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Farmaci cannabinoidi, da settembre 2016 ad aprile 2018 in Emilia-Romagna oltre 1.000 pazienti trattati, in maggioranza donne, e 4.000 prescrizioni mediche effettuate. Venturi: “Grazie al nostro sistema informatico, su cui la Regione ha deciso di puntare ed investire, abbiamo potuto effettuare un monitoraggio preciso e costante”

Prodotti prescritti soprattutto per ridurre il dolore neuropatico cronico di intensità elevata (65%) e trattare i pazienti affetti da sclerosi multipla con spasticità (15%), in caso di resistenza alle terapie convenzionali. I dati illustrati oggi in Commissione assembleare, aperta ad associazioni di pazienti, medici prescrittori e farmacisti

Bologna – 1.031 pazienti trattati, in maggioranza (63%) donne, con una durata media del trattamento di quattro mesi. 4.000 prescrizioni mediche effettuate, prevalentemente per ridurre il dolore neuropatico cronico di intensità elevata (65%) e trattare i pazienti affetti da sclerosi multipla con spasticità (15,4%), in caso di resistenza alle terapie convenzionali.
Sono i dati sull’uso dei farmaci cannabinoidi in Emilia-Romagna in 20 mesi: dall’1 settembre 2016, quando è stato avviato il percorso prescrittivo della cannabis in modo omogeneo su tutto il territorio regionale, al 19 aprile 2018. Numeri illustrati oggi alla presenza dell’assessore alle Politiche per la salute, Sergio Venturi, in Commissione assembleare, aperta ad associazioni di pazienti, medici prescrittori e farmacisti erogatori dei prodotti.

“Un monitoraggio utile e prezioso, che ci offre un riscontro puntuale del numero dei pazienti trattati e della patologia per la quale vengono curati- sottolinea Venturi-. Ed è unicamente grazie al nostro sistema informatizzato se oggi riusciamo ad avere il quadro preciso sull’uso della cannabis a scopo terapeutico in Emilia-Romagna. Si tratta di un tema rispetto al quale la nostra attenzione è sempre stata elevata, tant’è che nel 2014, in un momento in cui a livello nazionale non erano ancora presenti indicazioni specifiche, abbiamo adottato una legge regionale per dare la possibilità ai medici di utilizzare la cannabis come opzione terapeutica. In questi anni- aggiunge l’assessore- possiamo dire che l’offerta terapeutica ha funzionato, a parte qualche difficoltà di approvvigionamento, tra fine 2017 e inizio 2018, dovuta principalmente all’afflusso di pazienti da altre regioni presso le farmacie del nostro territorio e al superamento delle quote di prodotto importato dall’estero”.

I dati, in sintesi
Le prescrizioni a carico del Servizio sanitario regionale sono state rilasciate in modo informatizzato attraverso la piattaforma Sole – lo strumento a disposizione dei medici convenzionati, dipendenti del Sistema sanitario regionale e liberi professionisti, per la prescrizione ai cittadini residenti o domiciliati in regione – ed è quindi stato possibile effettuare il monitoraggio raccogliendo dati anonimi.
La piattaforma ha permesso di tracciare nel dettaglio la tipologia delle persone trattate e gli usi clinici della cannabis: dei 1.031 pazienti complessivi, 650 sono donne e 381 uomini. La maggior parte (691) ha un’età compresa tra i 19 e i 65 anni; 335 pazienti hanno più di 65 anni e solo 5 ne hanno meno di 19. In alcuni casi la prescrizione riguarda più di una patologia.
I preparati sono stati utilizzati principalmente per il trattamento del dolore neuropatico cronico di intensità elevataresistente a trattamenti convenzionali (65% del totale); la riduzione del dolore in pazienti affetti da sclerosi multipla, associato a spasticità, resistente alle terapie convenzionali (15%); tra gli altri impieghi, ma in percentuale molto più contenuta, per contrastare il dolore non neuropatico cronico in pazienti con resistenza a trattamenti convenzionali (5%).

I dati per Azienda sanitaria
Questo il numero di pazienti trattati, per Azienda sanitaria locale di residenza (la numerosità dei soggetti in terapia è correlata alla dimensione dell’area territoriale):
Piacenza: 31 pazienti; Parma: 90; Reggio Emilia: 164; Modena: 161; Bologna: 160: Imola: 19; Ferrara: 88; Romagna: 313 (totale 1.031, compresi 5 pazienti per i quali non era dichiarata la Ausl di residenza).
Le farmacie convenzionate che ad oggi hanno deciso di allestire ed erogare preparazioni magistrali di cannabis sono state complessivamente 31, così distribuite nel territorio: Romagna 12, Modena 5, Bologna 4, Imola e Parma 3, Reggio Emilia e Ferrara 2.
La presenza sul territorio regionale di numerose farmacie convenzionate ha determinato un largo afflusso di pazienti provenienti da tutta Italia. Più della metà del consumo complessivo, infatti, riguarda la cura di pazienti non residenti. Sulla base dei dati forniti dal ministero della Salute, in Emilia-Romagna è stato consumato un quantitativo di infiorescenze essiccate di cannabis pari a: 31 kg nel 2016, 53 kg nel 2017, 24 nel primo trimestre 2018.

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REGIONE EMILIA-ROMAGNA


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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