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da: ufficio stampa Comune di Ferrara

La newsletter del 19 marzo 2015

ASSESSORATO ALLA CULTURA – Al Museo di Storia Naturale dal 24 marzo al 3 maggio 2015
“Anthropos”: mostra, laboratori e incontri per riscoprire le origini dell’uomo
19-03-2015

E’ stata presentata questa mattina, giovedì 19 marzo nella sede di via De Pisis 24 la terza edizione della mostra multisensoriale “Anthropos. Alle origini dell’uomo”, che sarà allestita dal 24 marzo al 3 maggio al Museo di Storia Naturale di Ferrara. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti il vicesindaco e assessore alla Cultura Massimo Maisto, il direttore del Museo Civico di Storia Naturale Stefano Mazzotti, i docenti dell’Università di Ferrara Carlo Peretto (Antropologia, coordinatore Dottorato Internazionale in Quaternario e Preistoria) e Ursula Thun Hohenstein (Archeozoologia, presidente Sistema Museale di Ateneo Unife).

Nella foto un momento della conferenza stampa svoltasi giovedì 19 marzo 2015: da sinistra Stefano Mazzotti, Ursula Thun Hohenstein, Massimo Maisto e Carlo Peretto

LA SCHEDA “Anthropos. Alle origini dell’uomo” (a cura degli organizzatori)

Il riallestimento della mostra multisensoriale “ANTHROPOS. Alle origini dell’uomo” organizzata dal Museo Civico di Storia Naturale in collaborazione con il Dipartimento di Studi Umanistici Sezione di Scienze Preistoriche e Antropologiche e il Museo di Paleontologia e Preistoria del Sistema Museale di Ateneo dell’Università di Ferrara, e le iniziative collegate

Nel corso della conferenza stampa è stato illustrato il percorso “hands-on” della terza edizione della mostra “ANTHROPOS. Alle origini dell’uomo” che Il Museo Civico di Storia Naturale riallestirà nella propria sede dal 24 marzo al 3 maggio 2015.

Particolarmente efficace sul piano percettivo, l’impianto espositivo della mostra permetterà di ripercorrere in modo scientifico accessibile a tutti le tappe fondamentali del cammino evolutivo dell’uomo, dagli Australopiteci all’Homo sapiens del Neolitico, secondo i principi alla base della teoria evoluzionistica: toccando con le proprie mani conformazione e capacità cranica dei diversi ominidi, per cogliere i segni eloquenti dell’evoluzione fisica dell’uomo; manipolando i corredi strumentali litici propri delle diverse età dell’uomo, seguendone con le dita la precisione della lavorazione, la levigatezza conquistata con paziente lavoro, sperimentandone la funzionalità, per meglio comprendere le molte informazioni connesse.

Il percorso multisensoriale permetterà anche di rivivere l’emozione di quella che è stata una fondamentale conquista dell’uomo ” il fuoco “, mettendosi alla prova con pietra focaia e archetto. E di confrontarsi fisicamente con la progenitrice del genere Homo, Lucy, il cui modello a dimensioni reali, ricostruito in base allo scheletro fossile di Australopiteco afarensis rinvenuto nel 1973 nella Rift Valley (Etiopia) da Donald Johanson, è stato prestato dal Museo di Paleontologia e Preistoria “P.Leonardi” del Sistema Museale della nostra Università.

Filo narrativo della mostra sarà il dettagliato apparato grafico scientifico che, oltre a svelare i volti dei progenitori dell’uomo tratteggiati secondo le più recenti ricostruzioni, focalizzerà, alla luce dei più accreditati studi, le tappe e le conquiste che caratterizzano i passaggi evolutivi dell’uomo, soffermandosi sia sul lato anatomico che su quello culturale, approfondendo nel mentre i temi dello sviluppo del cervello e della nascita del linguaggio.

Per interagire con i prototipi ordinati lungo il percorso aperto, approfondire le tematiche connesse e soddisfare mille curiosità, l”esperienza del percorso tattile sarà necessariamente guidata dagli operatori specializzati dell’Associazione Didò.

L’esperienza del percorso tattile guidato è fruibile e apprezzabile anche dalle persone ipo e non vedenti.

In collegamento con la mostra, sono previsti pacchetti didattici per le scuole e laboratori per le famiglie.

Per tutto il pubblico si terranno interessanti conferenze di noti studiosi che aggiorneranno sugli studi e le ricerche in materia

Il 9 aprile alle ore 21 alla Sala Estense sono previsti due incontri: il primo con Telmo Pievani, dell’Università di Padova, che affronterà il tema ” L’EVOLUZIONE DELL’INTELLIGENZA UMANA: UNA O MOLTEPLICI? ” – Scoperte recenti relative all’intelligenza simbolica (arte rupestre sapiens a Sulawesi; possibili oggetti simbolici già in Homo erectus a Giava; comportamenti simbolici in Neandertal) nel contesto della pluralità di specie recenti nel genere Homo;

