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29 e 30 Maggio 2018 – Centro Commerciale Le Piazze – Via Pio La Torre 5/D – Castel Maggiore (BO)
Ore 10.00 -18.00

Nei Giorni 29 e 30 Maggio avrà luogo la Competizione Regionale dei Laboratori Students Lab, che coinvolgerà le scuole della regione.

Durante la Competizione gli studenti, coinvolti in attività laboratoriali di cultura d’impresa, illustreranno le proprie idee imprenditoriali ad una Giuria qualificata (manager aziendali, esponenti Istituzioni), con lo scopo di far emergere le proprie qualità e conquistarsi l’ambito accesso alla competizione successiva, quella nazionale.

L’Evento avrà luogo presso il centro commerciale Le Piazze Piazza Paradiso – Via Pio La Torre 5/D – Castel Maggiore (BO)
Orario della Manifestazione, dalle 10.00 alle 18.00.

Students Lab è un percorso che coinvolge ogni anno 20.000 studenti e 400 Istituti in tutta Italia, favorendo il confronto tra le diverse realtà territoriali e l’apprendimento collaborativo attraverso attività laboratoriali, destinate a studenti di diverse fasce d’età.
I percorsi Students Lab mirano a promuovere lo spirito d’iniziativa e l’imprenditorialità tra i più giovani, favorendo lo sviluppo delle competenze trasversali e si declinano in quattro linee di Competizione, di seguito indicate:
– .biz, Laboratorio d’impresa: prevede la creazione di vere e proprie imprese, dalla business idea alla commercializzazione del prodotto/servizio.
– .com, Laboratorio di comunicazione: permette agli studenti di immergersi nella comunicazione a 360 gradi, sviluppando competenze in giornalismo, organizzazione eventi e pubblicità.
– .tech, laboratorio di innovazione tecnologica: dedicato alla creazione di prodotti ad alto contenuto tecnologico, dal risparmio energetico alle fonti rinnovabili, fino alla robotica.
– org. Laboratorio di organizzazione eventi: promuove la consapevolezza delle espressioni culturali attraverso attività laboratoriali che coinvolgono gli studenti nella realizzazione di un evento reale.
La competizione Students Lab è accreditata dal MIUR tra le procedure di confronto nazionali e internazionali per la valorizzazione delle eccellenze riguardanti gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado statali e paritarie.
Per ulteriori informazioni:
media@studentslab.it
www.studentslab.it

Da: Media&Communication
Associazione Students Lab

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Riceviamo e pubblichiamo


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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