Skip to main content

Sisma 2012. Arrivano altri 55 milioni di euro per il sostegno e l’ulteriore rilancio del sistema produttivo: i fondi per rientro o riavvio attività economiche, riconversione e ampliamento imprese, sostegno ai progetti di ricerca e sviluppo delle Pmi

Priorità centri storici nell’utilizzo di queste risorse derivate da risparmi realizzati in questi anni. Il presidente Bonaccini e l’assessore Costi: “Un’altra spinta a un territorio che ha saputo, in meno di sei anni, ricreare le basi per rilanciare la propria identità e la propria economia nelle reti nazionali e internazionali della competitività”

Bologna – In arrivo 55 milioni di euro per investimenti e progetti a sostegno del sistema economico produttivo e della ricerca dell’area colpita dal sisma del 2012. Il presidente della Regione e commissario delegato alla Ricostruzione, Stefano Bonaccini, nelle prossime settimane adotterà gli atti necessari per destinare e utilizzare queste risorse, derivate da risparmi realizzati in questi anni durante la ricostruzione stessa. Ad annunciare la disponibilità dei fondi è l’assessore regionale alle Attività produttive e alla Ricostruzione, Palma Costi, durante il convegno “Fare impresa. Ricostruzione, innovazione e comunità” oggi a Mirandola, in provincia di Modena.
“Si tratta di un’ulteriore spinta a un territorio che ha saputo in meno di sei anni ricreare le basi per rilanciare la propria identità e l’economia per affrontare le sfide future. Con queste nuove risorse- sottolineano il presidente Bonaccini e l’assessore Costi- finanzieremo ulteriormente la ricerca industriale ma anche le piccole medie imprese, l’artigianato, il commercio e il turismo e le libere professioni con priorità per le attività nei centri storici. Nel suo complesso, l’intera area del sisma è oggetto di un piano strategico che la mette in condizione di continuare ad avere un ruolo importante nel sistema economico e territoriale regionale, nelle reti nazionali e internazionali della competitività”.

A sei anni dal terremoto che nel 2012 ha colpito l’Emilia, la due giorni di studio a Mirandola – oggi e ieri – è stata l’occasione per raccontare come il sistema economico abbia avuto capacità di reazione e progettazione, riflettendo anche sui fattori specifici della ricostruzione per renderla replicabile e applicabile in altri territori con analoghe situazioni d’emergenza. Istituzioni regionali, nazionali e internazionali, professionisti, tecnici, rappresentanti del mondo imprenditoriale locale si sono confrontati non solo sullo stato d’avanzamento del processo di ricostruzione ma soprattutto sulle trasformazioni e le innovazioni che hanno modificato il sistema produttivo.

Nuovi fondi per 55 milioni: gli interventi previsti

Oltre 40 milioni di euro, la maggior parte delle risorse messe in campo, saranno destinati attraverso un apposito bando a favorire la rivitalizzazione delle aree colpite col rilancio economico e produttivo. Saranno ammessi interventi finalizzati al rientro e/o al riavvio delle attività economiche già esistenti al momento del sisma, oppure di riconversione, qualificazione, ampliamento, realizzati da imprese insediate anche successivamente al sisma, che abbiano l’obiettivo di aumentare il grado di attrattività dell’area. I contributi saranno a fondo perduto, con una percentuale minima del 35% della spesa ammissibile, elevabile al 45% in particolari casi.

Circa 15 milioni di euro andranno a sostenere gli investimenti nella ricerca per le imprese che intendano creare o sviluppare un laboratorio di ricerca e sviluppo al proprio interno, o che gestiscano direttamente un laboratorio di ricerca a servizio di altre imprese per incentivare progetti di ricerca e sviluppo delle Pmi. L’obiettivo è quello di stimolare l’attività di ricerca per interventi finalizzati alla qualificazione e ammodernamento di laboratori esistenti o realizzare nuovi laboratori di ricerca e sviluppo.

Infine, una quota di risorse servirà a finanziare ulteriori 23 progetti scorrendo la graduatoria del bando turismo, commercio e cultura (approvato nel 2016 e finanziato con risorse europee del Por Fesr) che si sommano ai 210 progetti già finanziati lo scorso anno, con oltre 22,5 milioni di euro. Le nuove risorse sono destinate a progetti che riguardino i Comuni del cratere, già destinatari in passato di risorse analoghe.

Tutte le notizie su www.regione.emilia-romagna.it, i comunicati nella sezione ‘Agenzia di informazione e comunicazione’.
Seguici su Twitter (@RegioneER), Facebook (@RegioneEmiliaRomagna) e Telegram (@ERnotizie, @ERcomunicati, @PresidenteER)
Segreteria di redazione tel. 051 5275490

tag:

REGIONE EMILIA-ROMAGNA


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

Top Five del mese
I 5 articoli di Periscopio più letti negli ultimi 30 giorni

05.12.2023 – La manovra del governo Meloni toglie un altro pezzo a una Sanità Pubblica già in emergenza, ma lo sciopero di medici e infermieri non basterà a salvare il SSN

16.11.2023 – Lettera aperta: “L’invito a tacere del Sindaco di Ferrara al Vescovo sui Cpr è un atto grossolano e intollerabile”

04.12.2023 – Alla canna del gas: l’inganno mortale del “mercato libero”

14.11.2023 – Ferrara, la città dei fantasmi

07.12.2023 – Un altro miracolo italiano: San Giuliano ha salvato Venezia

La nostra Top five
I
 5 articoli degli ultimi 30 giorni consigliati dalla redazione

1
2
3
4
5

Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

1
2
3
4
5

Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

Nato quasi otto anni fa con il nome Ferraraitalia già con una vocazione glocal, oggi il quotidiano è diventato: Periscopio naviga già in mare aperto, rivolgendosi a un pubblico nazionale e non solo. Non ci dimentichiamo però di Ferrara, la città che ospita la redazione e dove ogni giorno si fabbrica il giornale. e Ferraraitalia continua a vivere dentro Periscopio all’interno di una sezione speciale, una parte importante del tutto. 
Oggi Periscopio ha oltre 320.000 lettori, ma vogliamo crescere e farsi conoscere. Dipenderà da chi lo scrive ma soprattutto da chi lo legge e lo condivide con chi ancora non lo conosce. Per una volta, stare nella stessa barca può essere una avventura affascinante.  Buona navigazione a tutti.

Tutti i contenuti di Periscopio, salvo espressa indicazione, sono free. Possono essere liberamente stampati, diffusi e ripubblicati, indicando fonte, autore e data di pubblicazione su questo quotidiano.

Francesco Monini
direttore responsabile


Chi volesse chiedere informazioni sul nuovo progetto editoriale, può scrivere a: direttore@periscopionline.it


Ti potrebbero interessare