il secondo con Guido Barbujani, dell’Università di Ferrara, che parlerà del ” PERCHE’ NON POSSIAMO NON DIRCI AFRICANI” – Siamo tutti diversi, ma secoli di tentativi (più o meno seri) di classificazione razziale umana si sono conclusi con un fiasco. I moderni studi sul genoma ci hanno permesso di capire perché: nell’uomo non si trovano le nette differenze geografiche comuni in altre specie (per esempio, nello scimpanzè). Ogni popolazione è in qualche modo diversa da ogni altra popolazione, ma ciascuna contiene, in media, quasi il 90% della diversità dell’intera specie, cosicché le differenze sono in realtà sfumature in una variabilità continua, al cui interno è arbitrario tracciare linee di separazione. Comprendere la diversità umana è fondamentale, non solo per la ricerca clinica e farmacologica, ma per ricostruire la nostra storia remota, dall’uscita dall’Africa di un piccolo gruppo di cacciatori ai processi di espansione, isolamento e contatto che hanno dato forma alle nostre differenze.

Il 14 aprile alle ore 21 al Museo di Storia Naturale sarà Marco Peresani, dell’Università di Ferrara ad esporre ciò che sta ” ALLE ORIGINI DELLA COMUNICAZIONE SIMBOLICA IN EUROPA. UNA CAPACITA’ ESCLUSIVA DI HOMO SAPIENS?”

A rafforzare l’opinione di quanti pensano che gli ominini precedenti ad Homo sapiens avessero comportamenti astratti e utilizzassero elementi simbolici per comunicare, sono varie scoperte archeologiche, talora di unicità straordinaria, emerse in seguito a scavi o al riesame di varie classi di reperti. Largamente attestata è la sepoltura dei propri defunti, ma l’utilizzo di terre coloranti, di artigli di aquila, l’estrazione di lunghe piume remiganti dalle ali di avvoltoi e di altri uccelli, l’impiego di conchiglie, di pietre incise e di ossa lavorate rivestono ancora un carattere di eccezionalità. Sulla spinta di un forte impulso, questo scenario ora si sta rapidamente arricchendo di nuovi tasselli che contribuiscono a modificare l’immagine di “bruti” che per oltre cento anni ha ingiustamente accompagnato, nella letteratura scientifica e non solo, questo nostri stretti parenti e in particolare l’Uomo di Neandertal.

SCHEDE RELATORI (a cura degli organizzatori)

Telmo Pievani – è professore associato presso il Dipartimento di Biologia dell’Università degli studi di Padova, dove ricopre la prima cattedra italiana di Filosofia delle Scienze Biologiche. Presso lo stesso Dipartimento è anche titolare dell’insegnamento di Antropologia. Dal 2001 al 2012 è stato in servizio presso l’Università degli studi di Milano Bicocca. Filosofo della biologia ed esperto di teoria dell’evoluzione, è autore di 152 pubblicazioni nazionali e internazionali nel campo della filosofia della scienza fra le quali: Homo sapiens e altre catastrofi (Meltemi, 2002); Introduzione alla filosofia della biologia (Laterza, 2005; edizione portoghese 2010); La teoria dell’evoluzione (Il Mulino, 2006 e 2010); Creazione senza Dio (Einaudi, 2006, finalista Premio Galileo e Premio Fermi; edizione spagnola 2009); In difesa di Darwin (Bompiani, 2007); Nati per credere (Codice Edizioni, 2008, con V. Girotto e G. Vallortigara); La vita inaspettata (Raffaello Cortina Editore, 2011; finalista Premio Galileo; Premio Serono Menzione Speciale 2012); Homo sapiens. La grande storia della diversità umana (Codice Edizioni, 2011, con L.L. Cavalli Sforza; edizione inglese 2012); Introduzione a Darwin (Laterza, 2012); La fine del mondo. Guida per apocalittici perplessi (Il Mulino, 2012); Anatomia di una rivoluzione. La logica della scoperta scientifica di Darwin (Mimesis, 2013).

Fa parte del Comitato Etico e del Comitato Scientifico della Fondazione Umberto Veronesi per il progresso delle scienze, per la quale collabora ai comitati di programma delle conferenze mondiali “The Future of Science” e “Science for Peace”. E’componente del Direttivo dell’Istituto Italiano di Antropologia, fa parte dell’Editorial Board di riviste scientifiche internazionali come Evolutionary Biology e Evolution: Education and Outreach. E’ referee per case editrici e riviste internazionali nel campo della filosofia della biologia. E’ direttore di Pikaia, il portale italiano dell’evoluzione.
Insieme a Niles Eldredge, è stato direttore scientifico del progetto enciclopedico “Ecosphera – Il futuro del pianeta” di UTET Grandi Opere (2010). Ha curato il volume ottavo (“Le scienze e le tecnologie”) dell’enciclopedia “La Cultura Italiana” di UTET Grandi Opere (2010), diretta da Luigi Luca Cavalli Sforza. Insieme a Niles Eldredge e Ian Tattersall ha curato l’edizione italiana rinnovata della mostra internazionale “Darwin. 1809-2009” (Roma-Milano-Bari 2009-2010). Insieme a Luigi Luca Cavalli Sforza è curatore del progetto espositivo internazionale “Homo sapiens: la grande storia della diversità umana” (Roma, Palazzo delle Esposizioni, 2011-2012; Trento, 2012-2013; Novara, 2013).
Collabora con Il Corriere della Sera e con le riviste Le Scienze, Micromega e L’Indice dei Libri.

