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Da: Coldiretti

Coldiretti Ferrara ha proposto anche per l’anno scolastico 2016/2017 l’attività educativa e di incontro con le scuole ferraresi, che vedrà nelle prossime settimane gli incontri in tutto il territorio tra aziende agricole e studenti all’insegna del tema scelto, ovvero paesaggio e prodotti tipici. Ed entro il 28 febbraio è possibile partecipare al concorso “Campagna Amica degli Artisti”.

È il paesaggio, plasmato dall’attività umana, e reso particolare anche dalle attività agricole, il protagonista del progetto pedagogico di Coldiretti attraverso “Educazione alla Campagna Amica”.
Per l’anno scolastico 2016/2017 il percorso didattico, ed il relativo concorso, sono incentrati sul tema “Paesaggio rurale e produzioni tipiche. Le relazioni tra l’uomo, l’ambiente e l’agricoltura”.
L’iniziativa è promossa in collaborazione con Donne Impresa, con il patrocinio dell’Ufficio scolastico regionale, e si pone l’obiettivo – comunica Monia Dalla Libera – Responsabile di Donne Impresa Ferrara – di far riscoprire agli alunni il ruolo dell’agricoltura nella gestione del paesaggio e dell’ambiente, le produzioni agricole locali, e di promuovere nelle nuove generazioni comportamenti responsabili nelle scelte alimentari e rispettosi dell’ambiente. Il Percorso, di carattere multidisciplinare, è rivolto, quest’anno – evidenzia Coldiretti Ferrara – non solo alle scuole dell’infanzia, elementari e medie di Ferrara e provincia, ma anche agli istituti superiori, per veicolare, attraverso strumenti didattici, quali attività e visite guidate, il concetto di “Genius loci”, in modo che i ragazzi possano comprendere e distinguere lo Spirito del luogo nel quale vivono, per amarlo e rispettarlo. Alle scuole che hanno aderito al progetto verrà distribuita una dispensa che darà utili spunti agli insegnanti e agli alunni nella scoperta della relazione tra il paesaggio rurale e i prodotti agricoli tipici territoriali, per comprendere l’importanza della biodiversità, della coltivazione dei campi per la tutela del territorio, del consumo responsabile dei prodotti locali e di stagione.
Più di 1000 tra bambini e ragazzi, appartenenti alle scuole dell’infanzia, ma anche alle elementari, medie e istituti superiori lavoreranno quindi insieme a Coldiretti ad un progetto che vede le aziende agricole di Coldiretti affrontare i diversi temi con i ragazzi, con la volontà di investire nel futuro, nelle nuove generazioni, per poter formare gli adulti di domani e contribuire a renderli consumatori più consapevoli e attenti.Al termine dell’anno scolastico – conclude Coldiretti Ferrara – verranno premiati, in una grande festa finale, i migliori elaborati prodotti dalle scuole sul tema assegnato.

E sempre sul tema del paesaggio rurale e delle produzioni tipiche, in contrapposizione alla globalizzazione ed al cibo “senza identità d’origine”, è anche la nuova edizione di Campagna Amica degli artisti, l’iniziativa di Coldiretti Ferrara, Donne Impresa e Terranostra Ferrara, giunta alla quarta edizione, ed aperta a tutti gli artisti ferraresi, professionisti, emergenti autodidatti, che desiderino rappresentare con diverse tecniche espressive e con la loro sensibilità il tema conduttore: pittura, scultura e poesia sono le tre sezioni del concorso, al quale è possibile iscriversi sino al 28 febbraio, e che prevede l’esposizione delle opere e la premiazione dei vincitori a maggio-giugno prossimi.

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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
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