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Costi: “Comprensibili le ragioni di lavoratori e sindacati di manifestare a Roma di fronte al silenzio del ministro. Ma se ognuno fa la propria parte la soluzione è possibile. La Regione è pronta”

L’assessore regionale: “Il tempo è ormai scaduto: senza un tempestivo impegno finanziario da parte del socio pubblico di Industria Italiana Autobus, anche sotto forma di prestito, i rischi sono enormi. Venga subito riconvocato il tavolo ministeriale”

Bologna – “Comprendo pienamente le ragioni che hanno portato i lavoratori di Industria Italiana Autobus con le loro organizzazioni sindacali a decidere di manifestare domani davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo economico tutta la loro amarezza e preoccupazione per il silenzio ricevuto dal ministro alla richiesta urgentissima di convocazione delle parti”. E’ quanto afferma l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi. “Sono le stesse preoccupazioni che hanno spinto il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, a richiedere formalmente, come istituzione regionale, la convocazione del tavolo ministeriale dopo l’incontro che abbiamo avuto in fabbrica con i lavoratori e i rappresentanti sindacali una settimana fa”, sottolinea.

“Agli impegni annunciati dal ministro appena dopo il suo insediamento, hanno fatto seguito un continuo rinvio e un atteggiamento di indifferenza nei confronti delle istituzioni e dei sindacati. Un atteggiamento inaccettabile- prosegue l’assessore- e soprattutto controproducente, che inasprisce il confronto e crea sfiducia fra le parti, quando invece servirebbe l’umiltà di confrontarsi per cercare la migliore soluzione possibile per garantire continuità produttiva e occupazionale allo stabilimento bolognese ex Bredamenarini, come a quello avellinese, per sostenere un settore strategico per il nostro Paese: la progettazione e costruzione di mezzi di trasporto moderni e ambientalmente sostenibili, in grado di rinnovare il sistema del trasporto pubblico locale anche grazie alle risorse nazionali e regionali già stanziate”.

“Il tempo è ormai scaduto: di fronte a questa emergenza si rende quindi necessaria una soluzione immediata, a partire da un tempestivo impegno finanziario da parte del socio pubblico di IIA, anche sotto forma di prestito, come sollecitato dalle stesse organizzazioni sindacali, in mancanza del quale l’azienda non potrà far fronte agli impegni minimi immediati, a partire dal pagamento degli stipendi ai lavoratori”. Peraltro, “in questi giorni come Regione abbiamo dato seguito all’impegno preso di verificare gli eventuali crediti vantati da IIA verso le aziende di trasporto pubblico regionale: pur non essendoci crediti pregressi, il nostro sistema sarebbe nelle condizioni di sbloccare, con somme relativamente modeste, significative lavorazioni e consegne, permettendo quindi alle aziende del Tpl di avere i bus in tempi ragionevoli e a IIA di introitare liquidità. Noi stiamo facendo la nostra parte, ma è urgentissimo un intervento da parte del socio pubblico, anche ‘ponte’, per superare l’emergenza e consentire anche alla Regione di farsi parte attiva nel salvataggio dell’azienda, in vista di un intervento di ricapitalizzazione che non è più rinviabile. Ricapitalizzazione- afferma Costi- su cui ci siamo detti aperti, fin da subito, a ogni soluzione credibile, senza vincoli ideologici sulla natura pubblica o privata dell’intervento”.

“Siamo ancora una volta vicini ai lavoratori e continueremo ad agire per ottenere urgentemente una soluzione che, nell’immediato, non può che passare dalla riconvocazione del tavolo ministeriale, che insieme ai sindacati stiamo chiedendo da giorni, a cui siamo pronti a sederci per trovare una soluzione definitiva e stabile per garantire un futuro allo stabilimento ex Breda”, chiude l’assessore regionale.

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Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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