Guido Barbujani – Ha lavorato alla State University of New York a Stony Brook ( New York)), alle Università di Padova e Bologna, e dal 1996 è professore di genetica all’ Università di Ferrara.

Si è formato in genetica delle popolazioni, ha lavorato su diversi aspetti della diversità genetica umana e della biologia evoluzionistica. In collaborazione con Robert R. Sokal, è stato fra i primi a sviluppare i metodi statistici per confrontare dati genetici e linguistici, e così ricostruire la storia evolutiva delle popolazioni umane. Le sue analisi della variabilità genetica in Europa sono fra i principali elementi a favore del modello di diffusione demica neolitica proposto per primo da Luca Cavalli Sforza, secondo cui l’agricoltura si è diffusa in Europa soprattutto grazie all’immigrazione di agricoltori neolitici provenienti dal sudest. Attraverso lo studio del DNA e di come le differenze genetiche sono distribuite fra popolazioni umane, è arrivato a dimostrare come il concetto tradizionale di razza non rappresenti una descrizione soddisfacente della diversità umana. Al contrario, sembra che ogni gene o gruppo di geni presenti una diversa distribuzione, il che spiega come mai non si sia mai raggiunto un accordo fra i diversi cataloghi razziali proposti a partire dal Settecento.

Nei suoi studi recenti si è occupato di DNA antico, nell’uomo di Cro-Magnon, negli Etruschi e nei nuragici.

E’ autore di quattro romanzi e tre saggi scientifici.

Nel 2007 con il saggio L’invenzione delle razze vince il quinto Premio letterario Merck Serono, premio dedicato a saggi e romanzi, pubblicati in italiano, che sviluppino un confronto ed un intreccio tra scienza e letteratura, con l’obiettivo di stimolare un interesse per la cultura scientifica rendendo accessibile anche ai meno esperti.

Nel 2014 vince il Premio Napoli con la motivazione: Genetista di fama internazionale, Guido Barbujani si è segnalato per la sua opera di divulgazione scientifica, che ha avuto come oggetti privilegiati l’evoluzione umana e il tema delle ‘razze’; nonché per la sua produzione narrativa, tra fiction, autobiografia e documento. Per entrambe le vie, ha fornito al dibattito culturale utili antidoti a pericolose tendenze ideologizzanti e pseudo-scientifiche. La sua prosa, limpida ed efficace, e il senso innato della narrazione, ne fanno una figura singolare nello scenario italiano dove, a dispetto di Galilei, la qualità media della divulgazione scientifica appare oggi modesta

Marco Peresani – E’ ricercatore del Dipartimento di Scienze Umanistiche – Sezione di Scienze Preistoriche e Antropologiche dell’Università di Ferrara. Il suo curriculum lo pone fra i più illustri antropologi ricercatori, non solo italiani, grazie alle molte scoperte e ai tanti Cantieri attivi, da lui diretti e coordinati.

Since 1993 Marco Peresani coordinates research projects focused on human peopling in central Italy and the Alps during the Palaeolithic and the Mesolithic. Main goals are Homo Neanderthalensis – Homo Sapiens bio-cultural substitution and Late-glacial and early Holocene hunter-gatherer settlement dynamics.

As a geoarcheologist and lithic technologist, he studies the study of depositional and post-depositional processes at several sites, sheltered and at the open, for which he is the director or a member of the research team. Using lithic technology as the most informative tool, he has revealed the existence of behavioral variability in the Mousterian and specifically during its final period, in the Epigravettian and in the Early Mesolithic.

As concerns the Mousterian, the main research involves numerous sites in the italian Alps and the Marche Appennine, among which the most relevant are Grotta di Fumane, Grotta di San Bernardino, Riparo del Broion (Veneto), Grotta del Rio Secco (Friuli), Caverna Generosa (Lombardia). Studies on the Middle Paleolithic – Upper Paleolithic transition are mostly focused on Grotta di Fumane, an important site in the North of Italy, well known for its high-resolution sedimentary succession and the extensively excavated final Mousterian, Uluzzian and Aurignacian levels. Other significant sites in course of investigation are Grotta del Rio Secco (Friuli), Caverna Generosa (Lombardia), Riparo del Broion (Veneto), Fonte delle Mattinate (Marche).

Human colonization of the Italian Alps in the Late-glacial and the evolution of this phenomenon during the post-glacial period has been approached by surveying some high-plateaux in the Venetian Pre-Alps (Asiago, Cansiglio, Pradis), field-work and investigations carried out on sites bearing distinct chronology and function (Val Lastari, Bus de La Lum, Palughetto, Grotta del Clusantin, Fosso Mergaoni, Cava Romita, sites at the open in Veneto and Trentino). Significant results have been gathered from the study of lithic industries dated to the Early (Fosso Mergaoni, Baracche, Madonna dell’Ospedale), Recent (Bus de La Lum, Val Lastari, Grotta del Clusantin) and final Epigravettian (Palughetto) through which different techno-economic and socio-economic aspects have been inferred and embedded in the evolutionary process the lithic production systems have undertaken.

