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da: ufficio stampa giunta regionale Emilia-Romagna

Cinematografia e audiovisivo, parte il supporto per opere realizzate da imprese emiliano-romagnole, nazionali e internazionali

Il sostegno della Regione Emilia-Romagna al cinema e all’audiovisivo entra nel vivo con il varo dei primi due bandi per opere realizzate da imprese emiliano-romagnole, ma anche nazionali e internazionali.
Un riconoscimento della produzione filmica quale fattore strategico per lo sviluppo economico, culturale e turistico, in grado di generare ricadute economiche interne, stimolare la crescita occupazionale e valorizzare il territorio coinvolto in termini di flussi turistici. A tali fini, la Regione Emilia-Romagna sostiene la realizzazione e la diffusione di opere culturali attraverso l’istituzione di un fondo regionale con l’obiettivo di accrescere, consolidare e valorizzare l’intera filiera audiovisiva regionale.

“Siamo finalmente giunti a una tappa importante di un lungo percorso iniziato con la Legge sul cinema”, ha commentato stamattina l’assessore regionale alla Cultura, Massimo Mezzetti, illustrando i bandi definiti “di rodaggio, in attesa di poter decollare a pieno nel febbraio 2017, presentando i successivi al Festival cinematografico di Berlino”.
“Quest’anno abbiamo agito con risorse regionali – ha specificato l’assessore -, il prossimo dispiegheremo tutte le nostre possibilità con risorse derivate da fondi europei destinati ai settori del turismo, delle attività produttive e della formazione, per mettere così in pratica una legge che affronta l’intera filiera produttiva legata alle produzioni cinematografiche e audiovisive”.

Primo bando: imprese nazionali e internazionali
La dotazione finanziaria per questo bando è di 760.000 euro, la scadenza il 26 agosto 2015. Il bando si rivolge a imprese nazionali e internazionali che svolgano attività primaria di produzione audiovisiva, cinematografica e televisiva.

Progetti ammissibili: opere che prevedano almeno 6 giorni di lavorazione in Emilia-Romagna e i cui costi siano sostenuti almeno per il 30% sul territorio (50% per opere realizzate in animazione o con materiali di archivio):
– lungometraggi (minimo 75 minuti);
– film per la tv (minimo 75 minuti);
– serie per la tv – anche singoli episodi (minimo 100 minuti);
– documentari/docu-fiction;
– serie web (minimo 50 minuti).

L’agevolazione, consistente in un contributo a fondo perduto, è determinata sulla base delle spese ammissibili nella seguente misura:
– 25% per i lungometraggi, fino ad un massimo di 150.000 euro;
– 20% per i film e le serie televisive, fino ad un massimo di 150.000 euro;
– 30% per i documentari/docu-fiction, fino ad un massimo di 70.000 euro;
– 35% per le serie web, fino ad un massimo di 25.000 euro.

E’ richiesta una copertura finanziaria iniziale del budget pari al 50% per lungometraggi, film e serie tv e 30% per documentari/docu-fiction e serie web.

Secondo bando: imprese con sede in Emilia-Romagna
La dotazione finanziaria per questo bando è di 400.000 euro, la scadenza il 26 agosto 2015. Il bando si rivolge a imprese con sede in Emilia-Romagna che svolgano attività primaria di produzione audiovisiva, cinematografica e televisiva.

Progetti ammissibili: opere i cui costi siano sostenuti almeno per il 30% sul territorio (50% per opere realizzate in animazione o con materiali di archivio):
– lungometraggi (minimo 75 minuti);
– film per la tv (minimo 75 minuti);
– serie per la tv – anche singoli episodi (minimo 100 minuti);
– documentari/docu-fiction;
– serie web (minimo 50 minuti);
– cortometraggi (massimo 30 minuti).

L’inizio delle attività sul territorio regionale dovrà avvenire entro il 30 aprile 2016.

L’agevolazione, consistente in un contributo a fondo perduto, è determinata sulla base delle spese ammissibili nella seguente misura:
– 25% per i lungometraggi, fino ad un massimo di 150.000 euro;
– 20% per i film e le serie televisive, fino ad un massimo di 150.000 euro;
– 30% per i documentari/docu-fiction, fino ad un massimo di 70.000 euro;
– 35% per i cortometraggi e le serie web, fino ad un massimo di 25.000 euro.

Testi dei bandi e modulistica nella pagina web dedicata

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

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