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Da Unitalsi Emilia Romagna

Si terrà dal 23 al 29 agosto 2017 il tradizionale pellegrinaggio al santuario di Lourdes della Sezione Emiliano-Romagnola dell’UNITALSI (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali). Quest’anno questo importane momento per tutta la grande Famiglia unitalsiana dell’Emilia Romagna assume un rilevante significato perché si tiene ad un anno esatto dal devastante terremoto che ha colpito l’Italia centrale. Ricordando che i primi volontari unitalsiani partiti per portare sollievo e conforto alle popolazioni terremotate – in particolare di Amatrice – furono quelli dell’Emilia Romagna, lo slogan del pellegrinaggio è “Con il cuore vicino ai terremotati”.

“Un pellegrinaggio speciale quello di quest’anno – spiega ANNA MARIA BARBOLINI presidente della Sezione Emiliano Romagnola dell’UNITALSI – perché si terrà ad un anno esatto dal terremoto che ha colpito le popolazioni dell’Italia centrale”.

“I nostri volontari – aggiunge BARBOLINI – sono stati i primi a partire e da allora il legame con quanti hanno subito gli effetti devastanti del sisma non si è mai interrotto. Questo viaggio per incontrare la Madonna sotto la grotta lo vogliamo dedicare a tutti coloro che ancora oggi non hanno una casa e si trovano in difficoltà nell’Italia centrale, senza dimenticare che 5 anni fa anche la nostra regione è stata duramente colpita dal terremoto. Anche in quel caso i volontari dell’UNITALSI sono stati dei veri e propri angeli di misericordia. Affideremo tutti loro alle cure amorevoli della Signora di Lourdes”.

Da Ferrara la presidente della Sezione di Ferrara, Neda Barbieri, accompagnerà 50 pellegrini che si uniranno agli 800 provenienti da diverse città dell’Emilia Romagna: un viaggio speciale che porterà al santuario francese molte persone malate e disabili, assistite e sostenute dai soci dell’associazione nata oltre 114 anni fa.

A Lourdes il pellegrinaggio prevede un programma intenso e profondamente coinvolgete: ripercorrere le tappe principali della vita di Bernardette, partecipare alla Processione Eucaristica, al Flambeaux, alla Via Crucis, alla Penitenziale e alle celebrazioni delle Sante Messe.

In ogni celebrazione verranno ricordate le vittime e le popolazioni terremotate per creare un ponte ideale con i luoghi che un anno fa furono devastati.

Per info si può chiamare il numero verde gratuito 800.062.026 o il numero 320/7707637-051/4336260 oppure si può vistare il sito: www.unitalsiemilianoromagnola.it

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PAESE REALE

di Piermaria Romani

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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