PUBBLICA ISTRUZIONE – Dal 23 al 28 marzo a cura dell’Istituto comprensivo statale Cosmé Tura
Per una settimana Ferrara accoglie gli ospiti europei del ‘Progetto Comenius’
19-03-2015

Si è svolta questa mattina (giovedì 19 marzo) nella residenza municipale la conferenza stampa di presentazione del Progetto Europeo Comenius di Partenariato multilaterale dal titolo “Children’s eyes, Children’s heart”. Finanziata dalla UE, l’iniziativa vede il coinvolgimento, insieme ad altre sei scuole di diversi Paesi europei, dell’Istituto Comprensivo Statale Cosmé Tura di Ferrara. Dal 23 al 28 marzo l’istituto ferrarese sarà sede del sesto incontro di progetto e accoglierà 23 insegnanti e 20 studenti delle diverse scuole provenienti da Portogallo, Turchia, Spagna, Romania, Polonia e Grecia che saranno ospiti di famiglie degli allievi.

Il momento italiano del Progetto, che ha visto la collaborazione sia dell’Amministrazione comunale sia di Tper, si propone come una concreta opportunità d’integrazione fra le diverse culture europee. Durante la settimana la delegazione sarà infatti intensamente coinvolta in momenti ludici, laboratoriali e di scambi di esperienze e in visite alla città e al territorio. Martedì 24 marzo alle 11.15 il gruppo sarà inoltre ricevuto in residenza municipale dal sindaco Tiziano Tagliani.
All’incontro con i giornalisti erano presenti l’assessora alle Pubblica Istruzione Annalisa Felletti, la dirigente dell’Istituto Comprensivo Statale 6 Cosmè Tura Lia Bazzanini insieme ai referenti del ‘Progetto Comenius’ Marcello Brondi, Simona Gallerani e Annik Perin.

(Comunicato a cura degli organizzatori)

“Children’s Eyes – Children’s Hearts” – Temi e contenuti del progetto

L’UE finanzia i progetti Comenius con l’obiettivo di favorire lo sviluppo e la formazione scolastica, per aiutare i giovani e il personale docente a comprendere meglio le culture europee, le diverse lingue e valori, attraverso la realizzazione di attività educative congiunte e il confronto tra docenti e studenti di vari Stati membri dell’Unione Europea.

Il progetto sviluppa un percorso di cittadinanza attiva, che aiuta gli alunni a comprendere i loro diritti e le loro responsabilità, a partire dall’osservazione del contesto in cui vivono ed identificando gli aspetti positivi e negativi del mondo che li circonda.

Il percorso si articola in tre fasi:

1) Io e la mia scuola – attenzione agli aspetti relazionali, oltre che a quelli disciplinari. Importanza della cooperazione e del lavoro comune. Responsabilità individuale per far funzionare il gruppo.

2) Io e la mia città – dai problemi della scuola a quelli della città. Pensare ad un progetto da discutere con i decisori politici nella città. Eventualmente collaborare con il consiglio comunale dell’infanzia, dove presente, o con esponenti del governo locale che possano spiegare ai bambini come si assumono decisioni e cosa comporta l’attuazione di un progetto.

3) Io e il mondo – riflettere con i bambini sui diritti dell’infanzia e su come vivono i bambini in altre parti del mondo, affinché imparino ad esprimere il proprio punto di vista in un’atmosfera di tolleranza, cooperazione, solidarietà e responsabilità. La possibilità di farlo con gli alunni delle scuole partner potrà favorire la loro consapevolezza di agire in un contesto europeo, come cittadini europei.

Attraverso la cooperazione con gli allievi delle scuole partner sarà possibile prendere consapevolezza dei problemi esistenti negli altri paesi europei, anche attraverso la collaborazione con le autorità locali e ONG. La nostra scuola ha individuato Emergency come ONG di riferimento per questa fase.
L’interazione tra gli alunni è stata realizzata anche attraverso alcuni strumenti web2.0, tra cui l’incontro tra classi via skype in web-conference. Sono inoltre stati realizzati cartelloni, relazioni, commenti, presentazioni.

Le scuole che partecipano al progetto hanno approcci ed esperienze diverse, ma attraverso attività artistiche, musicali, ludiche, teatrali di vario tipo è stato possibile trovare uno spazio di espressione per tutti gli allievi. La lingua di comunicazione scelta è l’inglese.

Dal 23 al 28 marzo si svolgerà a Ferrara il sesto incontro di progetto, con 23 insegnanti e 20 studenti delle diverse scuole.
L’incontro conclusivo è previsto in Polonia alla fine del mese di maggio.

BIBLIOTECA ARIOSTEA – Dalle 17 di venerdì 20 marzo alle 18 di sabato 21 marzo (notte inclusa) in via Scienze
“La 24 ore della Poesia”, la maratona letteraria dell’Ariostea alla seconda edizione
19-03-2015

Dalle 17 di venerdì 20 marzo alle 18 di sabato 21 marzo (notte inclusa) in occasione della Giornata Mondiale della Poesia, la Biblioteca Comunale Ariostea (via Scienze 17) ospita la seconda edizione de “La 24 ore della Poesia – ovvero la poesia è morta! viva la poesia!”.

