducale del Palio di Ferrara.

Grande soddisfazione per il successo ottenuto dal Carnevale degli Este, è stata espressa dal Presidente dell’Ente Palio di Ferrara, Stefano Di Brindisi e dall’Assessore con delega al Palio, Aldo Modonesi.
“Ferrara – ha sottolineato Di Brindisi – ha mostrato di apprezzare questo modello di Carnevale che è unico nel suo genere e sul quale continueremo a lavorare per renderlo sempre migliore”.
L’assessore Aldo Modonesi si è invece soffermato sulla capacità attrattiva della manifestazione. “La presenza di tanti turisti e l’ottima risposta dei ferraresi che hanno seguito con grande calore tutte le iniziative – ha affermato – sono la migliore
e più evidente testimonianza del successo di questa iniziativa. Va sottolineato – ha poi concluso, che è grazie al Palio ed alla disponibilità dei contradaioli, che oggi Ferrara può essere certa di avere un’altra carta da giocarsi sul tavolo della promozione del territorio”.
Ufficio Stampa

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ENTE PALIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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