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Arriva a Rimini un nuovo elicottero per interventi più rapidi ed efficaci in Emilia-Romagna. Sale a tre il numero di mezzi aerei disponibili ogni giorno. Dal 30 luglio volontari di protezione civile in servizio anche dal lunedì al venerdì, oltre che nei fine settimana

L’assessore Gazzolo: “Potenziati gli interventi di spegnimento per la maggiore sicurezza della popolazione e del patrimonio forestale”.

Bologna – Un elicottero in più per sorvegliare e intervenire in modo rapido, in caso di incendio, su tutto il territorio dell’Emilia-Romagna. Dal 14 luglio è schierato a Rimini per 30 giorni compresi nel periodo della campagna estiva antincendio boschivo e va ad aggiungersi agli altri due mezzi aerei, già operativi dal 30 giugno.

Un risultato frutto anche del Programma operativo, firmato lo scorso mese, con cui l’Agenzia regionale per la sicurezza territoriale e la protezione civile ha messo a disposizione della Direzione regionale dei Vigili del fuoco un contributo annuale di 2 milioni di euro, risorse che contribuiscono anche alla campagna antincendio boschivo, compreso l’arrivo nel riminese del nuovo velivolo.

In tutto, i mezzi aerei a disposizione per interventi sul territorio, da Piacenza alla Romagna, salgono quindi a tre: due elicotteri AB412 con relativo equipaggio dedicati allo spegnimento e, se necessario, un ulteriore elicottero AB206 per attività di ricognizione.

E da lunedì 30 luglio aumenterà anche il numero dei volontari di protezione civile impegnati in supporto ai Vigili del Fuoco. L’attività già in corso nei weekend si estenderà a tutta la settimana, con 9 squadre all’opera dal lunedì al venerdì: una per provincia. Il loro intervento riguarderà una sessantina di punti di avvistamento e percorsi controllati per il presidio del territorio regionale, nelle aree più esposte al rischio incendi.

“L’antincendio boschivo è una delle priorità della protezione civile regionale nel periodo estivo-afferma l’assessore regionale alla Protezione civile, Paola Gazzolo-. Il lavoro di squadra e la proficua collaborazione tra Regione e Corpo nazionale dei Vigili del fuoco rendono ancora più efficaci le attività programmate: la disponibilità del secondo elicottero a Rimini, insieme all’accresciuto e prezioso impegno del volontariato, permettono di potenziare il sistema, per la maggiore sicurezza della popolazione e del patrimonio forestale. E a queste azioni, affianchiamo un grande intervento in prevenzione attraverso le risorse rese disponibili dal Piano forestazione regionale- conclude l’assessore-. Nei giorni scorsi si è aperto il bando che finanzia con 2,4 milioni di euro per interventi di recupero, sviluppo e conservazione delle aree forestali colpite da calamità naturali, tra cui gli incendi: una risorsa preziosa, da tutelare e promuovere per un vero sviluppo sostenibile motore di crescita in particolare nelle zone dell’Appennino”.

Tutte le informazioni sulla campagna antincendio boschivo 2018 sono reperibili sul sito https://protezionecivile.regione.emilia-romagna.it/campagne/campagna-aib-2018/campagna-antincendio-boschivo-aib-2018

La superficie boschiva da Piacenza a Rimini

In Emilia-Romagna la superficie boschiva è cresciuta del 20% negli ultimi trent’anni e oggi copre 611 mila ettari, circa un terzo dell’intero territorio. Le foreste interessano quasi esclusivamente l’alta collina e la montagna, mentre solo il 3% è presente nella fascia territoriale della pianura: una delle priorità del Piano è proprio quella di incrementare i boschi nelle aree pianeggianti perché fungano da polmoni verdi intorno alle città e da corridoi naturali, a cominciare da quelli posti in prossimità dei corsi d’acqua. Il 20% dei boschi regionali è compreso nelle aree protette e il 30% si trova all’interno di aziende agricole.

In particolare, la superficie boscata è pari a quasi 93 mila ettari nel piacentino (36% della superficie provinciale), circa 154 mila ettari nel parmense (45 %), oltre 65 mila nel reggiano (26%), 65 mila nel modenese (24%), 94 mila 470 nel bolognese (26%), 4 mila 800 nel ferrarese (2%), più di 19mila 600 nel ravennate (11%), circa 98 mila nel forlivese-cesenate e 21 mila 584 nel riminese (25%).

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

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