Nel corso della maratona letteraria sono previsti interventi musicali e collegamenti skype con lettori sparsi in altri Paesi, nonchè un piccolo ristoro per i partecipanti alla fase notturna dedicata al MasterPoet, gara di improvvisazione poetica a partire dalle 2, fino all’alba.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Il primo giorno di primavera ci celebra in tutto il mondo la Giornata mondiale della Poesia, istituita dall’Unesco nel 1999 per evidenziare l’importante ruolo dell’espressione poetica nella promozione del dialogo e della comprensione interculturale, della diversità linguistica e culturale, della comunicazione fra i popoli e della pace.
La “24 ore della Poesia”, organizzata dal Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara in collaborazione con numerose associazioni culturali cittadine, vuole contribuire alla diffusione di quest’arte universale, espressione profonda dello spirito umano, strumento di partecipazione e riconciliazione.
Dalle 17 di venerdì 20 marzo, e per 24 ore filate, una lunga sequenza di letture, incontri, interviste, filmati, performance, laboratori didattici e interventi musicali per approfondire la conoscenza della “più discreta delle arti”.
Tutti coloro che desiderano intervenire ad una delle due giornate della manifestazione, leggendo poesie proprie o altrui, come associazioni, enti o singoli, possono contattarci allo 0532 418212/207 (mail a archibiblio@comune.fe.it) per concordare tempi e modi della propria partecipazione. Sarà riproposta la stessa formula che tanto successo ha riscosso nella precedente edizione.
MasterPoet 2014
Per animare la nottata si svolgerà, a partire dalle 2, anche la II edizione di MasterPoet, una gara/gioco di improvvisazione poetica nella quale gli aspiranti maestri della poesia si confronteranno a colpi di versi composti al momento su temi scelti da tre giudici.
Le iscrizioni alla prima edizione di MasterPoet devono pervenire all’indirizzo mail archibiblio@edu.comune.fe.it (0532 418212/207) entro il 19 marzo.
A cura del Servizio Biblioteche e Archivi del Comune di Ferrara

Per info visita CronacaComune

BIBLIOTECA BASSANI – Incontro pubblico sabato 21 marzo alle 10 a Barco
Con la Fondazione ANT un approfondimento su ‘Lasciti e donazioni, tra soluzioni e vantaggi fiscali
19-03-2015

“Lasciti e donazioni, tra soluzioni e vantaggi fiscali” è il tema dell’incontro gratuito aperto al pubblico promosso dalla Fondazione ANT Italia Onlus – delegazione di Ferrara sabato 21 marzo alle 10 alla biblioteca comunale Bassani (via Grosoli 42 a Barco). Per illustrare il tema e rispondere alle domande dei presenti interverranno il notaio Alberto Magnani e il commercialista Gianni Soriani.

L’iniziativa si avvale del patrocinio del Comune di Ferrara.

VIABILITA’ – I provvedimenti in vigore venerdì 20 marzo dalle 17 alle 18
Modifiche al traffico in occasione dell’iniziativa “Cammino di speranza”
19-03-2015

Venerdì 20 marzo dalle 17 alle 18, in occasione dell’iniziativa “Cammino di speranza” promossa dal Comitato ferrarese contro la fame nel mondo, in via Montebello, corso Giovecca, corso Martiri della Libertà e piazza Cattedrale sarà sospesa la circolazione a tutti i veicoli per il tempo necessario allo svolgimento della manifestazione.

Saranno ammessi al transito i veicoli di emergenza e soccorso e, compatibilmente con le esigenze della circolazione, i veicoli dei residenti e dei fornitori.

SALA NEMESIO ORSATTI – Cerimonia inaugurale sabato 21 marzo alle 17 a Pontelagoscuro
Al via la mostra “Sebastiano tra sacro e profano. 26 Artisti per il mito del Santo con le frecce”
19-03-2015

Si intitola “Sebastiano tra sacro e profano. 26 Artisti per il mito del Santo con le frecce” la rassegna che sarà inaugurata sabato 21 marzo alle 17 alla alla sala Nemesio Orsatti a Pontelagoscuro (via Risorgimento 4) dove resterà fino al 12 aprile. La mostra, a cura di Lucio Scardino, è organizzata dalla Pro Loco di Pontelagoscuro con il patrocinio del Comune di Ferrara e in collaborazione con il Comitato Vivere Insieme di Pontelagoscuro, al quale aderisce la stessa Pro Loco, l’associazione Le Botteghe del Tuo Paese di Pontelagoscuro, le ditte Edil Quattro SRL di Finale Emilia ed Energy Pie SRL di Ferrara.

(Comunicato a cura degli organizzatori)

L’evento nasce dalla confluenza di due prospettive: – valorizzazione della SALA NEMESIO ORSATTI, luogo pubblico, di proprietà comunale, che da 25 anni riveste il ruolo di centro di divulgazione dell’arte e della cultura in un territorio purtroppo spogliato, a causa degli eventi bellici della seconda guerra mondiale, di ogni testimonianza storica, architettonica ed artistica del proprio passato. San Sebastiano era l’oggetto di una pala di grande valore attribuita al Bononi custodita nell’antica chiesa parrocchiale di Pontelagoscuro, a ricordo di un evento storico che colpì l’antico borgo rivierasco; – diffusione della cultura e dell’arte tra la popolazione, missione tra le più importanti ed impegnative contenute nello Statuto della Pro Loco, mediante eventi che avvicinino tutti ad una espressione fondamentale della vita sociale dei valori di un territorio.

