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Al via la sesta edizione della stagione teatrale diretta da Massimiliano Venturi. Con Serena Dandini ed il suo spettacolo “Serendipity. Memorie di una donna difettosa”, prende il via domenica 21 gennaio la rassegna invernale “Comacchio a teatro”, diretta da Massimiliano Venturi.
Ormai prossima alla conclusione, la campagna abbonamenti ha già prodotto risultati entusiasmanti con abbonati a 3 cifre per un cartellone, che si preannuncia ricco di spettacoli di primissimo piano. Commentando il trend di crescita delle precedenti edizioni, il Direttore artistico Massimiliano Venturi sottolinea come “anche quest’anno apriremo la stagione teatrale con uno spettacolo che al botteghino è già ampiamente tutto esaurito, segnando un’ulteriore crescita nella fidelizzazione del pubblico. Sono 156 gli abbonati alla stagione completa, dato che conferma numericamente quello dello scorso anno. Un’ulteriore crescita -prosegue Venturi -, si è registrata con i mini abbonamenti a 3 spettacoli a scelta libera riservati ai soci Coop, che dai 60 della scorsa stagione sono arrivati a 79. Un dato complessivo che mi sento di interpretare come una conferma ed un apprezzamento per il percorso di questi anni, scandito da scelte artistiche ed organizzative frutto di un dialogo ed un confronto continuo e diretto con il pubblico. Quest’ultimo – conclude il Direttore Artistico -, ha costantemente suggerito i propri desiderata tramite strumenti di partecipazione, come il questionario di gradimento che somministriamo al termine di ogni stagione. Registriamo così una conferma del successo dell’articolazione di entrambe le formule di abbonamento proposte, che vanno incontro ad esigenze differenti.”

Innovativa, ma particolarmente apprezzata la formula che ha consentito la messa rete delle stagioni teatrali di Comacchio ed Ostellato; molti degli spettatori abituali della Sala Polivalente hanno già acquistato i biglietti (ed in alcuni casi i mini-abbonamenti) per assistere agli eventi in cartellone al ‘Teatro Barattoni.’

A Palazzo Bellini dunque domenica, alle 21 la stagione teatrale invernale aprirà con uno degli appuntamenti più attesi: sarà infatti protagonista Serena Dandini, con il suo ultimo spettacolo, “Serendipity, memorie di una donna difettosa”, un’opera buffa che mescola il reading alla musica del Dj Dmitri Ceborati, e si arricchisce dell’imprevedibilità degli interventi comici di Germana Pasquero. Tutto ha inizio da una semplice domanda di pensione che la protagonista ingenuamente pensa di poter ottenere dopo anni di onorata carriera. L’insano desiderio si scontra con l’implacabile Legge Fornero che ha già rigettato milioni di inconsapevoli italiani. Inutili le rievocazioni di vicende, avventure, passioni e fallimenti che hanno costellato la sua avventura lavorativa: un’intervista-interrogatorio inchioda la Dandini alle sue responsabilità, svelando anche lati oscuri della sua vita. Una serata atipica, più che altro un happening sgangherato, che si snoda tra comicità irriverente e riflessioni semi-serie, ma anche serissime, sul destino del genere femminile nel nostro paese.

La prevendita per i prossimi appuntamenti in cartellone prosegue ogni martedì in Biblioteca a Palazzo Bellini (dalle ore 15 alle ore 18) e mercoledì al Teatro Barattoni di Ostellato (dalle ore 16 alle ore 19) e on line sul sito www.comacchioateatro.it. I prossimi appuntamenti vedranno in scena Gianluca Impastato con il suo esilarante “30 anni fotomodello” (venerdì 26 gennaio,alle ore 21 al Teatro Barattoni a Ostellato) e Antonella Questa con il pluri-premiato spettacolo “Vecchia sarai tu!” (domenica 04 febbraio alle ore 21, nella Sala Polivalente “San Pietro” a Comacchio). Per informazioni: 349 0807587 – info@comacchioateatro.it

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COMUNE DI COMACCHIO


Ogni giorno politici, sociologi economisti citano un fantomatico “Paese Reale”. Per loro è una cosa che conta poco o niente, che corrisponde al “piano terra”, alla massa, alla gente comune. Così il Paese Reale è solo nebbia mediatica, un’entità demografica a cui rivolgersi in tempo di elezioni.
Ma di cosa e di chi è fatto veramente il Paese Reale? Se ci pensi un attimo, il Paese Reale siamo Noi, siamo Noi presi Uno a Uno.  L’artista polesano Piermaria Romani  si è messo in strada e ha pensato a una specie di censimento. Ha incontrato di persona e illustrato il Paese Reale. Centinaia di ritratti e centinaia di storie.
(Cliccare sul ritratto e ingrandire l’immagine per leggere il testo)

PAESE REALE

di Piermaria Romani

 

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Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

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