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Da ELLA Studio

Le luci definiscono le linee dei ponti monumentali che solcano le acque di Comacchio, lasciandone brillare le forme nella notte. Il centro storico della città sul Delta del Po si fa incantata, tra scintille e riflessi colorati che si specchiano nei canali, guidando i visitatori tra suggestioni natalizie. È questo lo scenario del periodo di Natale a Comacchio, uno scrigno di eventi ed emozioni, da vivere con il Consorzio Visit Ferrara. Dall’8 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018, si animano gli straordinari Presepi sotto i Ponti, dove i figuranti della natività si fermano dopo aver navigato sulle barche, tra lo stupore dei passanti. Il 16 dicembre, si può partecipare ad un particolare tour su due ruote da Comacchio fino alle sue Valli, con i Babbi Natale in bicicletta, e poi godersi le Note di Strada sotto la Loggia del Grano e i cori del Christmas Carols and Spirituals a Palazzo Bellini. Il weekend del 22 e 23 e del 30 e 31 dicembre è caratterizzato dagli spettacoli di burattini per festeggiare il Natale nella Bottega di Geppetto. La sera della Vigilia, sotto il Ponte dei Trepponti c’è lo spettacolo “Comacchio… un presepe sull’acqua – Il sogno di Maria”, che termina con fuochi d’artificio, che diventano scenografici allo scoccare della mezzanotte del 31 dicembre, con l’emozionante show del Trepponti in fiamme, preceduto da spettacoli itineranti in centro città. Per la cena, si può scegliere tra l’apericena a Palazzo Bellini o il cenone di gala nelle sale del Museo del Delta Antico (qui si possono scaricare i ricchi menu: https://www.visitferrara.eu/it/eventi/comacchio-d-inverno) e a seguire dj set e musica fino a tarda notte. Il divertimento continua nei giorni dell’Epifania: il 5 gennaio sfila La Tamplà, la tradizionale marcia delle Befane, il 6 ci sono i mercatini dell’ingegno e della creatività e l’arrivo della Befana dalla Torre dell’Orologio con tanti doni per i bambini. Il gran finale è al Ponte dei Trepponti con la grande festa “Avan la Vacie”.
Tra le scenografie naturali del Delta del Po, al Lido degli Estensi, aprono 3 Villaggi di Natale, il Villaggio di Babbo Natale, degli Elfi e il Villaggio Polare, con slitte e neve artificiale (dall’8 dicembre all’8 gennaio), con animazioni speciali nelle domeniche 10, 17 e 24 dicembre, sabato 26 dicembre e 6 gennaio. A Porto Garibaldi, invece, dal 10 al 17 dicembre, le favole di Harry Potter, Frozen, Pinocchio prendono vita per un Natale da Favola. Nel giorno di Santo Stefano ci sono mercatini e animazioni, il Concerto della Filarmonica Tresigallo e la tradizionale Fiaccolata di Natale sull’acqua.
Oltre agli eventi, tanti sono i musei e le attrazioni da scoprire sul territorio, come il Museo del Delta Antico e la Manifattura dei Marinati di Comacchio.
Con la proposta “Promo weekend d’inverno” valida fino al 6 gennaio 2018, 2 notti in b&b nel centro storico di Comacchio o nel cuore del Parco del Delta del Po con colazione, la Comacchio Museum Pass, per entrare nei musei del territorio, e una navigazione nel Delta del Po, sono a partire da 104 euro a persona. Il pacchetto di 2 notti, “Capodanno a Comacchio”, comprende 2 pernottamenti con colazione nel centro storico e una Comacchio Museum Pass, per entrare nei musei della città e navigare sulle Valli di Comacchio. Per il cenone di Capodanno si può scegliere, incluso nell’offerta, tra la cena di gala al Museo del Delta Antico preceduta dalla visita guidata, l’apericena a Palazzo Bellini, oppure il cenone nel ristorante ricavato in un antico casone da pesca nelle Valli di Comacchio, con menu a base di pesce. Il prezzo è a partire da 152 euro a persona.

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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