In questa progettualità si è inserito, con sincero apprezzamento della Pro Loco, Lucio Scardino, eclettico esperto di storia e d’arte ferrarese, il quale ha proposto l’allestimento di una mostra di notevole spessore artistico e caratterizzata dalla partecipazione di ben 26 artisti contemporanei, tra i quali merita una citazione di particolare emozione il compianto Giglio Zarattini, personalità indimenticata espressione della comunità comacchiese, prematuramente scomparso nel 2004.

Elenco espositori

Sonia Andreani
Gianni Bellini
Carlo Bertocci
Sara Bolzani
Maurizio Bonora
Alessandro Borghi
Aurelio Bulzatti
Paolo Camporese
Giorgio Cattani
Daniele Cestari
Gianni Cestari
Lino Costa
Nestor Donato
Flavia Franceschini
Renzo Gentili
Denis Guerrato
Mirella Guidetti Giacomelli
Pietro Lenzini
Lorenzo Montanari
Pietro Moretti
Enrico Pambianchi
Gloria Pasquesi
Oscar Solinas
Gianfranco Vanni
Vittorio Zanella
Giglio Zarattini

(Nota di Lucio Scardino) – Un tempo assai venerato contro la peste, San Sebastiano fu assai pregato a Pontelagoscuro durante l’epidemia manzoniana del 1630 che colpì il paese rivierasco, lasciando però intatta la città di Ferrara: la devozione al santo con le frecce (simbolo dei bubboni della peste) era evidenziata da un pala esistente nell’antica parrocchiale, attribuita a Carlo Bononi. Per questi motivi e per la fortuna costante del santo, oggi vista dagli artisti soprattutto come autoreferenziale (la figura colpita dalle frecce dell’incomprensione e dell’indifferenza del pubblico) o come icona fortemente sensuale, la Pro Loco di Pontelagoscuro ha deciso di organizzare questa mostra chiamando, per la curatela del critico Lucio Scardino, 25 artisti ed esponendo un quadro degli anni Ottanta del comacchiese Giglio Zarattini, tragicamente scomparso. un decennio fa.

La rassegna è approntata presso la luminosa “Sala Orsatti” del Centro Civico di Pontelagoscuro e si riallaccia nel contempo ad una mostra che il ferrarese Vittorio Sgarbi ha da poco dedicato a S. Sebastiano in un castello piemontese, con opere databili dal ‘400 al ‘600: un mito eterno che gli artisti raffigurando oggi usando gli stilemi più diversi.

PER INFO – Pro loco di Pontelagoscuro – tel 333 8341101 – www.prolocopontelagoscuro.it

HERA – Iniziati i lavori per il rinnovo e il potenziamento dell’illuminazione pubblica
Piazza Fausto Beretta più vivibile e sicura grazie aI nuovo impianto luce
19-03-2015

Piazza Fausto Beretta più vivibile e sicura grazie alla sua nuova luce. Iniziati i lavori per il rinnovo e il potenziamento dell’illuminazione pubblica. La nuova soluzione, realizzata da Hera Luce, permette maggiori risparmi

Circa 200 metri di nuovo impianto di illuminazione pubblica permetteranno di risparmiare garantendo maggiori vivibilità e sicurezza; sarà questo il risultato dei lavori di rinnovo e potenziamento svolti da Hera Luce nella centrale piazza Fausto Beretta di Ferrara.
L’intervento, appena iniziato, riguarderà 7 lampioni che illuminano la piazza e 15 corpi illuminanti collocati sotto il portico che circonda la piazzetta posta dietro il palazzo delle Poste, in centro a Ferrara. La fine lavori è prevista per fine aprile.

Complessivamente sono stati rifatti 22 punti luminosi: riverniciati 7 sbracci di sostegno e installati 7 nuovi corpi illuminanti, che hanno maggiore resa estetica ed elevata efficienza.

Le nuove sorgenti luminose sono a LED per il porticato e hanno una resa luminosa migliore rispetto alle sorgenti sostituite. L’intervento ha comportato la rimozione degli apparecchi finora utilizzati e la realizzazione di nuove linee di alimentazione.

Per realizzare il nuovo impianto, Amministrazione comunale ed Hera Luce hanno scelto una soluzione tecnica che garantisse contemporaneamente la riduzione dei consumi e una qualità superiore degli standard di luce.

(COMUNICATO A CURA DI HERA)

MUSEO DI STORIA NATURALE – Laboratori sabato 21 e domenica 22 marzo alle 15.30 in via De Pisis
‘Caccia al tesoro’ per Apprendisti Scienziati dagli 8 ai 12 anni
19-03-2015

Nuove avventure attendono i ragazzi dagli 8 ai 12 anni che sabato 21 e domenica 22 marzo alle 15.30 prenderanno parte ai laboratori per ‘Apprendisti scienziati’ organizzati dal Museo civico di Storia Naturale (via De Pisis 24) dal tema “Caccia al tesoro”.

