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Da: Organizzatori

Tornano domani, alla Fiera di Ferrara, il Carp Show & Specialist e Artificiali – lures expo, appuntamenti ormai consolidati e attesissimi, che offrono agli appassionati di pesca interessanti occasioni per lo shopping, anteprime ed esclusive nazionali, incontri e dimostrazioni (anche in vasca) dei massimi esperti, video e relazioni tecniche.
Carpfishing, ledgering, feeder, pesca con le esche artificiali: le aree espositiva e commerciale della sesta edizione si annunciano particolarmente ricche, con importanti adesioni sia italiane che straniere. Tra gli stand il pubblico trova aziende altamente qualificate, marchi leader e negozi specializzati, sperimenta prodotti appena usciti, sotto la guida dei testimonial di produttori e distributori di primo piano. E poi conosce nuove discipline, anche grazie a FIPSAS, che cura quest’anno le prove di belly boat e di subacquea in vasca, fa acquisti e partecipa a dibattiti di attualità, che vedono la Fiera di Ferrara in prima linea sui fronti della lotta al bracconaggio, a fianco della Polizia Provinciale, e della promozione delle vie d’acqua. Per domani mattina è fissato il convegno sull’’Ottimizzazione del sistema idroviario ferrarese’ quale nuova opportunità per il turismo, gli sport e l’ambiente, che vedrà la partecipazione, tra gli altri, dell’on. Paola Boldrini, del Vicesindaco del Comune di Ferrara, Massimo Maisto, e dei sindaci dei Comuni ferraresi che insistono sull’asta del Po.
Tra gli special events, il B.A.S.S. DAY 2016 e Italy’s finest lures expo: Factory Made + Custom Made, ovvero la sezione dedicata agli autocostruttori. Il primo è organizzato da Italy B.A.S.S. Federation Nation, che per tutta la giornata di domani terrà il corso di lancio a casting (anche per i ragazzi), e rappresenta il coronamento della stagione agonistica per gli appassionati del bassfishing. Invece, nell’area riservata all’esclusiva sezione Italy’s finest lures expo: Factory Made + Custom Made, che grande successo ha riscosso nelle ultime due edizioni, alcuni dei più apprezzati artigiani italiani realizzeranno, con abilità sartoriale, esche artificiali in tempo reale, in collaborazione con importanti aziende di modellazione e stampa 3D, e ne mostreranno il comportamento in vasca.
Sui siti www.carpshow.it e www.artificialishow.it è scaricabile il biglietto di ingresso ridotto. Chi non vuole perdersi nemmeno una delle due giornate può abbonarsi a soli 14 euro, mentre per le coppie c’è la formula ‘Lui&Lei’, con ulteriori sconti, e per le famiglie lo ‘Speciale Famiglia’ (mamma, papà e figli under 12 entrano a 5 euro in tutto).
Navetta gratuita tra la stazione ferroviaria e il Quartiere fieristico, dove chi opta per l’automobile ha a disposizione un ampio parcheggio a costo zero.
Orari di apertura: 8.30-18.30.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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