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Un mondo d’amore è la serata tutta dedicate alle canzoni di Gianni Morandi interpretate da Roberto Rimondi, di fatto un vero clone vocale del cantante di Monghidoro. La serata tributo – in programma il 27 ottobre nella sala Estense (piazza Municipale a Ferrara) a partire dalle ore 21,30 – è promossa dall’Associazione Dogato Sisters and Friends con il supporto organizzativo di Ascom Confcommercio Ferrara e vedrà devolvere l’intero ricavato a favore della sezione locale dell’AIL (Associazione Italiana contro le Leucemie – Linfomi e Mielomi).
Sul palco dunque sarà Roberto Rimondi, ferrarese doc, che si dilettava ad interpretare le canzoni di Morandi poi la grande svolta come racconta lui stesso: “Nel 2005 Gianni, dopo aver visto un mio filmato dove interpretavo “Solo chi si ama veramente”, mi ha invitato sul palco del Palasport a Ferrara per fare insieme a lui le prove generali di un suo concerto” e da lì un impegno canoro e sociale perché Roberto ora si esibisce “e trasmetto con le canzoni di Morandi – con i cavalli di battaglia come Uno su Mille, Occhi di ragazza – felicità ed allegria a chi mi ascolta ed è una bella soddisfazione leggere questa gioia negli occhi del mio pubblico, magari di chi soffre od è in difficoltà od anziano”
“Non abbiamo finanziamenti pubblici – ricorda Gianmarco Duo presidente dell’AIL – e quindi questi eventi sono importantissimi nel nostro lavoro quotidiano nella lotta alla malattia. Da un lato con la ricerca scientifica: quest’anno abbiamo già stanziato circa 120mila euro suddivisi in quattro assegni di ricerca a favore di altrettanti ricercatori in particolare del reparto di Ematologia ed Onco Ematologia Pediatrica del S.Anna. Dall’altro essendo accanto al malato con l’assistenza domiciliare con uno staff dedicato e composto da un medico, da uno psicologo e da un infermiera. Ringrazio davvero gli organizzatori, gli artisti che si esibiranno e tutti quanti ci daranno una mano nel sostenere questo nostro impegno a favore della Vita”. A Rossano Scanavini referente di Dogato Sisters and Friends il compito di lanciare la volata finale per una serata benefica da promuovere: ” Il nostro scopo come Asscociazione è raccogliere fondi da devolvere in beneficenza e lo facciamo creando eventi e concerti che siano nostre proposte. E’ il caso della scoperta di Rimondi il miglior interprete di Morandi in Italia o delle nove cantanti delle Sisters and Friends che dopo aver supportato progetti locali ora stanno facendo concerti anche fuori provincia” in una solidarietà che non consce confini. A questo concerto ne seguirà un altro, sempre pro AIL, previsto il 17 novembre (sempre alla sala Estense) dove sul palco si esibiranno proprio le Sisters and Friends con un repertorio italiano di musica leggera dagli anni ’60 ai giorni nostri con incursioni anche sui grandi successi internazionali.

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ASCOM FERRARA


PAESE REALE

di Piermaria Romani

PROVE TECNICHE DI IMPAGINAZIONE

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Pescando un pesce d’oro
5 titoli evergreen dall’archivio di 50.000 titoli  di Periscopio

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Caro lettore

Dopo molti mesi di pensieri, ripensamenti, idee luminose e amletici dubbi, quello che vi trovate sotto gli occhi è il Nuovo Periscopio. Molto, forse troppo ardito, colorato, anticonvenzionale, diverso da tutti gli altri media in circolazione, in edicola o sul web.

Se già frequentate  queste pagine, se vi piace o almeno vi incuriosisce Periscopio, la sua nuova veste grafica e i nuovi contenuti vi faranno saltare di gioia. Non esiste in natura un quotidiano online con il coraggio e/o l’incoscienza di criticare e capovolgere l’impostazione classica di questo “il giornale” un’idea (geniale) nata 270 anni fa, ma che ha introdotto  dei codici precisi rimasti quasi inalterati. Nemmeno la rivoluzione digitale, la democrazia informava, la nascita della Rete, l’esplosione dei social media, hanno cambiato di molto le testate giornalistiche, il loro ordine, la loro noia.

Tanto che qualcuno si è chiesto se ancora servono, se hanno ancora un ruolo e un senso i quotidiani.  Arrivano sempre “dopo la notizia”, mettono tutti lo stesso titolo in prima pagina, seguono diligentemente il pensiero unico e il potente di turno, ricalcano in fotocopia le solite sezioni interne: politica interna, esteri, cronaca, economia, sport…. Anche le parole sembrano piene di polvere, perché il linguaggio giornalistico, invece di arricchirsi, si è impoverito.  Il vocabolario dei quotidiani registra e riproduce quello del sottobosco politico e della chiacchiera televisiva, oppure insegue inutilmente la grande nuvola confusa del web.

Periscopio propone un nuovo modo di essere giornale, di fare informazione. di accostare Alto e Basso, di rapportarsi al proprio pubblico. Rompe compartimenti stagni delle sezioni tradizionali di quotidiani. Accoglie e dà riconosce uguale dignità a tutti i generi e tutti linguaggi: così in primo piano ci può essere una notizia, un commento, ma anche una poesia o una vignetta.  Abbandona la rincorsa allo scoop, all’intervista esclusiva, alla firma illustre, proponendo quella che abbiamo chiamato “informazione verticale”: entrare cioè nelle  “cose che accadono fuori e dentro di noi”, denunciare Il Vecchio che resiste e raccontare Il Nuovo che germoglia, stare dalla parte dei diritti e denunciare la diseguaglianza che cresce in Italia e nel mondo. .

Con il quotidiano di ieri, così si diceva, oggi ci si incarta il pesce. Non Periscopio, la sua “informazione verticale” non invecchia mai e dal nostro archivio di quasi 50.000 articoli (disponibile gratuitamente) si pescano continuamente contenuti utili per integrare le ultime notizie uscite. Non troverete mai, come succede in quasi tutti i quotidiani on line,  le prime tre righe dell’articolo in chiaro… e una piccola tassa per poter leggere tutto il resto.

Sembra una frase retorica ma non lo è: “Periscopio è un giornale senza padrini e senza padroni”. Siamo orgogliosamente antifascisti, pacifisti, nonviolenti, femministi, ambientalisti. Crediamo nella Sinistra (anche se la Sinistra non crede più a se stessa), ma non apparteniamo a nessuna casa politica, non fiancheggiamo nessun partito e nessun leader. Anzi, diffidiamo dei leader e dei capipopolo, perfino degli eroi. Non ci piacciono i muri, quelli materiali come  quelli immateriali, frutto del pregiudizio e dell’egoismo. Ci piace “il popolo” (quello scritto in Costituzione) e vorremmo cancellare “la nazione”, premessa di ogni guerra e  di ogni violenza.

Periscopio è quindi un giornale popolare, non nazionalpopolare. Un quotidiano “generalista”,  scritto per essere letto da tutti (“quelli che hanno letto milioni di libri o che non sanno nemmeno parlare” F. De Gregori), da tutti quelli che coltivano la curiosità, e non dalle elites, dai circoli degli addetti ai lavori, dagli intellettuali del vuoto e della chiacchiera.

Periscopio è  proprietà di un azionariato diffuso e partecipato, garanzia di una gestitone collettiva e democratica del quotidiano. Si finanzia, quindi vive, grazie ai liberi contributi dei suoi lettori amici e sostenitori. Accetta e ospita sponsor ed inserzionisti solo socialmente, eticamente e culturalmente meritevoli.

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