LA SCHEDA (a cura degli organizzatori) – Pirati della filibusta, siete pronti a salpare sull’Olandese Volante, il vascello fantasma che solca perennemente i mari, alla ricerca del misterioso forziere del Museo? Andremo alla ricerca degli indizi nascosti tra animali, fossili, minerali… Attenti a schivare le insidie di mostri marini e spiriti maligni delle antiche leggende corsare… Avrete abbastanza coraggio e competenza scientifica per scoprire il tesoro?
Per partecipare è necessaria la prenotazione da effettuare contattando la sezione didattica del Museo di Storia naturale: tel. 0532 203381 – 206297, dal lunedì al venerdì dalle 9,30 alle 12,30 o all’indirizzo dido.storianaturale@gmail.com (info su www.comune.fe.it/storianaturale) (partecipazione al costo di 4 euro a persona).

CITTA’ DIGITALE – Sabato 21 marzo alle 9.30, nella Sala della Musica, incontro pubblico sul tema
Una Agenda Digitale Locale per fornire servizi fruibili e utili alla collettività
19-03-2015

Gli argomenti dell’Agenda Digitale di Ferrara sono centrali per la vita di cittadini e delle imprese che sempre più spesso si troveranno a fruire di servizi online; per questo l’Amministrazione ha organizzato una giornata di confronto pubblico aperta alle cittadine e ai cittadini nella mattinata di sabato 21 marzo 2015 dalle 9.30 nella Sala della Musica in via Boccaleone 19 a Ferrara, per condividere le azioni in fase di realizzazione dando la possibilità ai partecipanti di arricchire il Piano con proposte e suggerimenti.

Per partecipare all’incontro è necessario registrarsi compilando il modulo online al linkagendadigitale.comune.fe.it/registrati

>> Programma dettagliato di sabato 21 marzo 2015:

ore 9.30 Accoglienza dei partecipanti

ore 9.40

Saluto degli Assessori Roberto Serra, Roberta Fusari, Aldo Modonesi

L’Agenda Digitale del Comune di Ferrara, il piano strategico

Fabio De Luigi, Dirigente del Servizio Sistemi Informativi del Comune di Ferrara

Anteprima di due azioni dell’Agenda Digitale di Ferrara:

Il portale Fedro Segnalazioni, a cura di Anna Rosa Fava, Portavoce del Sindaco

Il progetto social #MyFerrara, a cura dell’Assessore Aldo Modonesi, Ilenia Mantoan del Servizio Sistemi Informativi, Community Instagramers Ferrara

L’Agenda Digitale e le città intelligenti a cura di Michele Vianello, Digital Evangelist di Ars et Inventio

ore 10.30
Introduzione al workshop: la metodologia di lavoro
a cura di Franco Coen Sacerdotti, Consulente per l’Agenda Digitale del Comune di Ferrara

ore 10.40 Inizio lavori

ore 12.40 Sintesi dei lavori e chiusura del workshop.

[Da Cronacacomune del 6 marzo 2015]

Si è svolta questa mattina, venerdì 6 marzo nella residenza municipale, la presentazione dei contenuti dell’Agenda Digitale Locale del Comune di Ferrara e dell’incontro con i cittadini in programma sabato 21 marzo 2015 su queste tematiche. All’incontro con i giornalisti sono intervenuti gli assessori Roberto Serra, Roberta Fusari e Aldo Modonesi, il dirigente Servizio Sistemi Informativi Territoriali Fabio De Luigi, insieme agli operatori Cristina Fiorentini e Marco Zucchini, e il direttore operativo del Comune di Ferrara Moreno Tommasini.

“Mettendo in campo le azioni dell’Agenda Digitale Locale – hanno sottolineato gli assessori comunali – intendiamo raggiungere come Amministrazione insieme ai cittadini degli obiettivi che ci consentano di avere maggiore consapevolezza nell’utilizzo degli strumenti digitali a disposizione e di sviluppare servizi on line facilmente fruibili e utili alla collettività”.

LA SCHEDA (a cura dei Servizi Informativi Territoriali e Urban Center)

(Nella foto un momento della conferenza stampa del 6 marzo 2015)

L’Agenda Digitale è una delle sette iniziative principali individuate nella più ampia Strategia Europa 2020, che punta alla crescita inclusiva, intelligente e sostenibile dell’Unione.

Lo scopo dell’Agenda Digitale è sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione per favorire l’innovazione, la crescita economica e la competitività.

In un contesto europeo che si avvale di tecnologie sempre più all’avanguardia anche il Comune di Ferrara, con delibera di giunta approvata il 18 Novembre 2014, ha deciso di adottare l’Agenda e di elaborare un proprio Piano Strategico per affrontare l’innovazione tecnologica e colmare il divario digitale attraverso sette azioni specifiche:

1. Formazione interna, per i componenti della Giunta e per i Dirigenti

2. Workshop #ADFerrara, per progettare insieme ai cittadini l’Agenda Digitale locale

3. Divario digitale, un piano di alfabetizzazione e inclusione informatica

4. Fedro Segnalazioni, una piattaforma online per raccogliere le segnalazioni dei cittadini

5. #MyFerrara, l’utilizzo dei social network per raccontare insieme la vita cittadina

6. OpenFerrara, un’indagine sugli open data

7. Informalacittà, un servizio di newsletter personalizzato

>> Le azioni dell’Agenda Digitale del Comune di Ferrara (in dettaglio)

1 – Formazione interna, per i componenti della Giunta e per i Dirigenti – Nel mese di gennaio 2015 sono state effettuate due sessioni formative alla consapevolezza digitale e ai social media rivolte ai dirigenti e alle posizioni organizzative dell’Associazione Intercomunale Terre Estensi. Un incontro specifico è stato invece organizzato per i componenti della Giunta comunale.

