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La Regione sostiene le aziende agricole, con l’assestamento di bilancio sono disponibili altri 200mila euro per abbattere il costo dei prestiti bancari

La dotazione finanziaria del bando sale così a 1,2 milioni. Priorità alle aziende colpite dalla cimice asiatica, ai castagneti da frutto, giovani e aree svantaggiate. Gli aiuti, sotto forma di concorso nel pagamento degli interessi, saranno erogati attraverso gli Agrifidi

Bologna – Prestiti bancari meno onerosi per le imprese agricole dell’Emilia-Romagna, grazie al sostegno della Regione.

Con la manovra di assestamento del bilancio approvata recentemente dall’Assemblea legislativa, la Giunta regionale ha stanziato ulteriori 200mila euro destinati ad aumentare la dotazione finanziaria di un bando da un milione di euro emanato nel 2017, per contribuire ad abbattere il costo del denaro per il credito di conduzione fino a 1,5 punti in meno rispetto ai tassi correnti di mercato.

Il bando prevede la concessione di un aiuto “de minimis” sotto forma di concorso nel pagamento degli interessi sui prestiti a breve termine, di durata massima fino a 12 mesi, richiesti dai singoli agricoltori attraverso gli Agrifidi, gli organismi di garanzia che operano in agricoltura, per coprire le spese dell’ordinaria gestione aziendale. Lo stanziamento aggiuntivo consentirà così di soddisfare tutte e 1.400 le domande pervenute, per un volume complessivo di oltre 90 milioni di euro di prestiti.

Con successiva delibera la Giunta regionale assegnerà i finanziamenti agli Agrifidi, che seguiranno l’iter burocratico delle domande e provvederanno anche alla liquidazione del contributo all’imprese beneficiarie

Le priorità nella concessione degli aiuti

Nella formazione della graduatoria per la concessione degli aiuti è prevista una priorità a favore delle aziende che nel proprio piano colturale hanno almeno mezzo ettaro di superficie coltivata a pere danneggiate dalla cimice asiatica, l’insetto-killer che sta provocando ingenti perdite soprattutto nelle campagne modenesi; oppure che hanno almeno mezzo ettaro di castagneto, per riparare i danni provocati dalle abbondanti nevicate del novembre scorso. “Corsia preferenziale” anche per le aziende condotte da giovani e quelle situate in aree svantaggiate.

Oltre all’abbattimento del tasso di interesse, i prestiti concessi alle imprese agricole dagli istituti di credito – da un minimo di 6 mila ad un massimo di 150 mila euro – potranno contare sulla garanzia offerta dagli Agrifidi, nonché sulle condizioni di favore ricomprese all’interno delle convenzioni che gli stessi Agrifidi hanno stipulato con le banche.

Dopo le fusioni intervenute negli ultimi anni, il sistema regionale degli organismi di garanzia agricoli è attualmente costituito da tre cooperative che operano a livello interprovinciale: Agrifidi Emilia (Parma e Piacenza); Agrifidi Modena Reggio Ferrara e, infine, Agrifidi Uno Emilia-Romagna per le rimanenti province di Bologna, Forlì-Cesena, Ravenna e Rimini.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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