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La lettera è già arrivata in Vaticano. E il numero dei firmatari è sorprendente: in trecento, quasi tutti ferraresi, aderendo all’appello dell’associazione ‘Pluralismo e dissenso’, hanno sottoscritto la missiva rivolta a papa Francesco “per rilevare come le parole dell’Arcivescovo della nostra comunità di Ferrara, Mons. Luigi Negri, si discostino troppo frequentemente e su troppe questioni da quelle del Papa”. I firmatari manifestano il “diffuso e significativo senso di disagio sia fra i cattolici che fra i non cattolici”, dovuto alle frequenti esternazioni del vescovo, che “usa spesso parole non ispirate a misericordia e a carità ma, anzi, sembra, persino al loro contrario”.
La raccolta di firme è iniziata alla fine di novembre e in poco più di 15 giorni, attraverso il sito dell’associazione e il passaparola, si arrivati a una massiccia adesione. A testimoniare che le “affermazioni dell’Arcivescovo, distoniche quando non antitetiche addirittura” rispetto alle parole che si è soliti udire da papa Francesco, risultano “divisive” e generano sconcerto nella comunità ferrarese.
Conclusa la raccolta delle firme il 15 dicembre, la scorsa settimana la lettera è stata inviata in Vaticano: a papa Francesco, al cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e a monsignor Nunzio Galantino, che della Conferenza episcopale italiana è segretario generale. Si attendono reazioni…

Il testo integrale della lettera è disponibile sul sito di Pluralismo e Dissenso [leggi]

Qui pubblichiamo il dossier che è stato spedito a papa Francesco [apri]

E qua puoi leggere l’articolo di Ferraraitalia in occasione del lancio dell’iniziativa [vai]

Ecco l’elenco completo dei firmatari:

Adriana Di Pietro
Alessandra Bertazzini
Alessandra Chiappini
Alessandra Talmelli
Alessandro carion
Alessandro Fusetti
Alessandro Malimpensa
Alessandro Vincenzi
Alessio Coletti
Alfredina Boldrini
alice aldrovandi
Alice Fogli
Alice pelucchi
Alice Vaccari
ambra ceccato
Amos Castaldini
Andrea Bandiera
Andrea Biolcati
Andrea Lazzari
Andrea Soloperto
Andrea Strocchi
Andreana Fioretto
Angela Luly
Anna Iacometti
anna lugaresi
Anna Maria Tagliati
Anna Rosa Pacchioni
Anna Toselli
Anna Zonari
Annalisa Sortini
Annamaria D’Ambrosio
antonella facchini
Antonella Pintarelli
antonietta marchetti
Antonio Fabbri
Barbara Mascellani
Barbara Strocchi
bartolomeo Zabato
Cristina Bencivelli
C. Maruzzi
Carla Lazzari
Carolina Maiocchi
Caterina Di Mitri
Caterina Ferrari
Cecilia Bandiera
Cecilia Chiappini
christian lucchiari
cinzia tebaldi
Claudia Bencivelli
claudia gradi
Claudio Capedri
Claudio Fabbri
Claudio Maruzzi
Claudio Mosca
Claudio Orsi
Corinna Vergara
Corrado Carletti
Corrado Padovani
Cosimo Alvati
Cristian Violani
Cristiana Sandri
Cristiano Zocchi
cristina Bovolenta
cristina carrara
Cristina Zanella
Daniela Camerini
Daniela Guidi
Daniela Peroli
daniela reginato
Daniele Cavallina
Daniele Droghetti
Daniele Lannini
Dario Capatti
Dario Giorgi
Dario Rocchi
Davide Albanesi
Davide Castaldi
Davide Ciriani
davide cotti
deila ferrari
Domenico Casellato
Domenico savio Seong
Donatella Lanuti
Elena Coatti
Elena Fornasari
Elisa Malerbi
elisa mazzoni
elisa soncin
Elisabetta Zapparoli
Emanuela Ghedini Maielli
Ennio Santolini
enrica casagrande
enrica moratelli
Enrica Villa
Enrico Barducco
Enrico Grandi
Erika Mantovani
Ernesto Arlotti
Ethel Guidi
Ettore Bandiera
Evolo Buosi
Fabiola Farina
federica bernagozzi
Federica gamberale
Federica Rossi
Federica Tosatti
Federico Mongardi
Felice Bruno
Ferdinando Origani
Filippo Marcello
Fiordalice Cenacchi
Flavia Lucarelli
Franca Guidi
Franca Parisotto
Francesca Pilitta
Francesco barigozzi
Francesco Cavalieri
Francesco Ganzaroli
Francesco Polesinanti
Franco Iannotta
Franco Zanotti
Gabriella Cavalieri
gastone bartoletti
Gelsomina Longobucco
Giacomo Roversi
Gian Paolo Benini
Gianna Stabellini
Gianoberto Gallieri
Gioacchino Leonardi
Giorgio Piva
giorgio santi
giovanna Vendramin
Giulia Gioachin
Giuseppe Fornaro
Giuseppe Giove
giuseppe gualandi
Giuseppe Luciani
Giuseppina Bertucci
Graziella Cervi
Guglielmo Russo
Guido Grisolia
Gustavo Collini
ilaria stecca
Irene Ferraresi
Irene Grassi
Irene Spagnolo
isabella stea
Ivana Cambi
Jean Gab
Jenny Giove
Laura Bregoli
Laura Chiappini
Laura Schlumper
leonardo bentivoglio
leonardo boarini
Leonardo Fiorentini
Lia Padovani
Lidia Bacilieri
lidia guidi
liviana rubbi
lorenzo bandiera
Luca Arlotti
Luca Battaglia
Luca Bianchi
luca Francesca
Luca Mercieca
luca putinati
Lucia Facchini
Lucia Marvelli
Luciano Romagnoli
Luigi Confessore
Luigi Grassi
M.Teresa Pistocchi
manuela salani
marcello cavicchi
Marcello Collini
Marcello Italiani
Marcello Piccolo
Marco Bellini
Marco Forlani
Marco Guarisco
Marco Paolo Previati
Marco Pareschi
Marco Pigozzi
Marco Segarini
Margherita Ascolano
Maria Antonietta Difonzo
Maria Calabrese
Maria carlotta Rossi
Maria Cavalieri
Maria Chiara Sabini
Maria De Stefani
Maria Elisa Campi
Maria Grazia Lonzi
maria raffaella mattioli
Mariella Mariotti
Marilena Lazzari
Marina Simoni
Marino Guidi
Mario Zamorani
Marisa Cecchetti
Marisa Toffanin
Marzia Sitta
Massimo Antonelli
Massimo Cariani
Maurizio Faggioli
Massimo Zanirato
Matteo Rescazzi
Mattia Vallieri
mauro ballola
Mauro Ferrari
Michele Alessandro Berselli
Michele Marinelli
Miriam Mariotti
Monica Barbieri
Monica Fabbri
Monica Malventano
monica soriani
Nadia Bisa
Orlando Pizzuti
Paola Artioli
Paola Borsetti
paola cavazzini
paola lodi
Paolo Mojoli
Paolo Niccolò Giubelli
Paolo Scopa
Pasquale Longobucco
paul anardi
pesce patriarca
pier giorgio
Pietro Patria
Pietro Ventura
Raffaello Berry
Renzo Macchioni
riccardo ferraresi
Riccardo Isoli
Riccardo Viaro
Roberta Elmi
Roberta santini
Roberto Buso
Roberto Ghetti
Roberto Mazza
Roberto Zaccaria
Roberto Zaccaria
Rodolfo Calzolari
Romeo Savini
Rosanna Constantini
Rosanna Maini
rosanna piva
salatore musacchia
Salvatore Cumia
Samantha Pullara
Sante Cavallini
Sara Calzolari
Sara Congorti
Sarà Franesi
Sergio Caselli
Sergio Frivoli
Sergio Gessi
sergio gnudi
Sergio Guglielmini
Silvana D’Errico
Silvia Cantelli
silvia mantovani
silvia pazzi
Silvia Peretto
Silvia Pulvirenti
Silvio Faria
Silvio Soffritti
Simona Bersanetti
simona massaro
Simona Travagli
Simone Totareo
Stefano Aspettati
Stefano Droghetti
Susi Bertasi
Liana Vaccari
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Sergio Gessi

Sergio Gessi (direttore responsabile), tentato dalla carriera in magistratura, ha optato per giornalismo e insegnamento (ora Etica della comunicazione a Unife): spara comunque giudizi, ma non sentenzia… A 7 anni già si industriava con la sua Olivetti, da allora non ha più smesso. Professionista dal ’93, ha scritto e diretto troppo: forse ha stancato, ma non è stanco! Ha fondato Ferraraitalia e Siti, quotidiano online dell’Associazione beni italiani patrimonio mondiale Unesco. Con incipiente senile nostalgia ricorda, fra gli altri, Ferrara & Ferrara, lo Spallino, Cambiare, l’Unità, il manifesto, Avvenimenti, la Nuova Venezia, la Cronaca di Verona, Portici, Econerre, Italia 7, Gambero Rosso, Luci della città e tutti i compagni di strada

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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