2 – Workshop #ADFerrara, per progettare insieme ai cittadini l’Agenda Digitale locale – L’Agenda Digitale locale verrà presentata ai cittadini durante un workshop (sabato 21 marzo 2015 ore 9.30 – Sala della Musica) a cui sarà possibile iscriversi attraverso il modulo di registrazione presente sul sito agendadigitale.comune.fe.it

Durante la giornata saranno raccolti spunti e integrazioni alle iniziative già presenti nel piano strategico e verrà valutata la possibilità di costituire un gruppo di cittadinanza attiva che collabori con l’amministrazione.

3- Divario digitale, un piano di alfabetizzazione e inclusione informatica – Il Comune di Ferrara vuole costituirsi soggetto attivo nella lotta contro il divario digitale potenziando e differenziando le proprie iniziative di alfabetizzazione e formazione digitale rivolte principalmente alle fasce “digitalmente deboli” della popolazione. L’azione principale consisterà nella partecipazione alla nuova fase del progetto regionale “Punti Pane e Internet: 2014 – 2017”.

Con il supporto della Regione Emilia-Romagna, e insieme ai comuni di Voghiera e Masi Torello (Associazione Intercomunale Terre Estensi), si stenderà un progetto triennale che vedrà il coinvolgimento di diversi soggetti attivi del territorio (biblioteche civiche, delegazioni comunali, centri sociali, scuole, associazioni di volontariato) e porterà alla realizzazione di:

corsi di alfabetizzazione digitale di base e avanzati,

eventi di cultura digitale,

punti permanenti di facilitazione digitale.

Altre modalità di inclusione digitale potranno essere realizzate attraverso corsi/laboratori a tema come “Nonni su Facebook”, progetto che avvicinerà i #nonni (persone sopra i 60 anni) all’uso di Facebook grazie all’affiancamento ai #nipoti (tutor) che li aiuteranno a sviluppare autonomamente il proprio percorso di consapevolezza digitale.

4 – Fedro Segnalazioni, una piattaforma online per raccogliere le segnalazioni dei cittadini – Fedro Segnalazioni è una piattaforma web per la raccolta, lo smistamento, la gestione e il monitoraggio delle segnalazioni che i cittadini inviano all’Amministrazione comunale.

Si tratta di un nuovo servizio online che consente di inviare la propria segnalazione in modo semplice e rapido, da pc o da mobile. La piattaforma verrà presentata durante il workshop del 21 marzo 2015.

5 – #MyFerrara, l’utilizzo dei social network per raccontare insieme la vita cittadina

I cittadini residenti e i turisti testimoni del territorio per il progetto #MyFerrara. Un progetto di narrazione cittadina che prenderà vita attraverso l’uso degli account sociali del Comune di Ferrara e in particolar modo attraverso Instagram. La pubblicazione sull’account @comunediferrara sarà concessa agli utenti di Instagram che si candideranno, mentre per tutti gli altri verrà comunque mantenuta la possibilità di utilizzare un hashtag, #MyFerrara appunto, tra cui verranno scelte foto da condividere sugli altri profili social. Questo progetto sarà realizzato in collaborazione con la community degli Instagramers di Ferrara e si concluderà con la realizzazione di un ebook in collaborazione con il Liceo A. Roiti di Ferrara.

6 – OpenFerrara, un’indagine sugli open data – Individuiamo insieme gli open data utili e interessanti, tra quelli di proprietà del Comune di Ferrara, per favorire la creazione di applicazioni o aggregazioni da parte di cittadini, aziende, associazioni. Le proposte verranno raccolte attraverso la distribuzione online di un questionario e successivamente valutate dall’Amministrazione comunale.

7 – Informalacittà, un servizio di newsletter personalizzato – Servizio di newsletter personalizzato per temi di interesse di categorie di cittadini. Il servizio si avvarrà di un collegamento diretto con l’anagrafe della popolazione in modo da recuperare informazioni caratterizzanti come ad esempio la zona di residenza, la presenza di bambini o altre categorie, permettendo di inviare esclusivamente informazioni di interesse attraverso la composizione di liste e filtri. Esisterà la possibilità di iscriversi anche se non residenti a Ferrara indicando in sede di registrazione quali informazioni si desiderano ricevere.

>> DOCUMENTAZIONE DETTAGLIATA nel file scaricabile in fondo alla pagina

Per ulteriori informazioni e per consultare il Piano Strategico visita il sito dedicato agendadigitale.comune.fe.it o scrivi a agendadigitale@comune.fe.it

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
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Francesco Monini
direttore responsabile


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