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Da: Hera

35.000 quelle pulite nel 2016, 5.000 in più rispetto al 2015. Notevolmente ridotte le chiamate in emergenza durante le giornate di pioggia intensa.

Sono 35.000 le caditoie pulite nel comune di Ferrara nel 2016, 5.000 in più rispetto al 2015, sia con l’attività programmata che su segnalazione. È questo il risultato di una intensa attività, svolta Hera d’intesa con l’Amministrazione Comunale. La pulizia è anche l’occasione per verificare lo stato delle caditoie e per eventualmente predisporre la riparazione.

Gli interventi svolti hanno garantito un più regolare deflusso dell’acqua piovana e hanno notevolmente ridotte le richieste di pronto intervento durante le giornate di forti precipitazioni.
Gli ultimi interventi del 2016 sono stati eseguiti a metà dicembre, in stretta collaborazione con i Servizi Ambientali di Hera che hanno provveduto alla rimozione foglie prima della pulizia delle caditoie.

Questo doppio intervento e stato impiegato soprattutto nelle aree alberate delle vie: Costituzione, Monte grappa, Ortigara, Manini, Vittorio veneto, Fiume, Isonzo e IV Novembre ed in altre strade importanti del centro quali viale Cavour, Foro Boario, Rampari di San Rocco e Rampari di San Paolo.

Il servizio si è svolto con ritmi intensi per tutto l’anno ad esclusione dei mesi di gennaio e febbraio perché, in questi mesi, l’acqua utilizzata per la pulizia potrebbe ghiacciare e rendere le strade scivolose.

I periodi di maggiore intensità sono stati quello estivo e novembre/primi di dicembre, periodo quest’ultimo che coincide con la caduta foglie, quindi maggiormente soggetto al rischio d’intasamento delle caditoie.

Nelle zone più critiche per garantire l’efficienza degli impianti è stato necessario attuare fino a tre interventi annuali di pulizia. Nello specifico, in piazza Municipale, piazza Trento Trieste e piazza Buozzi dove, oltre alle caditoie, sono state pulite anche le griglie perimetrali.

Gli interventi sono svolti a seguito della programmazione annuale o delle segnalazioni dei cittadini. Le segnalazioni sono raccolte dal servizio Hera di Pronto Intervento acqua e fognature che risponde al numero 800.713.900. Il servizio è attivo tutto l’anno 24 ore su 24, anche nei giorni festivi.

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HERA


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di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

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Francesco Monini
direttore responsabile


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